14/09/07

GLOSSARIO ITALIANO - LADINO CADORINO (VENAS) N-O (VOCI IN EVIDENZA: NAPOLEONE E IL CADORE, OCCHIALERIA, COGNOME OLIVO, ORIGINE PAROLE, ORSO, OSPITALE)

POST AGGIORNATO IN DATA 5/9/2022

N



nano agg. e sm. s-cip, nano
NAPOLEONE E IL CADORE
Napoleone Bonaparte dimostrò sempre simpatia verso il Cadore, accogliendo numerose volte le richieste avanzategli dai cadorini. Il brano seguente è tratto dal libro "IL CADORE NELL'ETA' NAPOLEONICA" di Giovanni Fabbiani (Lozzo, 1897-Belluno, 1986), edito dalla Magnifica Comunità Cadorina a cura di Claudio Quarantotto. (2^ Ediz. -1985)
Fabbiani può essere considerato il più profondo conoscitore della storia del Cadore, dopo Antonio Ronzon (Vigo, 1848-Lodi, 1905) e Giuseppe Ciani (Domegge, 1793-Vittorio Veneto ,1867) 
Il brano è interessante perché tratta delle requisizioni del vasellame sacro da parte dei francesi, e per l'appassionato discorso dei delegati cadorini che si rifanno all'esempio "fortunato" della Repubblica di San Marino. (pagine 29-31 del testo cit.):
L'argenteria dovette essere consegnata entro il 23 giugno [1797] a Pieve nelle mani del gen. Gardanne. I cadorini, credendo di poter conservare almeno lo stretto necessario per il culto, hanno lasciato alle loro chiese un calice, una patena, un ostensorio, i vasi degli olii, ma il gen. Gardanne minaccia pene severissime se per l'indomani non gli sarà tutto consegnato. Il 24, giorno di S. Giovanni Battista, i sacerdoti sono costretti a celebrare di buon mattino la messa per poter far giungere in tempo a Pieve quanto si son trattenuti. Fatto notare al Gardanne che l'indomani, 25, era domenica e che sarebbe mancato il necessario per la messa, egli lascia un calice da restituire il 26. L'argenteria consegnata ammonta a oltre 6300 once [kg. 158,14]. La Municipalità cadorina, come quella bellunese, fece sapere ai suoi messi a Milano quanto i francesi avevano requisito e li invitò a chiedere a Napoleone la restituzione delle argenterie e ad essere sollevati dal peso del mantenimento delle truppe. I messi cadorini il 28 giugno sono ricevuti da Napoleone, cui leggono il seguente indirizzo:  

Libertà                            Virtù                             Eguaglianza  
     Cittadino Generale  
     "Voi vedete alla vostra presenza i Deputati del Popolo e della Municipalità di Cadore.
     "L'esempio fortunato della Repubblica di San Marino ci anima a rappresentarvi, che fummo sempre poveri, ma sempre liberi, e democratici, ed il primo nostro voto si è quello di rimaner tali, ma confederati in una Repubblica Indivisibile; voi lo volete e noi lo saremo.
     "La vostra Truppa ha ritrovato su queste Alpi scoscese i suoi Fratelli che lieti si tolsero il pane dalla bocca per dividerlo coi bravi Repubblicani.            
     "Non ci resta più pane né per loro, né per noi. Siamo tra orridi monti, che la natura tutto ci niega, ed il raccolto tardissimo è appena sufficiente per quattro Mesi.  
     "La Divisione Delmas accantonata in Belluno esige da noi una parte delle sussistenze. Voi non soffrirete che si sprema il sangue di un Popolo Innocente, che fu compianto da Tiberio e da Druso. 
     "Rileviamo che i vostri Commissari vogliono esigere nuove Requisizioni; abbiamo a stento potuto supplire alla prima.
     "I pochi argenti delle nostre chiese, sudore del Popolo, unico deposito dei Poveri per gli anni di estrema indigenza lasciateli alli miseri come un sacro monumento della vostra insigne umanità. Voi siete grande, e potete comandarci di andare alla guerra; ma non permetterete che moriamo di fame. 26 giugno 1797.
     Napoleone accolse benignamente le richieste dei due deputati cadorini e, mentre negava ai bellunesi (che avevano mandato Gius. Urbano Pagani Cesa e che avevano nello stato maggiore di Napoleone il gen. Fantuzzi loro concittadino), autorizzava la restituzione dell'argento ai cadorini. Ma la restituzione dell'argenteria non era sufficiente, ed i cadorini tornarono per avere un decreto anche per la separazione dal Bellunese. Essi ottennero il loro intento. Parteciparono con gli altri veneti alle riunioni improvvisate dal Fantuzzi per trattare l'adesione alla Rep. Cisalpina e quindi tornarono in patria lieti del successo ottenuto 
NOTA - La denominazione ufficiale del Cadore, nell'epoca napoleonica, era la seguente: REGNO D'ITALIA - DIPARTIMENTO DELLA PIAVE - DISTRETTO DEL CADORE - CANTONE I DI PIEVE - CANTONE II DI CAMPEDELLO (Comelico). (Il Dipartimento della Piave aveva come capoluogo Belluno - Aveva tre Distretti: Distretto I di Belluno con tre cantoni: cantone I di Belluno, cantone II di Longarone, cantone III di Agordo. Distretto II di Feltre con cantone I di Feltre e cantone II di Fonzaso. Distretto III di Cadore con i cantoni sopra riportati). Con il passaggio al Regno Lombardo-Veneto, il dipartimento della Piave si trasformò nella provincia di Belluno.
Poi c'erano le MUNICIPALITA', con Pieve MUNICIPALITA' CENTRALE che comprendeva Valle con tutto il già Centenaro, Domegge e Vallesella; quindi le MUNICIPALITA' SUBALTERNE: Campedello con i due già Centenari del Comelico; Lozzo con tutto il già Centenaro d'Oltrepiave, ed il Comun generale d'Auronzo; Vodo con tutto il già Centenaro di Venas e il già Centenaro di S.Vito; Forni con le due Comunità di Forni; Selva con Pescul e Caprile. (Fonte: Fabbiani, op.cit. e Wikipedia)
P.S.
Dal suddetto libro di Giovanni Fabbiani riporto una delle due satire contro Napoleone scritte dal curato di Perarolo don Giuseppe De Vido, citato alla voce Perarolo di questo Glossario:
http://archivioladin-venas.blogspot.it/2007/09/glossario-italiano-ladino-venas-p-q-r_03.html

napoletano agg. e sm. napoletan
narici sf.pl. narize [na-rì-ẑe], snarize [∫na-rì-ẑe], bus del nas loc.s.m.pl.
narrare v.tr. e v.intr., narrato p.p. contà
narratore sm.  scritor
nascere v.intr. nasse [nàs-se] /nato p.p. nassù, nassesto [nas-sé-sto]
nascita sf. nassuda
nascondere v.tr. e v.rifl. sconde [scòn-de], inbusà [in-bu-∫à] /(fig.) fufignà
nascondino sm. (gioco) cucarel [cu-ca-rèl]
nascostamente av. de scondon [scon-dón]; foravia [fò-ra-vìa]
nascosto agg. sconto [scòn-to], inbusà [in-bu-∫à] /chi nasconde (fig.): fufignon sm.[fu-fi-gnón]
nasello sm. nasel (occh.) [na-∫èl]
naso sm. nas /- grande: canopia sf. [ca-nò-pia]
nastro sm. nastro, cordela sf.
nasturzio sm. nastruz [na-strúẑ]
Natale sm. Nadal [Na-đàl] /natalizio agg. de Nadal /buon Natale int. bon Nadal
natiche sf.pl. culate
nativo agg. (nassù) /l'é nassù cà
natura sf. 1) natura 2) gualità 3) indole
naturale agg. natural
naturalmente av. logico; deseguro [de-se-gú-ro]
naufragare v.intr., naufragato p.p. afondà
nausea sf. afano sm. [a-fà-no], gomito sm. [gò-mi-to]
navale agg. naval
nave sf. nave /navicella: navesela [na-ve-∫è-la]
navigare v.intr., navigato p.p. navigà
navigatore sm. navigator
navigazione sf. navigazion [na-vi-ga-ẑión]
nazionalità sf. nazionalità [na-ẑio-na-li-tà]
nazionalizzare v.tr., nazionalizzato p.p. nazionalizà [na-ẑio-na-li-zà]
cong.
ne part.pron. in, ghi 'n
neanche av. gnanca
nebbia sf. nebia, brumestega
nebuloso agg. confusionà
necessariamente av. par forza [fòr-ẑa]
necessità sf. bisuoin sm. [bi-∫uó-in], nezessità [ne-ẑes-si-tà], ocorenza [o-co-rèn-ẑa]
negare v.tr. 1) negà, dì de no 2) refudà [re-fu-đà]
negazione sf. negazion [ne-ga-ẑión]
negligente agg. indolente
negoziante sm. boteghier [bo-te-ghiér] /Boteghier era anche un soprannome di Venas (dei Dall'Asta) oggi estinto
negozio sm. botega sf.; ghessef [ghes-sèf] (termine importato dai gelatieri: Geschäft)
nemico agg. e sm.  nemigo
nenia sf. naina [nài-na] (G.D.C.)
neonato sm. pupo
nero agg. e sm. negro
nervatura sf. nervadura [ner-va-đú-ra]
nervo sm. nervo
nervoso agg. nervos, nervoso
nespola sf. nespola /(pianta) nespoler sm.
nesso sm. raporto
nessuno agg.indef. nissun [nis-sún]
nettezza sf. netisia, mondisia
netto agg. 1) curà, neto 2) preciso, ciaro 3) neto/peso neto
neutrale agg. neutral
neutralizzare v.tr., neutralizzato p.p. eliminà
neutro agg. neutro, neutral
nevaio sm. never [ne-vèr], nevaio
neve sf. nieve sm. [nié-ve] (il genere è invertito, come per la parola ghiaccio: la neve e il ghiaccio = al nieve e la iaẑa) /- farinosa: nieve farinola /"Dai Morte, al nieve su le porte; da San Martin, al nieve da vesin; da Sant' Andrea, no l'é da feisse marevea"
nevicare v.intr., nevicato p.p. neveà /nevischiare neveuzà [ne-veu-ẑà], falissà [Perarolo: fuliscà]
nevicata sf. neveada [ne-veà-đa], nevera [ne-vè-ra] /- leggera: brisa [brì-∫a]
nevrastenico agg. e sm. nevrastenico, debol de nervi
New York Neva York [Né-va Yòrk]
nibbio sm. falcheto
nicchia sf. nicia [nì-cia]
nicchiare v.intr., nicchiato p.p. esità
nichel sm. nichel /èi na bicicleta duta nichelada
Nicolò (San)  In Cadore il via al periodo natalizio viene dato  con l'arrivo di San Nicolò. La tradizione cadorina vuole che nella serata della vigilia di San Nicolò -5 dicembre- il suo arrivo venga preannunciato o meglio chiamato (ciamà San Nicolò) da comitive di ragazzi che girano per le strade dei paesi  battendo coperchi (bate i cuerce) e tutto ciò che fa rumore (batola e racola). Sembra che questa tradizione sia conservata in Centro Cadore, mentre in alcuni paesi è rimasta solo l’usanza dei doni.  
Inoltre altri paesi delle Dolomiti (Comelico, Cortina, Val Pusteria, ecc.) alla tradizione dei doni si affianca l’usanza dei “Krampus”:

https://it.wikipedia.org/wiki/Krampus
nidiata sf. coada [co-à-đa]
nidificare v.intr. coà, fei la coa [fèi la cóa] /nidificato p.p. coà, fato la coa
nido sm. coa sf. [cóa]
niente pron.indef.inv. e av. nia [nìa], brisa [brì-∫a]
nientemeno cong. e av. nia de manco
ninnolo sm. nino
nipote sm. e f. neodo (m.) [ne-ó-đo], nipote (f.) neza [nè-ẑa], neoda [ne-ó-đa]
nitido agg. ciaro
no av. negativo no [nò] /te dio de no
nobile agg. e sm. nobil, nobile
noce sf. nos [nós] [Oltrechiusa, Lozzo: cucia [cú-cia]] /(pianta) noera [no-è-ra] /
An n'ota, an francese l'é du inte na botega de un che vendea frute, l'a vedù de le nos, e intrà i doi i s'a dito sto tanto:
(Fr = francese - Bo = boteghier)
- Fr. "Comment s'appelle ?"
- Bo. "No se le pela, se le spaca".
- Fr. "Comment ?" [pronuncia: co-màn]
- Bo. "No co le man, col martel"
- Fr. "Je ne comprend pas"
- Bo. "Se no te vos comprà, camina !"
nocciola sf. nosela [no-∫è-la] /(pianta) nosoler sm. [no-∫o-lèr]
nòcciolo sm. coco [cò-co] /(var.) os [òs]
nocivo agg. che fa mal
nodo sm. gropo [gró-po]
nodoso agg. gropolos [gro-po-lós]
noi pron.pers.m. e f. noiautre [noi-àu-tre], noi
noia sf. stufada [stu-fà-đa], secadura [se-ca-đú-ra] /èi ciapà na stufada che meda la basta
noioso agg. e sm. noios [no-iós], rompebale sm. [rom-pe-bà-le], renghegna sf. [rén-ghe-gna]
noleggiare v.tr. tuoi [tuói], (dà) a nolo 
nome sm. nome /che nome hai ? che as-to in nome ?
nomina sf. nomina
nominale agg. de nome, nominal
nominare v.tr. nominà, menzonà [men-ẑo-nà]; bete in nome [bé-te]
non av. no [nó, nò] /non è arrivato:nó l'é arguà /non solo questo: nò solo chesto
non so che loc.agg.indef. e loc.s. nossaché
noncurante agg. indiferente
nonno sm. nono [nò-no]; nonna sf. nona [nò-na]
nonnulla sm. na nea loc.s.f. [nèa]
norma sf. norma, regola
normale agg. normal; conforme
normalmente av. de norma
nostalgia sf. nostalgia
nostrano agg. nostran
nostro agg. e pron.poss.1^ pers.pl. nostro
nota sf. nota, conto
notaio sm. notaro, nodaro (arc.); notaio
notare v.tr., notato p.p. notà
notevole agg. da rimarcà
notificare v.tr., notificato p.p. notificà
notizia sf., novità nova [nó-va], nuova [nuó-va] /notizie: nóve [nó-ve], nuóve [nuó-ve] /che nove ? [Oltrechiusa: noa [nóa], nuoes [nuó-es]]
notiziario sm. boletin
noto agg. cognossù
nottambulo agg. e sm. notambul
nottata sf. notada [no-tà-đa]
notte sf. nuote [nuó-te] /"Mede i ane i passa de nuote"
nottolone sm. (Caprimulgus europaeus) tetavacia
notturno agg. de nuote
novanta agg.numer.card.inv. nonanta (arc.)
nove agg.numer.card.inv. nuove, nove
novecento agg.numer.card.inv. novezento [no-ve-ẑèn-to]
novilunio sm. luna nuoa
novembre sm. novembre
nozze sf.pl. noza sf.sing. [nò-ẑa], noze [nò-ẑe]
nube sf. neola [nè-o-la]
nubile agg. e sf. tosa [tó-∫a], no maridada
nudo agg. nudo [nú-đo], bioto [biò-to] /nudo bioto /nudo nado /nudo infante
nugolo sm. sgodia sf. [sgò-đia]
nulla pron.indef.inv. e av. nia [nìa] /persona da -: dania sm. [da-nìa]
nullo agg. nulo
numero sm. numero
numeroso agg. gran
nuocere v.intr. fei dan
nuora sf. nora [nò-ra]
nuotare v.intr., nuotato p.p. nodà [no-đà]
nuotata sf. nodada
nuovamente av. da novo [nó-vo], da nuovo [nuó-vo]
nuovo agg. novo [nó-vo], nuovo [nuó-vo], rezente [re-ẑèn-te] /(var.) nuoo [nuó-o]
nutriente agg. che nutre
nutrire v.tr. e v.rifl. nutre, nutrì; infenà (anim.) /nutrito p.p. nutrì, infenà
nuvola sf. neola (pl. neole) [nè-o-la, nè-o-le]
nuvoloso agg. niol [nì-ol], inbrodignà [in-bro-đi-gnà] /oggi è nuvoloso: incuoi l'é niol, l'é inbrodignà
nuziale agg. de noze [nò-ẑe]


O



obbediente agg. ubidiente
obbedire v.intr., obbedito p.p. ubidì
obbligare v.tr. e v.rifl., obbligato p.p. obligà
obbligatorio agg. obligatorio
obbligazione sf. obligazion [o-bli-ga-ẑión]
obbligo sm. obligo, gratitudin sf.
obbrobrio sm. obrobrio
oberare v.tr., oberato p.p. ciarià, gravà
obeso agg. e sm. sboldracon [∫bol-dra-cón], buzache [bu-ẑà-che], slivaze [∫li-và-ẑe]
obliquamente av. del traves [tra-veès]
obliquo agg. del traves, storto, inclinà
oblungo agg. bislongo
obolo sm. oferta sf. /dare l'obolo (in chiesa): bete a oferta
obsoleto agg. invecià, passà
oca sf. oca
occasione sf. ocasion [o-ca-∫ión]
occhi sm.pl. voie [vó-ie], oci [ò-ci]
occhialeria sf. (tradizionale attività cadorina, ora esportata ad Agordo, Longarone, Alpago) fabrica de ociai [o-ciài] /a Venas l'era tre fabriche de ociai, che le a dà laoro a 'n grun de dente
Sulla fine del distretto cadorino dell'occhialeria vedi questo articolo:
https://drive.google.com/file/d/117vZZQmTmesMPQaMW8wa4v5qy4ZQ625o/view?usp=sharing
Sulla storia dell'occhialeria nel Comune di Valle vedi quest'altro articolo:
https://drive.google.com/file/d/1bqDcpkGmYjbnyvwuo8PHLNt4rj_YzclE/view?usp=sharing
QUESTE SONO LE 28 DITTE IVI RIPORTATE (in ordine alfabetico):
A.F.C.
ATELIER CADORE
AXON
CILIOTTA OCCHIALI
DA VAL GIUSEPPE
DALL'ASTA DANTE
DEL FAVERO ITALO/MODESIGN
DI.VI.EMME
GALVISION EYEWEAR
GIAVI ENRICO
I.D.O.S./APRILIA/ITALIANA OCCHIALI
ILPO
LOLI
MARINELLO MAURIZIO E GIANCARLO
MECSOL
METALFLEX SICLOV
MODOPTIC
OCCHIALERIA O.V.
OMEC
PANAM
POLAR
RITE
SERAFINI ANGELO
SMALT FRAMES
TOSCANI ANNA FRANCESCA
TOSCANI GIUSEPPE
VILLA VENETA/ACCADEMIE
ZENITH

Per i vari industriali dell'occhiale di Venas vedi alle rispettive lettere le voci: Giavi Enrico, Soravia Raimondo, Toscani Elio, Toscani Vittorio. Vedi anche le voci Da Cortà Francesco e Del Vecchio Leonardo, che operarono a Venas presso l'occhialeria Metalflex.
occhiali sm.pl. lustruoses sf.pl. [lu-struó-∫es] [Vinigo, arc.] (V.M.T.), ociai [o-ciài]
Occhiale cadorino in celluloide (1940) - (Visitare il Museo dell'Occhiale a Pieve di Cadore):

occhiata sf. ociada [ocià-đa]
occhiello sm. ocel, sacola sf.
occhiolino fare l' - loc.v.intr. : zignotà v.intr. [ẑi-gno-tà]
occidente sm. a sera, ocidente
occludere v.tr., occluso stropà
occorrere v.intr. serve [sèr-ve], ocore [o-có-re] /occorso p.p. serví, ocoresto [o-co-ré-sto]
occultare v.tr. sconde [scòn-de] /occultato p.p. sconto [scòn-to]
occulto agg. 1) sconto [scòn-to] 2) oculto
occupare v.tr. e v.rifl., occupato p.p. ocupà
occupazione sf. ocupazion [o-cu-pa-ẑión]
oceano sm. oceano
oculato agg. atento
odiare v.tr. no podé vede; odià
odierno agg. de incuoi
odioso agg. odios [o-điós]
odorare v.intr., odorato p.p. stofà
odore sm. udor [u-đór] /che sa di pesce, uova, ecc.: freschin [fre-schìn] /che sa di montone: savé da castrin [ca-strìn] (castrin significava castratore) /fare odore loc.v.intr.: infetà v.tr. /t'as infetà duta la ciasa
offendere v.tr. ofende [o-fèn-de]
offerta sf. oferta
offesa sf. (nome) ofesa
offeso p.p.. e agg. ofendù, ofeso /frase sentita durante un litigio tra donne cadorine: "Se te fas l'ofesa, tachete a sta sfesa" /ho poi scoperto che esiste anche la versione maschile: "sos-to ofeso ? Tachete a sto peso"
officina sf. fusina [fu-∫ì-na], oficina
offrire v.tr. e v.rifl., offerto p.p. ofrì
offuscare v.tr. e v.rifl. vede scuro loc.v.intr., ofuscà
oggettivo agg. efetivo
oggetto sm. roba sf. [rò-ba]; bìsnei [bì-∫nei] /oggettino: bisinela sf. [bi-∫i-nè-la], strafanicio [stra-fa-nì-cio]
oggi agg. e sm. incuoi [in-cuói]
ogni agg.indef. m. e f. sing. ogni, dute chi
ognuno pron.indef. ognun
OK OK /I conta che dopo la fin de l'ultima guera, na femena cadorina la era duda al comando american a vede se la podea fèi argo dopo che sò fia s'avea ciapà incinta co 'n soldà american. Ma l'ufiẑial che l'avea ciatà al comando al continuea solo che a ripete OK, OK, OK, senẑa dì nia autro. Alora la femena l'a vedù che la perdea solo che tempo, l'a tolto su e l'e caminada, disèn: "Ei capì ió,O Kei, O Ki autre, intanto mè fia l'e piena"
oleandro sm. leandro
oleificio sm. fabrica de oio loc.s.f.
oleodotto sm. condota de petrolio, oleodoto
oleoso agg. (semi) da oio [ò-io] /(che sembra olio) come l'oio /al girasol al dà seme da oio /chesto bró l'é come l'oio
olfatto sm. nas /ha un buon olfatto: l'a 'n bon nas
oliare v.tr. onde [ón-de], dà oio, oliato p.p. onto [ón-to], dato oio
olimpiade sf. olimpiade
olimpionico agg. e sm. campion olimpico
olio sm. oio [ò-io]
olivo sm. aulio [au-lìo] (arc.),olivo /[Lozzo (E.D.F.): aulivo] /"Se piove su l'aulio (Le Palme), no piove sui vove (Pasqua)"
Olivo, Luigi "d'Ignazio"(Brünn/Brno 1890-Venas 1980) Imprenditore del gelato in Europa dell'Est dagli anni '20. Podestà del Comune di Valle durante il fascismo. Commendatore del Regno d'Italia. Durante la guerra, attivo a Cracovia, salvò degli ebrei polacchi, fornendo loro documenti falsi italiani
Olivo, Oliviero Mario (Trieste 1896-Bologna 1981), di famiglia originaria di Suppiane (Venas). Pioniere del VI° grado dell'alpinismo, aprì nuove vie: Punta Fanton sull'Antelao per la cresta NE (1923), Cresta degli Invalidi sulle Marmarole (1924) e direttissima per roccia sull'Antelao dal ghiacciaio inferiore (1925).
Durante la I^ G.M. fu fatto prigioniero, evase e, catturato, fu portato in campo di punizione in una fortezza ungherese. Medaglia d'Argento al valor militare nell'agosto 1916.
(Vedi motivazione conferimento medaglia d'argento QUI )
Professore universitario, fu insigne anatomista e istologo, ebbe il Premio Nazionale Generale dell'Accademia dei Lincei nel 1949 e l'Archiginnasio d'oro dal Comune di Bologna nel 1976. Dal 1951 fu ininterrottamente Consigliere Comunale a Bologna.
A lui sono intitolati una strada a Valle di Cadore ed un Parco di circa 17.500 mq in via Murri a Bologna. Era figlio di Bernardo Antonio Olivo "Saverio" (Venas, 1870 - Bologna, 1957) e di Maria Kuk (1870-1906). Bernardo era fratello di Maria Elisabetta, nonna materna del Card. Camillo Ruini.
 [Notizie tratte da varie fonti, in prevalenza dal sito di Roberto Piccioli]

     1972 - Oliviero Olivo nei pressi della Forcella Grande 
 (Arch. Famiglia Olivo e cortesia Marcello Mason)

olmo sm. olma sf., olmo
oltraggiare v.tr. ofende, insultà
oltraggio sm. ofesa sf.
oltre av. e prep. de là
Oltrechiusa Oltra /chi da Oltra
oltrepassare v.tr., oltrepassato p.p. passà via, traversà
omaggio sm. 1) oferta sf., regalo 2) onor
ombelico sm. slombrizon [∫lon-bri-ẑón], bunigol [bu-nì-gol]
ombra sm. ombria [om-brìa]
ombrello sm. ombrela sf. [om-brè-la]
ombroso agg. (pers.) ombros [om-brós]
omelette sm. omlet
omelia sf. predica
omettere v.tr., omesso p.p. lassà fora
omicida agg. e sm. assasin
omicidio sm. copà
omogeneo agg. galivo
omologare v.tr., omologato p.p. omologà
omonimo agg. co 'l stesso nome, omonimo
omosessuale sm. recion
oncia sf. onza [ón-ẑa] (Misura di peso, a Venezia = g. 39,75 (oncia grossa) e g. 25 (oncia piccola))
onda sf. onda
ondeggiare v.intr. 1) balà 2) barcolà
ondulato agg. ondulà
onere sm. peso, obligazion sf. [o-bli-ga-ẑión]
onestà sf. onestà, coreteza [co-re-té-ẑa]
onesto agg. onesto, coreto
onice sm. onis
onnipotente agg. onipotente
onomastico sm. al dì del sò santo, onomastico /buon onomastico: bon onomastico
onoranze sf.pl. solenità /- funebri: funerai sm.pl.
onorario agg. e sm. 1) de onor 2) conto
onorificenza sf. decorazion [de-co-ra-ẑión]
onore sf. onor /"Cenì l'onor de inte de le porte"
onorevole agg. e sm. onorevol
onta sf. disonor sm.
ontano sm. ampedin [am-pe-đìn], auno [àu-no]
opaco agg. scuro, fis
opera ora [ò-ra], opera
operaio laorador [la-o-ra-đór], lavorante (vedi anche le voci: segheria, zattiere)
operare, operato p.p. eseguì, dorà, operà
operazione sf. operazion [o-pe-ra-ẑión]
laborioso agg. slaurazon [slau-ra-ẑón]
opinabile agg. discutibil
opinione sf. opinion, parer sm.
opporre v.tr. e v.rifl. opone
opportunità sf. ocasion
opportuno agg. adato, iusto
opposto agg. contrario
opprimere v.tr. oprime
oppure cong. opura
optare v.intr., optato p.p. optà
opuscolo sm. libreto
opulenza sf. abondanza [a-bon-dàn-ẑa]
ora sf. ora [ó-ra] /che ora élo ?/straora [stra-óra]: (fuori orario) /"Al sol magna le ore"
ora av. ades [a-đès], al presente, inte chesto [ché-sto] momento
orafo sm. oresin [o-re-∫ìn] (arc.), orafo
orale agg. a vos
orario agg. e sm. orar, orario
oratore sm. orator
oratorio sm. (ritrovo parrocchiale) canonega sf.
orazione sf. orazion [o-ra-ẑión] /dì su le oraẑion
orbettino sm. orbesina sf. [or-be-∫ì-na]
orchestra sf. orchestra
orcio sm. anfora sf.
orco sm. on negro, babau
ordigno sm. bomba sf.
ordinamento sm. organisazion sf. [or-ga-ni-sa-ẑión]
ordinare v.tr., ordinato p.p. ordenà [or-đe-nà], comandà
ordinario agg. ordenario [or-đe-nà-rio]
ordinazione sf. 1) (bar, ecc.) comanda 2) ordinazion [or-di-na-ẑión]
ordine sm. 1) ordin [ór-đin] 2) (bar, ecc.) comanda sf.
ordire v.tr., ordito p.p. ordì [or-đì] (tess.)
orefice sm. oresin [o-re-∫ìn] (arc.), orafo
orecchie sf.pl. reie [ré-ie], rece [ré-ce]
orecchioni sm.pl. gramolere sf.pl. [gra-mo-lè-re]
orecchino sm. bucola sf. [bú-co-la], recin [re-cìn]
orfano agg. e sm. orfin [òr-fin]
organismo sm. corpo
organo sm. orghin [òr-ghin] /Orghin era anche un soprannome di Venas (dei Gei)
orgia sf. ionda, baracada
orgoglio sm. ambizion sf. [am-bi-ẑión], presunzion sf. [pre-∫un-ẑión]
orgoglioso agg. ambizios [am-bi-ẑiós], importanzon [im-por-tan-ẑón]
oriente sm. a bonora, oriente
originale agg. original, s-ceto
originare v.intr. ienì fora, provegnì
origine sf. origin

ORIGINE DI ALCUNE PAROLE DIALETTALI

1) PAROLE DI ORIGINE CELTICA NEL DIALETTO
(ESCLUSE ALCUNE MOLTO NOTE, come Bracae, ecc.)

DIALETTOCELTICOSIGNIFICATO CELTICO (Dial.)
ari (Cibiana)ariavanti (Dial.: comando al cavallo - vai)   
barbarramo (Dial.: cespo)
Cador (lat. Catubrium)  catu+brigbattaglia+monte
broilobrogilosfrutteto, giardino
brussabrugcespuglio
brumestegabrumennebbia
crodacrodioduro (Dial.: roccia) 
dassadasiaalbero di pino (Dial.: spoglie di abete) 
fedadoefaidpecora
gauta (Cibiana)gautaguancia
cortàgortosrecinto
moltonmultomontone
righinriginsartiame (Dial.: fune)
roncoronccollinetta (Dial.: prato disagiato)
sniròcosrocnanarice (Dial.: moccio)
troitragpiede (Dial.: sentiero)
viẑavidubosco (Dial.: bosco giovane)
rin (da Domegge ad Auronzo) rinoruscello
Tarlèga (Oltrelacqua)tartar=oltre (+èga=acqua) (Località di Valle) 

2) PAROLE DI ORIGINE SLAVA NEL DIALETTO
Antonio De March di Venas (1922-1985), figlio di Pietro "d'Alpago" e di Cristina E. Toscani "Pelucan" e persona originale e colta, mi diede molti anni fa la spiegazione della prima voce di origine slava (lioda) che qui riporto:

DIALETTOSLAVO (RUSSO)    SIGNIFICATO SLAVO (RUSSO) (Dial.)
lióda                 lojka (antico russo) -da cui trojka-                 slitta  (Dial.: slitta da carico) 
babababadonna, nonna (Dial.: donna -spreg.-)

3) PAROLE DI ORIGINE TEDESCA NEL DIALETTO
ESCLUSE LE PAROLE ENTRATE NEL LESSICO ITALIANO, come banca, begare, bramare, ecc. (salvo quelle che interessano la storia locale, es. arengo, o altri casi particolari)

DIALETTOTEDESCO (o ALTRA LINGUA GERMANICA)SIGNIFICATO TEDESCO (Dial.)  
aisinpon           Eisenbahn                                    ferrovia (Dial.: nome datole nel XIX° sec. dai lavoratori in A-U)
ameldà (se)anmeldenregistrarsi (Dial.: usato solo dai gelatieri in Germania)
alteguoialte Heufieno vecchio (Dial.: fieno autunnale)
arengohari-hriggs (gotico)circolo dell'esercito (Dial.: assemblea della Regola)
aufaufsu (Dial.: solo nella frase "dì co le bale in auf" = fallire)
bandolban (franco)banno, divieto (Dial.: alt nei giochi)
barbabarbes (longobardo)zio paterno (Dial.: zio)
bausiabausi (franco)malvagità (Dial.: bugia)
baufhält aufferma (Dial.: grido di alt nel lancio dei tronchi nelle risine)
brandolbrand (germanico)fiamma (Dial.: alare del focolare)
bisneibisignes (anglosassone)occupazione (Dial.: faccenda, oggetto)
breaBrettasse, tavola 
canedolKnödelgnocco (tirolese)
ciohìnhinwegvia (Dial.: grido di via nel lancio dei tronchi nelle risine)
craiàschreiensbraitare
bramaRahmpanna del latte
fàier Feuerfuoco (Dial.: solo nella frase "fei duto an faier")
faul faulpigro (Dial.: voce arcaica)
faulenza (sf.inv.)faulenzen (v. intr.)poltrire (Dial.: poltrone, indolente)
flasterPflastercerotto
flècaFleckmacchia
folà füllen riempire, caricare (Dial.: riempire, premere)
folpovollpieno
fraiàfeiernfesteggiare
chipaKippediscarica
inmagonà (p.p.)Magenstomaco (Dial.: "con lo stomaco pieno")
muss (int.)müssendovere (Dial.: "si deve")
papirPapierdocumento
pistocAlpenstockbastone da montagna
pufPuffbordello (Dial.: debito, fallimento)
ranfàraffenarraffare
russàcRucksacksacco da montagna
serùczurückindietro (Dial.: comando al cavallo - indietro) 
sinaSchienerotaia
slofenschlafendormire
slucSchlucksorso
smecàschmeckenpiacere (cibo) (Dial.: piacere)
spiẑSpitzesommità
spiẑàspitzenappuntire
spiẑespitzappuntito
spolèrSparherdcucina a legna
stòẑaStoßcolpo, percossa
smirSchmieregrasso sm.
svelerSchwelletraversina
taifeTeufeldiavolo (Dial.: solo nell' imprecazione "sacra taife")
trincàtrinkenbere
vèlmaWalm (bavarese)mucchio di fieno (Dial.: carico di fieno trascinato su rami d'abete)

4) IL DIALETTO E' NATURALMENTE PER IL 95% DI ORIGINE LATINA, MA ALCUNE PAROLE DIALETTALI DIMOSTRANO IN MODO PARTICOLARE TALE ORIGINE

DIALETTOLATINO  SIGNIFICATO LATINO (Dial.)
argo                        aliquid                   qualcosa
amedaamitazia paterna (Dial.: zia)
còpolpoculumbicchiere (Dial.: vaso)
cunacunaeculla
festinà (se) (Lozzo)festinareaffrettarsi
grevogravispesante (agg.)
inbramolìobrigescereaggranchirsi (per il freddo)     
neẑa neptanipote (sf.)
pulcherlapulchrabella (agg.) (Dial.: voce arcaica)
spongiaspongiaspugna
fratefractafratture (Dial.: resti spezzati nei campi in autunno, da bruciare)

orina sf. pis sm.
orinare v.tr. e intr., orinato p.p. pissà
orizzontale agg. dreto
orizzontalmente av. via dreto
orizzontarsi v.rifl. se orientà
orizzonte sm. linia de la tera loc.s.f.
orlo sm. or [ór], orlo
orma sf. (di uomini) pedega [pè-đe-ga], (di animali) zapola [ẑà-po-la]
ormai av. oramai
ormone sm. ormon
ornamento sm. adobo
ornare v.tr. e v.rifl., ornato p.p. ornà, decorà
oro sm. oro /oro mato, oro zechin [ẑe-chìn] /"L'oro al luse anca inte 'l pocio"
orologiaio sm. arloier [ar-lo-ièr]
orologio sm. arloio [ar-lò-io]
orrendo agg. burto, sinestro
orribile agg. burto
orrido agg. da fei paura
orrore sm. oror
orso sm. ors (arc.) [órs],orso
Degli ultimi orsi a Venas è testimone una lettera inviata dal "Comune di Venas" il 30 giugno 1816 al "Cancelliere del Censo" di Pieve così formulata:
"In piena cognizion questa Deputazione che nel suo Circondario vi sono degli Orsi, che infestano il Gregge, e le Mandre, a modo tale che veduti nel numero di quattro, e cinque, hanno uccisi e distrutti più Vaccini e Pecorini; per tuttelare la sicurezza degli Animali di questi Comunisti non può fare a meno di far presente la cosa a codesto Uff°, pregandola Sig.r Cancelliere a voler ottenere il permesso di rilasciare il porto d'armi alli sottosegnati individui fino all'estinzione di dette Bestie perniciose, avvertendo che per meglio facilitare il buon effetto della Caccia, è necessario, che sia permesso alli Cacciatori di poter caricare l'Archibugio non sol di balla, ma altresì di ballottoni, come scarica più sicura; assicurando che essi individui sono incapaci di far mal'uso dell'Arme, che saranno autorizzati a portare, come persone di ottima condotta morale e politica, e pregandola a solecitare l'effettuazione della cosa passo a descrivere i scelti a tal scopo:
Sig.ri Colle Francesco e Fulgenzio del Sig. Giuseppe
" Colle Luigi del fu Giuseppe
" Toscani D.n Mattia del fu Florian
" Toscani Giuseppe e Giovacchino del fu Gio: Antonio
Firmato: Colle (nome illeggibile) Depotato, anco per il collega Colle Giacomo
[Come da notizia datami da Alberto Toscani (1940-2022)]
[Seguono i connotati personali dei cacciatori per i quali si chiede l'autorizzazione - Il Comune di Venas ebbe vita effimera agli inizi dell' 800, per poi scomparire e diventare frazione di Valle -Vedi la nota alla voce Venas]
ortaggi sm.pl. erbe sf.pl., liumi
ortica sf. sbulia [∫bu-lìa] /[var.] autria [au-trìa]
orto sm. orto /giù nell'orto: do inte orto
ortografia sf. bela scritura
ortolano sm. ortolan
orzaiolo sm. roion [ro-ión]
orzo sm. orze [òr-ẑe]
osare v.tr., osato p.p. aussà [au-sà]
oscenità sf. sminderai sm. [∫min-de-rài] /la television la s'a redoto an sminderai
osceno agg. scandalos
oscillare v.intr., oscillato p.p. balà
oscurare v.tr., oscurato p.p. scurì
oscurità sf. (al) scuro sm. /scende l'oscurità: ien do al scuro
oscuro agg. scuro
ospedale sm. ospedal [o-spe-đàl]
Ospitale di Cadore Ospedal [O-spe-đàl] /Frazioni: Davèstra, Rivalgo, Toanèla, Termin
Nota sull'origine di Ospitale: E' generalmente difficile stabilire la data di fondazione degli "ospizi per i viandanti" (hospitalia), da cui trae il nome Ospitale. Il Ciani nella sua "Storia del Popolo Cadorino", trattando la questione, riporta un generico decreto dell'imperatore carolingio e re d'Italia Ludovico II (825-875) in questi termini: "Hospitalia… tam in montanis, quam ubicumque fuisse narrantur, pleniter et diligenti cura restaurentur". Certo è che per il Cadore gli ospizi si trovavano ai suoi confini, il primo nella valle "haidense" (Ospitale d'Ampezzo) nei pressi del passo di Cimabanche (confine con il Tirolo), l'altro appunto in Ospitale di Cadore, nei pressi della stretta di Termine (confine con Belluno). Credo che anche Ospitale di Zoldo fosse stato originariamente nel punto di un secondo confine con Belluno.
ospitare v.tr., ospitato p.p. ospità
ospiti sm.pl. dente sf. [đèn-te] /stasera ei dente
ossatura sf. ossamenta
osservare v.tr., osservato p.p. vardà [var-đà], osservà, esaminà
osservatore sm. osservator
osservazione sf. osservazion [os-ser-va-ẑión], remarca
ossessionare v.tr., ossessionato p.p. tuì, ossessionà
ossessione sf. ossession
ossia cong. ossea [os-séa]
ossidare v.tr. e v.rifl., ossidato p.p. inrudinì
ossido di carbonio loc.s.m. liria sf. [lì-ria] (G.D.C.)
ossigeno sm. ossigeno
osso sm. os [òs] /osso sacro: crosera sf. [cro-∫è-ra]
ossuto agg. scarmol, duto os
ostacolo sm. intrigo, intopo
ostaggio sm. presonier
oste sm. cantinier, tavernier, oste
osteggiare v.tr. combate, contrastà
ostentare v.tr. fei vede, mostrà
ostentazione sf. blaga
osteria sf. ostaria
ostico agg. defizil [de-fì-ẑil]
ostile agg. nemigo
ostilità sf. aversion
ostinarsi v.rifl. se ostinà
ostinazione sf. ostinazion [o-sti-na-ẑión]
ostruire v.tr. e v.rifl., ostruito p.p. stropà, ostruì
ostruzione sf. intopo sm. /ostruzione bronchiale peta [pé-ta]
otre sm. bariza sf. [ba-rì-ẑa]
ottanta agg.numer.card.inv. otanta
ottemperare v.intr., ottemperato p.p. eseguì v.tr., ubidì
ottenere v.tr., ottenuto p.p. otegnì, ciapà
ottica sf. otica
ottico agg. otico, de ociai /sm. otico
ottimamente av. an grun polito
ottimo agg. parfeto /(maggiorenne) otimo sm.
otto agg.numer.card.inv. oto
ottobre sm. otobre
ottocento agg.numer.card.inv. otozento [oto-ẑèn-to]
ottomano agg. e sm. otoman
ottone sm. laton [la-tón], oton [o-tón]
otturare v.tr., otturato p.p. stropà
otturatore sm. oturator
otturazione sf. intopo sm. /(denti) oturazion [o-tu-ra-ẑión]
ovale agg. pandol [pàn-dol], oval [o-vàl]
ovatta sf. bombaso sm. [bom-bà-∫o]
ovazione sf. aplauso sm.
ovest sm. a sera, ocidente
ovile sm. stala de le fede loc.s.f.
ovino agg. de feda
ovvero cong. ossea [os-séa]
ovviare v.intr., ovviato p.p. evità
ovunque av. daparduto
oziare v.intr., oziato p.p. stà de ban
ozio sm. ban

NUOVO SITO GOOGLE DI GIANCARLO SORAVIA

Gentili lettori ,    sono lieto di annunciare l’apertura del mio nuovo sito Sites.Google intitolato:   “Raccolta Articoli di Giancarlo Sorav...