18/09/07

GLOSSARIO ITALIANO - LADINO CADORINO (VENAS) C (VOCI IN EVIDENZA: CADORE, CADUTI, CARDUCCI, CASTELLAVAZZO, CAVALLERA, CENTENARO, CHIUSA DI VENAS, CIANI, CIBIANA, CIDOLO, ABATE IGNAZIO COLLE, COGNOMI: CILIOTTA, COLLE)

POST AGGIORNATO IN DATA 27/7/2022

C


cabala sf. cabola
cabina sf. gabina
cacare v.intr. chegà, cagà, dì de corpo
cacarella sf. schitarela [schi-ta-rè-la]
caccia sf. caza [cà-ẑa]
PARADA DE CAZA AL IEVERO - VENAS, AN ~1933 (Cliccare sulla foto per ingrandire)
Dietro: Arturo Dall'Asta (Arturo de chi de Marzer) - Davanti, seduti, da sinistra: Giambattista Soravia (Nani Capoto o de la Tela), Francesco Soravia (Checo de chi d'Incol), Pietro De March (Piero d'Alpago), Adalberto Soravia (Berto Capoto o de chi de Felipo) con il figlio Angelo, Giambattista Toscani (Nani Scarpita)
(Foto gentilmente fornitami da Costantino Soravia Capoto - de la Tela)
cacciare v.tr. e intr. 1) bete [bé-te], cazà [ca-ẑà] 2) dì a caza [cà-ẑa] /cacciar via parà via, scorsedà [scor-se-đà] [Auronzo (I.Z.) scorsenà]
cacciatore sm. cazador [ca-ẑa-đór]
cacciavite sm. cazavide [ca-ẑa-vì-đe]
caccola sf. chegola [chè-go-la]
cacio sm. spres [sprès]
caco sm. pon caco [pón]
cadauno agg.indef. a l'un
cadetto sm. 1) (allievo scuola militare) cadeto [ca-đé-to] 2) (figlio non primogenito di fam. nobile) fiol cadeto
cadavere sm. (corpo umano insepolto) morto sora tera
cadere v.intr., caduto p.p. tomà, destirà, sbragazà [∫bra-ga-ẑà] /(rafforzativo) tomà do [đó] /[Valle: cascà] /l' é tomà do par le scale /cadere all'indietro: tomà in cu, tomà indrioschena
Cadore Cador [Ca-đór] /(var.) Ciador [Cia-đór] /latino: Catubrium, Cadubrium /di Cadore (latino): Catubris, Cadubris /tedesco: Cadober, Kadober, Cadover, Kataufers /Nella "Die Chronik Eisenberger" del 1600 è invece il castello di Botestagno ad essere chiamato "schloß Cadobria" /ladino del Sella: Ciadura /friulano: Cjadovri /sloveno (letterario): Katubrija /Il nome latino Catubrium si richiamava al celtico katu: "battaglia" + briga "altura, fortezza" = l'altura della battaglia [ 1) la voce "Cador" è letterariamente documentata: il Vasari scriveva "Tiziano da Cador" 2) le voci "Cadober", "Kadober" e "Cadover"si rintracciano su Google] /vedi anche: Magnifica Comunità di Cadore, Centenaro, Pieve di Cadore, Regola, Roma, Stemma, Zuglio
Mi risulta che il più antico documento in cui il nome Cadore è citato in un contesto politico-geografico sia il decreto in data 28 maggio 974 dell'Imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II° con cui egli restituiva alla Chiesa Episcopale di Frisinga, per la denuncia del suo vescovo Abramo, nonché a seguito degli interventi di sua madre, Adelaide, e di suo nipote, Enrico Duca di Baviera, dopo che la diocesi ne era stata ingiustamente ed illegittimamente privata, i territori di Pusteria, Lurno (Carinzia), e Cadore e metteva il "banno" su caccia e pesca. Da notare come il nome Cadore sia indicato al femminile: "Catubria, Catubriae", come "Pustrussa" (o "Pustrissa"), Pusteria
(In nomine sanctae et individuae trinitatis. Otto Divina favente clementia imperator augustus. Noverit omnium industria fidelium nostrorum tam presentium quam et futurorum, qualiter venerabilis Frisingensis ecclesiae Abraham episcopus nostram adiit celsitudinem, proclamans se quedam loca in medio horum comitatuum constituta qui vulgo vocantur Pustrussa, Lurno, Catubria, iniuste et inlegitime a prefata Frisingensi ecclesia subtracta. Nos vero per interventum dilectae matris nostrae Adalhaidae et nostri nepotis, videlicet Ducis Heinrici, suis petitionibus consentientes et quicquid inter hos tres supra titulatos comitatus proprietatis habuimus, hoc est, ubi ingreditur fluvius Pudio Rionzum, ex eo loco sursum quecumque adiacet utrisque ripis eiusdem fluminis cum comitatu Catubriae, inde usque ad flumen Affultarbach, Alpes sic appellatas, videlicet Nemes, Anaganto, Valcum Munaga, Fiscalina, Cunisello, Plezzes, Serula, Pragas, Sexta, sive omnia quocumque vocabulo sint, si inter hos fluminum meatus Pudio et Rionzum, montes valles planities, praefatae ecclesiae presuli potestatique subposuimus et per nostrae traditionis scriptum iterum renovavimus, sicut ab antecessoribus nostris regibus illuc tradita comperimus. Insuper etiam sub panno imperiali nostro iubemus, quicquid deinceps in his locis nascatur in venationibus sive piscationibus, ut nullus audeat se absque licentia episcopi intromittere. Si quis hoc praevaricaverit regium pannum episcopo sive advocato illius persolvat. Iussimus hoc praeceptum conscribi per quod iubemus ut omnia praefata ad ecclesiam Frisingensem perpetuo iure pertineant. Ut autem haec concessio nostram firmam habeat stabilitatem manu nostra roboravimus anuloque nostro sigillari praecepimus.
Signum domini Ottonis invicti imperatoris augusti.
Vuildigisus cancellarius vice Rudeberti archicancellarii subscripsi.
 Data V Kal. Iun. anno Incarnat. Dom. DCCCCLXXIIII., indict. I, anno regni domini Ottonis XIII. Imperii autem V)

[Staatsarchiv - München]
traduzione:
(Nel nome della santa e indivisibile Trinità. Ottone, con il favore della clemenza divina Imperatore Augusto. Lo zelo di tutti i nostri fedeli [sudditi], sia presenti che futuri renda noto come Abramo, vescovo della venerabile chiesa di Frisinga abbia raggiunto l'altezza nostra annunciando che certe località in mezzo a loro, costituitesi in Contea, volgarmente dette Pusteria, Lurnfeld, Cadore, sono state ingiustamente e illegittimamente sottratte alla predetta chiesa di Frisinga. Noi invero per l'intervento della nostra diletta madre Adelaide e del nostro nipote duca Enrico, in conformità alle loro richieste, [stabiliamo] che tutto quello che tra queste tre Contee sopra denominate abbiamo avuto in proprietà, cioè, dove entra il fiume Pudio (Rio Casies) nel Rienza, da quel luogo sopra tutto ciò che giace su entrambe le rive del fiume verso la Contea di Cadore, da lì fino al fiume Abfaltersbach, [località] così chiamate Alpi, vale a dire Nemes, Anaganto, Valcum Munaga, Fiscalina, Cunisello, Plezzes, Serula, Braies, Sesto, o qualunque sia il nome delle stesse, lungo il corso tra questi fiumi Pudio e Rienza, montagne, vallate, pianure, siano sottoposte all'autorità del presule della suddetta Chiesa secondo la nostra tradizione e nuovamente ne rinnoviamo lo scritto come ci è stato tramandato dai nostri antenati. Inoltre, in forza del banno del nostro ordine imperiale, ordiniamo che su tutto quanto per ordine nasce in questi luoghi, relativo a caccia, a pesca, nessuno osi introdursi senza il permesso del vescovo. Se qualcuno trasgredirà a ciò, paghi il banno al vescovo o al suo rappresentante. Comandiamo che questo ordine sia registrato, per cui decretiamo che tutto quanto sopra appartenga per diritto perpetuo alla chiesa di Frisinga. Inoltre affinché questa nostra concessione abbia valida stabilità la rafforziamo di nostra mano e prescriviamo che sia sigillata con il nostro anello.
Sigillo del dominus Ottone invitto Imperatore Augusto. 
Io Vuildigiso cancelliere in sostituzione dell'arcicappellano Rudeberto ho sottoscritto.
Addì 28 del mese di maggio dell'anno dall'Incarnazione del Signore 974, indizione I, anno tredicesimo del regno del dominus Ottone e quinto dell'Impero) 
Con il nome Cador è ricordato anche un leggendario duca di Cornovaglia, conosciuto soprattutto attraverso la pseudo-storica Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth e testi gallesi. Secondo le fonti più antiche sarebbe stato un parente di re Artù, forse suo fratellastro o cugino. Fu un cavaliere della Tavola rotonda. [estratto da Wikipedia]
Napoleone I°, Imperatore dei Francesi, istituì con decreto del 30 marzo 1806 il "ducato di Cadore" e il 15 agosto 1809 nominò "duca di Cadore" Jean-Baptiste de Nompère (1756-1834), titolo che venne trasmesso ai suoi diretti discendenti fino al 1893. Nel 1924 il titolo fu riassegnato a Yves de Nompère de Champagny, e si estinse nel 2010 con la morte senza eredi del 7° duca di Cadore, Henry de Nompère de Champagny
http://fr.wikipedia.org/wiki/Duc_de_Cadore
Carta geografica della "Provincia del Cadore" di Marco Sebastiano Giampiccoli (Venezia, 1737-1809)
-cliccare sull'immagine per ingrandire-
Nota: Sono riportati sulla destra Boite i paesi di Taulèn e Marzeàna, che appartenevano a Borca, i quali furono sepolti dalla frana dell'Antelao del 21 aprile 1814 con 314 morti.
cadorino agg e sm.. cadorin [ca-đo-rìn] /(var.) ciadorin [cia-đo-rìn] /i Cadorini: i Cadorin /latino: Catubrini /"Ciadoris" in ampezzano equivale a termine spregiativo
caduco agg. de passaio [pas-sà-io]
caduta sf. tomada [to-mà-đa] , scarada [sca-rà-đa], ranada [ra-nà-đa]
caduto sm. Vedi cadere /(guerra) morto in guera /monumento ai caduti: monumento ai morte in guera
CADUTI DI VENAS NELLA 1^ GUERRA MONDIALE
Iscrizione che trovasi sulla lapide commemorativa alla base del campanile della chiesa parrocchiale di Venas:
SULLE PIETRE DI QUESTA TORRE-TOLTE ALLA CHIUSA CADORINA-LA PARROCCHIA DI VENAS INCIDE I NOMI GLORIOSI DEI SUOI VENTISEI CADUTI PER LA PATRIA-DEGNI FIGLI DELL'ANTICA CENTURIA-MENTRE LE CAMPANE DELLA VITTORIA ESALTANO LA GLORIA DI GESU' CRISTO RE-E I FASTI D'ITALIA-E LA PACE ANNUNZIATA NELL'EVANGELO-CHE IL LEONE DI S.MARCO CUSTODISCE NEI SECOLI-NELL'OTTAVO ANNUALE DELLA VITTORIA-ANNO FRANCESCANO MCMXXVI
Cap.le COLLE CELESTE fu Giacomo
Sold. DA CORTE GIO.BATTA di Antonio
Sold. DE BERNARDO GIROLAMO di Gio.Batta
Cap.le DEL FAVERO CESARE fu Pietro
Sold. GEI DOMENICO fu Gio.Batta
Sold. GEI IGNAZIO di Bortolo
Sold. GEI LUIGI fu Bortolo
Sold. GEI MARCO fu Pietro
S.Magg. GIAVI GIUSEPPE fu Antonio
Sold. OLIVO GIUSEPPE di Giuseppe
Sold. OLIVO ARTURO fu Gio.Batta
Ten. SORAVIA GIUSEPPE di Federico
Serg. SORAVIA GIUSEPPE di Osvaldo
Sold. SORAVIA PAOLO di Angelo
Sold. SORAVIA MARCO di Costantino
Sold. SORAVIA GIUSEPPE fu Fortunato
Cap.le TOSCANI GIUSEPPE di Francesco
Cap.le TOSCANI PAOLO fu Arsenio
Cap.le TOSCANI ANTONIO fu Gio.Batta
Sold. TOSCANI GIUSEPPE fu Giovanni
Sold. TOSCANI ANTONIO fu Giovanni
Sold. TOSCANI ENRICO fu Angelo
Sold. TOSCANI ALESSANDRO fu Angelo
Sold. TOSCANI MARCO di Agostino
Sold. TOSCANI ANTONIO fu Ignazio
Sold. ZANDANEL CARLO fu Marino
MCMXV - MCMXVIII
Nel II° dopoguerra è stata apposta una piccola lapide che non contiene nomi di caduti, sotto quella principale sopra riportata, che recita: Ass.ne Naz.le Alpini AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE NEL 50° FONDAZIONE GRUPPO ANA VALLE-VENAS
I Dispersi della II^ G.M. di Venas (non mi risultano altri caduti militari) si trovano elencati, assieme a quelli di Valle e di tutto il Cadore, nel monumento a loro dedicato in località "Battaia" di Valle:
DALL'ASTA UMBERTO fu Alessandro
cl. 1915, disperso nel 1943 in Russia
GEI VITTORIO UMBERTO
cl. 1916, disperso in nel 1943 in Russia
OLIVO GIOVANNI di Angelo
cl. 1920, disperso nel 1941 nei Balcani
I morti della guerra partigiana (G.P.) e della guerra civile (G.C.) furono:
BAZZO FRANCESCO (G.P.)
GIAVI SERGIO (G.P.)
SORAVIA ANTONIO (G.C.)
per questi, vedi le rispettive voci

Per i dati anagrafici dei caduti, decorazioni, ecc. vedi l'APPENDICE III http://archivioladin-venas.blogspot.com/2007/09/appendice-iii-dati-anagrafici-e.html
caffè sm. cafè /Durante la guerra (II^), il vero caffè (arabico) era raro, sostituito da quello d'orzo [cafè de orẑe] e dai vari surrogati e veniva chiamato cafè de cafè
caffettiera sf. cogoma de cafè [có-go-ma]
cafonata sf. cafonada [ca-fo-nà-đa]
cafone agg. e sm. cafon [ca-fón]
cagionare v.tr., cagionato  p.p. procurà
cagionevole agg. (salute) malatà
caglio sm. conai [co-nài]
cagnesco agg. guardare in cagnesco: vardà storto, vardà del traves
Calalzo di Cadore Cialauze [Cia-làu-ẑe] /Borgate: Rizios [Ri-ẑiós], Molinà /In località Làgole nel secolo scorso furono trovati i resti di un santuario paleoveneto dedicato a una divinità sanante; gli scavi (curati da Enrico De Lotto e G.B. Frescura) portarono alla luce statuette bronzee e un gran numero di iscrizioni venetiche, il tutto conservato nel museo della Magnifica Comunità a Pieve. /Sul torrente Molinà fu costruita la prima fabbrica dell'occhialeria italiana moderna (1878 - Angelo e Leone Frescura - Giovanni Lozza). /Calalzo diede i natali a Alessio De Bon (1898-1957) grande archeologo delle vie romane in Veneto e Alto Adige
calamaio sm. caramal (arc.)
calamaro sm. (mollusco) caramal (arc.)
calamita sf. calamita
calamità sf. desastro sm.
calare 1) (abbassare) tirà do, calà v.tr. e v.rifl. /calare i pantaloni: tirà do le braghe 2) (diminuire) dì do v.intr. /la febbre non cala: la febre no va do 3) (ridurre) reduse v.tr. /calare le tasse: reduse le tasse
calcare v.tr., calcato  p.p. fracià, fracià do [đó] , calcà
calce sf. ciauzina [ciau-ẑì-na]
calcestruzzo sm. petume [pe-tù-me]
calciatore sm. duiador, sogador de balon
calciare v.intr., calciato  p.p. spedazà [spe-đa-ẑà], tirà peade
calcio sm. 1) peada sf. [peà-đa] 2) (di fucile) scalz [scàlẑ] 3) (sport) balon 4) (elemento chimico) calcio
calcina sf. ciauzina [ciau-ẑì-na]
calco sm. copia sf.
calcoli (alla vescica) sm.pl. mal de la piera loc.s.m. [pié-ra]
calcolare v.tr. calcolà, fei conto
calcolo sm. calcol [càl-col] (pl. calcui [càl-cui] )
caldaia sf. ciaudiera [ciau-đié-ra]
caldamente av. de cuor [cuór]
calderaio sm. stagnin [sta-gnìn]
calderone sm. ciaudiera sf. [ciau-đié-ra]
caldo sm. ciaudo [ciàu-đo]
calduccio sm. ciucio [ciù-cio]
calendario sm. lunario, calendario
calendula sf. mariele sf.pl. [ma-riè-le]
calibrare v.tr., calibrato p.p. calibrà; registrà (occh.)
calibro sm. calibro; (calibro dendrometrico) cavaleto, cianaula sf. [cia-nàu-la]
calice sm. calis [cà-lis], copa s.f.
califfo sm. califo
callifugo sm. pasta par i cai loc.s.f.
caligine sf. caligo sm. [ca-lì-go]
calle sf. cal
calligrafia sf. bela scritura
callo sm. zal [ẑal], cial, cal /callosità del gomito: carità sf.
calmare v.tr. e v.rifl., calmato p.p. chietà, chietà do, calmà
calmo agg. chieto [chié-to], cuacio [cuà-cio]
calo sm. riduzion sf. [ri-du-ẑión], calo
calore sm. calor [ca-lór] /vampata di -, anche per ira: fumane sf.pl.inv. [fu-mà-ne] |il muoversi particolare delle vacche quando sono in calore: duià
calorosamente av. con calor [ca-lór], con afeto [afè-to]
calotta sf. calota [ca-lò-ta]
calpestare v.tr., calpestato p.p. balegà [Lozzo: (E.D.F.) folpeà]
calunnia sf. calunia
calunniare v.tr., calunniato p.p. calunià
calura sf. (afa) stanfaze sm. [stan-fà-ẑe]
calvizie sf. ciarada [cia-rà-đa] (L.S.I.)
calvo agg. pelà, lustro (de ciavei)
calza sf. ciauza [ciàu-ẑa] /calzino: ciauzeto sm. [ciau-ẑé-to] /calzettone: ciauzon sm. [ciau-ẑón], calzeton sm. [cal-ẑe-tón]
calzare v.tr. bete su [bé-te] /me beto su le zavate
calzolaio sm. caligher [ca-li-ghèr], scarper [scar-pèr]
calzoni sm.pl. braghe sf.pl. [Lozzo: bargesse [bar-gés-se] ; Oltrechiusa: barghesses; Auronzo: (I.Z.) brage [brà-ge] ] patta dei -: bambina sf., batela sf. [ba-tè-la]
cambiamento sm. cambiada sf. [cam-bià-đa]; muda sf. [mù-đa]; rebalton [re-bal-tón]
cambiare v.tr. e v.rifl., cambiato mudà [mu-đà], cambià, rebaltà [Auronzo (I.Z.): mudià [mu-đià]]
cambusa sf. gambusa
camera sf. cambra /camerino: cambrin sm. [cam-brìn]
cameriere sm. camerier [ca-me-riér]
camice sm. traversa sf.
camicia sf. ciamisa
caminetto sm. fogher [fo-ghèr]
camino sm. camin /al tira do par camin (nelle giornate di vento, il fumo torna indietro)
camion sm. camion
camma sf. cam (occh.)
cammello sm. camel [ca-mèl]
camminare v.intr. dì a pè, caminà /camminare male (come portando le ciaspe): ciaspedà [cia-spe-đà]
camminata sf. caminada [ca-mi-nà-đa]
camomilla sf. camamila
camoscio sm. ciamorza sf. [cia-mòr-ẑa]
campagna sf. iei sm. [ièi]
campane sf.pl. campane /sciogliere le campane a Pasqua: molà le -: era usanza bagnarsi in questa occasione gli occhi con l'acqua, usanza riportata anticamente presente anche presso gli slavi /concerto di campane suonate a mano: campanoto sm. [cam-pa-nò-to] /[Oltrechiusa: ciampanes; Lozzo: ciampane]
campanaccio sm. sampogna sf. [sam-pò-gna]
campanello sm. campanel [cam-pa-nèl] /(var.) ciampanel [ciam-pa-nèl]
campanile sm. campanil [cam-pa-nìl] [Oltrechiusa, Lozzo: ciampanil]
campanilismo sm. rivalità de paes
campanula sf. campanela
campare v.intr., campato  p.p. tirà inavante, campà 
campata sf. campada [cam-pà-đa]
campo sm. ciampo /campaccio: ciampato /resti nei campi, in autunno, da bruciare: frate sf.pl. /brusà le frate
camuffo sm. camufo
canaglia sf. tepa [té-pa], canaia
canagliata sf. canaiada [ca-na-ià-đa]
Canal (la) [Ca-nàl] (lo stretto corso del Piave da Perarolo a Termine)
canale sm. canal [ca-nàl] /canale di scolo gatol [gà-tol]
canalino sm. 1) canesela [ca-ne-∫è-la] 2) canalin (occh.)
canalone sm. canalon [ca-na-lón]; luda sf. [lù-đa]
canapa sf. cianepa [cia-nè-pa]
Per la filatura e la tessitura della canapa, vedi il sito: http://www.museo.brinzio.va.it/sezione_filatura.php
canarino sm. canarin [ca-na-rìn]
cancellare v.tr., cancellato p.p. 1) scancelà 2) anulà 3) desnotà [de-∫no-tà]
cancello sm. cancel [can-cèl]
cancro sm. tumor [tu-mór], cancro
candeliere sm. candelier inv. [ca-de-liér]
candeggina sf. varechina
candela sf. candela
candelotto sm. candeloto (candeloto è usato per indicare la stalattite di ghiaccio)
candidato sm. candidà [can-di-đà]
candido agg. 1) candido 2) ingenuo
cane sm. cian (pl. cei [cèi], ciane [cià-ne], cian ) /cagna: ciana [cià-na] /cagnolino: cianuchel  [cia-nu-chèl] /cagnaccio: cianato [cia-nà-to] /accompagnatore di cani: cagnaro /"Al cian no 'l mena la coda par nia"
canestro sm. zesta sf. [ẑé-sta]
canino 1) de cian agg. 2) (dente) canin sm.
canederlo sm. (gnocco tirolese) canedol [ca-né-đol] (pl. canedui )
cannocchiale sm. canocial [ca-no-ciàl] (pl. canociai )
cannone sm. canon [ca-nón]
canonica sf. canonica; calonega (arc.)
canovaccio sm. canevaza sf. [ca-ne-và-ẑa]
cantare v.tr. e v.intr., cantato p.p. ciantà
canticchiare v.tr. e v.intr., canticchiato p.p. ciantuzà [cian-tu-ẑà]
cantiere sm. cantier
cantina sf. cianeva [cià-ne-va] /cantinetta: cianevin sm. [cia-ne-vìn]
cantone sm. cianton [cian-tón]
canuto agg. bianco de ciavei [cià-vei]
canzonare v.tr. mincionà, tuoi in giro [tuói]; (volg.) coionà
canzone sf. cianzon [cian-ẑón]
capace agg. da tazon [ta-ẑón], bon [bón]
capanna sf. cason sm. [ca-∫ón], cabioto sm. [ca-biò-to]
caparbio agg. ostinà, conastro [co-nà-stro]
caparra sf. capara
capeggiare v.tr., capeggiato p.p. comandà
capello sm. ciavel [cia-vél] (pl: ciavei [cia-véi] ) /scriminatura dei -: zerneio [ẑer-né-io] /arruffamento di capelli: petole sf.pl. [pé-to-le] /crocchia di -: cocon [co-cón] /capelli radi: pelentrin sm.pl.inv. [pe-len-trìn] /zona con pochi capelli: ciarada sf.inv. [cia-rà-đa] (L.S.I.) /te iavo chi cuatro pelentrin che t'as su la testa
capezzale sm. cavezal [ca-ve-ẑàl]
capezzolo sm. ciavedel [cia-ve-đèl] (R.P.)
capigliatura sf. ciavelada [cia-ve-là-đa], zurma de ciavei [ẑùr-ma, cia-véi]
capire v.tr., capito p.p. capì
capitalismo sm. capitalismo
capitale sm. capital [ca-pi-tàl] (pl. capitai  [ca-pi-tài] )
capitano sm. capitan
capitare v.tr., capitato p.p. capità
capitolazione sf. caput sm.inv. [ca-pùt]
capo sm. 1) capo /è rimasta famosa la frase pronunciata durante la rivolta di Vodo del 1715, e riportata dal Ciani, in risposta alla domanda di chi ne fosse il capo: "cà son dute capes" 2) (estremità) ciou [ciò-u]
capoccione sm. capocia [ca-pò-cia], caporion [ca-po-rión]
capodanno sm. prindelan [prin-de-làn]
capolavoro sm. capolaoro [ca-po-la-óro]
capogiro sm. stornità sf. /avere un capogiro: ienì storno [stór-no]
capoluogo sm. capoluò [ca-po-luó], capologo [ca-po-ló-go]
capomastro sm. capomastro
caporale sm. caporal
caporione sm. caporion [ca-po-rión]
capostazione sm. capostazion [ca-po-sta-ẑión]
capotavola sm. capotola [ca-po-tò-la]
capotreno sm. capotren [ca-po-trèn]
capoufficio sm. capoufizio [ca-po-ufì-ẑio]
capovolgere v.tr., capovolto p.p. voltà sotessora [so-tes-só-ra]
cappa (del camimo) sf. napa 
cappella sf. (tabernacolo) capitel [ca-pi-tèl] /un altro nome era ancona [an-có-na] (da "icona"), testimoniato dalle omonime località
cappellaio sm. capeler [ca-pe-lèr]
cappello sm. ciapel [cia-pèl] /cappello, del tipo di quello nero degli ebrei: scatol  [scà-tol]
cappotto sm. capoto [ca-pò-to], paltò, gaban [ga-bàn], pelandrana sf. (spreg.)
cappuccino sm. 1) capucin (frate) 2) capucino (bevanda)
cappuccio sm. 1) capuze [ca-pù-ẑe], capucio [ca-pù-cio] 2) (protezione) capeloto [ca-pe-lò-to]
capra sf. ciaura [ciàu-ra] /maschio della -: (caprone) cocio [cò-cio], beco [bé-co]  /capretto: iolaaudola [au-đò-la], caureto sm. [cau-ré-to] /capra che non ha ancora figliato: bimba
capriata sf. capriada [ca-prià-đa]
capriccio sm. caprizio [ca-prì-ẑio]
capriccioso agg. caprizios [ca-pri-ẑiós] [Auronzo (I.Z.): carpizios [car-pi-ẑiós] ]
capriola sf. ciamburleta [ciam-bur-lé-ta]
capriolo sm. cauriol [cau-riól]
caprone sm. cocio [cò-cio], beco [bé-co] /"Cuan che 'l cocio starnuda, al tempo se muda"
carabattola sf. ramarchia [ra-mar-chìa], bisinela [bi-∫i-nè-la]
carabiniere sm. carabinier
caraffa sf. carafa
caramei sm.pl. [ca-ra-mèi] dolcetto di antica tradizione veneziana, diffusosi anche nell'entroterra e poi quasi scomparso. Tra le due guerre venne riportato in auge specie da ambulanti cadorini che scendevano a Venezia a vendere i caramei per le strade, riportando questo dolcetto di viva attualità
caramella sf. caramela, sugheto sm. [su-ghé-to] (liquirizia)
caratterizzare v.tr., caratterizzato p.p. contrassegnà
carbonaio sm. carboner [car-bo-nèr]
carbone sm. ciarbon [ciar-bón] /piazzola per fare il -: aial [a-iàl] /cumulo di legna ricoperto di terra da bruciare in assenza di ossigeno per fare il -: poiata sf. [po-ià-ta] Vedi una serie di foto di una poiata rievocativa a Zoppè di Cadore: http://www.clz.bl.it/opencms/cmsinternacm.act?dir=/opencms/opencms/CMCLZ/Zoppe/Vivere/Il_Poiat/GalleriaFotografica/index.jsp
carbonio sm. carbonio
carburare v.tr., carburato p.p. carburà
carburatore sm. carburator [car-bu-ra-tór]
carcerato sm. presonier [pre-∫o-niér]
carciofo sm. articioco [ar-ti-ciò-co]
cardare v.tr., cardato p.p. gardà [gar-đà]
cardellino sm. gardelin [gar-đe-lìn]
cardinale agg. e sm. cardinal [car-đi-nàl]
cardo s.m. iardon [iar-đón] /cardo selvatico rosa salvarega
Carducci, Giosuè (1835-1907) famoso poeta e scrittore italiano, premio Nobel per la letteratura. Viene qui citato per la sua ode "Cadore", la cui storia si può conoscere qui:
La poesia si può leggere qui:
Ho anche pubblicato una versione dialettale di tutte le tre parti dell'ode, nel mio nuovo Blog "TESTIMONIANZE LADINE":
http://testimonianzeladine.blogspot.it/2016/07/cador-giosue-carducci-dialeto-de-venas.html
L'ode è dedicata a Tiziano Vecellio e a Pietro Fortunato Calvi. Alla riga 49 il Carducci ricorda i fatti d'arme della Chiusa di Venas del maggio 1848. Alla riga 93 viene citata la bandiera del Centenaro di Venas che sventolò allora alla Chiusa, oltre che nella battaglia di Rusecco di Valle del marzo 1508. Bandiera tuttora conservata nella chiesa parrocchiale di Venas (vedi sotto alla voce Centenaro).
Meno nota è una traduzione inglese dell'ode, pubblicata nel 1913 a Londra da Longmans, Green, and Co.,  assieme ad una vasta selezione di opere del Carducci da G.L. Bickersteth, M.A. (Christ Church, Oxford), che riproduco qui a beneficio dei lettori di lingua inglese (L'intero libro è scaricabile da qui, 21 MB circa:)
http://warburg.sas.ac.uk/pdf/enh1150b2447163.pdf


CADORE

I
GREAT art thou. Sunlike, shining eternally, 
Thy rainbow colours comfort the world of men, 
Idealised, youthful for ever,  
Nature doth smile in the forms thy genius

......... Il resto è visualizzabile a questo link:

https://drive.google.com/file/d/1MnBB-41Kb-QnhdE0ck64x6tp-J0tqetO/view?usp=sharing

carestia sf. carestia [la storia ha tramandato l'eco delle ricorrenti terribili carestie che colpirono il Cadore nei secoli scorsi. In un recentissimo libro di Alessandro Sacco "La vita in Cadore - Aspetti del dominio veneto nelle lettere di capitani e vicari 1500-1788" edito da CIERRE Edizioni (2007), la situazione economica del Cadore risulta ben tratteggiata. Riporto un brano di una lettera del 5 aprile 1540 del Capitano veneto di Cadore Vincenzo de Molino al Doge Pietro Lando (pag. 168): "Che sono piue de quisti miserabili che non gustano pan due fiate alla septimana, per la granda miseria son in loro et viveno solum de erbe et de late. Et questo per causa che pochi marcadanti vengono a signar li suo ligname, che li mancha ogni sufragio al viver loro, essendo le carestie grandissime, come se trova al presente .....".
Credo tuttavia che queste ultime parole si riferiscano alle gravi carestie che colpirono in quegli anni anche la stessa Venezia. In ogni caso, si deduce che il principale problema economico del Cadore è sempre consistito nella sua monoeconomia, miniere e legname prima, e occhiale nel secolo scorso]
carezza sf. careza [ca-ré-ẑa]
carezzare carezà [ca-ré-ẑà]
carica sf. funzion [fun-ẑión], ofizio sm. [o-fì-ẑio]
caricare v.tr., caricato p.p. ciarià [cia-rià]
carico sm. ciaria sf. [cià-ria], croma sf. [crò-ma]
carie sf. carol sm. [ca-ról] /cariato agg. carolà
carino agg. belin [be-lìn]
Carinzia Carintia
carne sm. carne, cicia sf. /parti scarte della carne: strinze sf.pl. [strìn-ẑe]
carniere sm. carnier [car-niér]
caro agg. ciaro [cià-ro]
carpentiere sm. carpentier [car-pen-tiér]
carpino sm. ciarpin [ciàr-pin], carpin [càr-pin]
carradore sm. ciarador [cia-ra-đór]
carrello sm. carel [ca-rèl]
carrettiere sm. caretier [ca-re-tiér] /i comandi principali (al cavallo) del - erano: òò = ferma, ìì = vai, serùc = indietro, bist = sinistra; G.D.C. segnala anche ari = vai, voce rimasta a Venas nell'espressione: "senẑa dì né ari né stari"
carreggiata sf. ciaradada [cia-ra-đà-đa]
carrettino sm. caretin [ca-re-tìn], birocio [bi-rò-cio]
carriera sf. cariera
carriola sf. galiota [ga-liò-ta] (G.D.C.), barela [ba-rè-la], cariola
carro sm. plaustro [plàu-stro] (arc.), ciar [ciàr] /avantreno del -: bigonza sf. [bi-gón-ẑa] (V.M.T.) /mezzo carro, inteso come misura (arc.): gartono [gar-tó-no]
carretto sm. careto /dì a vende gelato col careto
carrozza sf. caroza [ca-rò-ẑa]
carrozzina sf. caretina [ca-re-tì-na]
carruba sf. carobola [ca-rò-bo-la]
carrucola sf. zighignola [ẑi-ghi-gnò-la]
carta sf. carta /carta copiativa: carta calcante
cartella sf. (scuola) sacheta [sa-ché-ta]
cartoccio sm. scartoze [scar-tò-ẑe]
cartuccia sf. patrona
casa sf. ciasa [cià-∫a] [Oltrechiusa: cèsa]
casaccio (a) loc.av. a ston [stón]
casalingo agg. de ciasa / (var.) ciasalin [cia-∫a-lìn] /cucina casalinga: da magnà fato a uso de ciasa
casamento sm. cason [ca-∫ón], vaticano
casaro sm. mistro [mì-stro]
cascante agg. a chilon [chi-lón] /t'as le braghe a chilon
cascare v.intr., cascato p.p. tomà, chilà
cascata d'acqua loc.s.f. pissa sf.
cascina sf. baita [bài-ta]
caseificio sm. casina sf. [ca-∫ì-na]
casello sm. casel [ca-∫èl]
casera sf. casera (nome dialettale entrato nell'uso italiano)
caserma sf. caserma
casetta sf. ciasuta, ciaseta [cia-∫ù-ta, cia-∫é-ta]
casino sf. casin [ca-∫ìn]
caso sm. 1) caso 2) fatalità sf.
casomai av. sincaso [sin-cà-∫o]
cassapanca sf. casseton [cas-se-tón]
cassetta sf. casseta [cas-sé-ta], cassela [cas-sè-la], casseloto sm. [cas-se-lò-to]
cassetto sm. casseto, cassela sf. /cassettino cassetin [cas-se-tìn]
cassettone sm. casseton [cas-se-tón], comò
cassiere sm. cassier [cas-siér]
castagna sf. castagna /castagna secca stracaganassa [stra-ca-ga-nàs-sa] /chi da Venas i dèa a vende castagne, piere cuote, caramei, peverin, e autra roba da magnà, do par l'Italia e inte in Germania. An on da Venas l'era a Monaco a la fin de i ane '30 e 'l vendea castagne davante na cesa de 'l centro. An dì, Hitler e i suoi i ien fotografade intan che i magna castagne da sto cà da Venas, e i ghi regala la foto. I conta che cuan che l'on l'é tornà in Italia, par paura dei partigiani, no 'l s'ève fidà a cenì la foto, e 'l ève brusada
castagno sm. castan [ca-stàn]
castagnole sf. faete [fa-é-te] (dolce tipico preparato soprattutto nel periodo del Carnevale)
Castellavazzo Castel /[ex] Frazioni: Codissago, Olantreghe, Podenzoi [Po-đen-ẑói]
Presso [l'ex] Municipio di Castellavazzo (il Comune di Castellavazzo è confluito in quello di Longarone) trovasi un cippo, eretto in onore dell'imperatore Nerone, ma con le sue lettere cancellate a seguito del decreto di "damnatio memoriae" da parte del Senato romano.
La scritta è la seguente:
IN HONOREM / [[[NERONIS -cancellato-]]] CLAUDI / CAESARIS AUGUSTI / GERMANICI.   / SEX(TUS) PAETICUS Q(UINTI) F(ILIUS) / TERTIUS ET / C(AIUS) PAETICUS SEX(TI)  F(ILIUS) / FIRMUS / HORILOGIUM CUM SEDIBUS / PAGANIS LAEBACTIBUS               / DEDERUNT.
traduzione:
In onore [[[di Nerone -cancellato-]]] Claudio Cesare Augusto Germanico. Sesto Petico figlio di Quinto, Terzo e Caio Petico figlio di Sesto [e] Fermo donarono [questo] orologio con sedili alla gente Lebazia.
Laebatia era il nome della tribù che abitava il luogo, e che diede il nome al paese (Lavazzo).

FOTO E TRASCRIZIONE CIPPO NERONIANO (da Internet):




castello sm. ciastela sf. [cia-stè-la] (R.P.), castel [ca-stèl]
castigo sm. matasego [ma-tà-∫e-go] (G.D.C.)
castratore sm. castrin [ca-strìn] /il castrin era anche chi andava per le case ad abbattere e macellare i maiali /è rimasta nel dialetto l'espressione: spuẑà da castrin, letteralmente: puzzare da castratore
cataletto sm. candarleto [can-dar-lé-to]
catapecchia sf. carobera [ca-ro-bè-ra]
catarro sm. cataro, paparoto [pa-pa-rò-to] /liberarsi del catarro: scatarà
catasta sf. 1) castel sm. [ca-stèl], catasta 2) tassa, tasson sm. (legna) [tas-són] dim.: tassonel  [tas-so-nèl]
catechismo sm. dotrina sf. /andare a catechismo: dì a dotrina
catena sf. ciadena [cia-đé-na] /catenella: ciadenela [cia-đe-nè-la]
catenaccio sm. ciadenaze [cia-đe-ná-ẑe]
caterva sf. sgodia [sgò-đia]
catino sm. ciadin [cia-đìn]
cattivo agg. tristo, tosseos [tos-se-ós]; (tempo, coperto) ingrintà, inbrodignà [in-bro-di-gnà] /"L'é i boi e i triste"
catrame sm. catrame
cattedrale sf. catedral
cattolico agg. catolico
catturare v.tr., catturato p.p. ciapà /ciapà an cauriol
causa sf. reson [re-∫ón], causa /a causa di: par via de
causare causà v.tr. [cau-∫à], produse [pro-đù-∫e]
cauzione sf. cauzion [cau-ẑión]
Cavallera Cavalera (la) tratto della strada di Alemagna che da Perarolo conduce in tre chilometri in territorio del Comune di Pieve di Cadore con un dislivello di 172 metri e due tornanti a U, tratto dismesso dall'ANAS nel 1985 a seguito della costruzione della galleria di Caralte e del Ponte Cadore sul Piave, ma mantenuto in ottimo stato e ora gestito da Veneto Strade. Per il suo significato letterale e la sua storia, leggere il seguente cartello turistico posto a Perarolo (1) prima della salita alla fine del ponte sul Boite, in cui è stata riprodotta anche l'iscrizione della lapide incastonata nella roccia a circa metà percorso: essa riporta in latino la data del 1830, il nome dell'artefice della strada di Alemagna l'imperatore d'Austria Francesco II (1768-1835), i nomi dei governanti del tempo (Ranieri d'Asburgo-Lorena, vicerè, e Johann Baptist von Spaur, governatore del Lombardo-Veneto), i nomi degli ingegneri che la progettarono (Giuseppe Malvolti e Ermenegildo Francesconi) e infine il nome dell'impresario costruttore (Antonio Talacchini)  
(Fare clic sull'immagine per ingrandire)
(1) Nota: Cartello esposto a cura della Comunità Montana Centro Cadore - Ideazione di Antonella e Maria Silvia Guzzon - Vedi anche: http://it.wikipedia.org/wiki/Nuova_strada_Anas_309_-_ex_SS_51_(Cavallera)
cavaliere sm. cavalger [ca-val-gér] (R.P.), cavalier
cavalletta sf. sautaruco sm. [sau-ta-rù-co]
cavallo sm. ciaval [cia-vàl] /cavalla sf. ciavala [cia-và-la] /cavallo dei pantaloni: cavaloto [ca-va-lò-to]
cavalluccio (a) loc.av. a sacomolin [sa-co-mo-lìn]
cavare v.tr., cavato p.p. iavà, tirà fora [fò-ra]
cavarsi v.rifl. se tirà fora [fò-ra], se scapolà /me l'èi scapolada
cavezza sf. ciaveza [cia-vé-ẑa], caveza 
caviale sm. cavial
caviglia sf. ciadia [cia-đì-a]
cavillare v.intr., cavillato p.p. besegà [be-∫e-gà]
cavilloso agg. besegon [be-∫e-gón], sofistego [so-fì-ste-go]
cavolo cappuccio sm. capuze [ca-pù-ẑe]
cazzotto sm. sgargnofol [sgar-gnò-fol], spugnazon [spu-gna-ẑón]
cazzuola sf. cazola [ca-ẑò-la]
cecchino sm. cechin [ce-chìn]
cedere v.intr. ziede [ẑié-đe], chipà
cedevole agg. trendo [trèn-do], mol [mòl]
cedola sf. zedola [ẑé-do-la]
ceduo agg. (bosco) de fuoia [fuó-ia]
cefalea sf. mal de testa
ceffone sm. papina sf. [pa-pì-na], stramuson [stra-mu-∫ón], slepa sf. [∫lè-pa], slepazon [∫le-pa-ẑón]
celebrare v.tr., celebrato p.p. zelebrà [ẑe-le-brà] / - ha anche il significato ironico di non ottenere nulla, nel detto: "Cà no s'in zelebra"
celebrazione sf. celebrazion [ce-le-bra-ẑión], comemorazion [co-me-mo-ra-ẑión]
celere agg. svelto [svèl-to]
celibe agg. e sm. tos [tós]
cella sf. cela [cè-la]
cellula sf. celula [cè-lu-la]
cellulare sm. celular [ce-lu-làr]
celluloide sf.  ciroloide sm. e sf., ceruloide [ci-ro-lòi-de, ce-ru-lòi-de] (occh.)
cemento sm. (calcestruzzo) petume [pe-tù-me], cimento
cena sf. zena [ẑé-na]
cenacolo sm. cenacolo /cenacolo era detta a Venas una sala appartata delle osterie "Valpolicella" e "Al Leon", riservata solo a clienti fissi ed esclusivi
cenare v.intr., cenato p.p. zenà [ẑe-nà]
cencio sm. straza sf. [strà-ẑa], strazon sm. [stra-ẑón]
cencioso agg. strazon [stra-ẑón]
cenere sf. zendre sm. [ẑén-dre] /cuose i pierestorte sote 'l zendre
cengia sf. zengia [ẑén-gia]
cenno sm. moto [mò-to] /fare cenno: fei moto
cenone sm. zenon [ẑe-nón] /al zenon de l'ultimo de l'an
censimento sm. zensimento [ẑen-si-mén-to]
Centenaro antica circoscrizione militare-amministrativa cadorina (detta anche Centuria). I nomi "centenaro" e "centuria" derivano dal numero cento, in riferimento ad un territorio in grado di fonire un centinaio di uomini validi alle armi. Dieci centenari (vedi i loro nomi sotto "Pieve di Cadore" - statuto del 1338) costituivano la Magnifica Comunità di Cadore (vedi), ente federale con sede a Pieve. Il numero di dieci doveva essere fisso: quando Ampezzo lasciò il Cadore nel 1511, fu creato il Centenaro di Pescul (Selva). Ad ogni Centenaro facevano capo varie Regole (vedi). Venas era a capo di un Centenaro che comprendeva le Regole di Cibiana, Zoppè, Cancia di Borca, Vodo, Vinigo e Peaio. Spettava al Centenaro di eleggere un "officiale" (giudice civile e ufficiale di polizia), i propri rappresentanti al Consiglio della Magnifica Comunità di Cadore e un "capitano di bandiera" (comandante della milizia territoriale del Centenaro, la cernida (plurale: cernide). Ogni miliziano teneva in casa il proprio armamento ed era obbligato a  presentarsi alle “ordinanze” nelle quali venivano eseguite periodicamente l'istruzione e le esercitazioni militari. La bandiera (tradizionalmente detta "gonfalone"), recentemente restaurata, della Cernida di Venas è conservata nella chiesa parrocchiale di S.Marco Nuovo. Essa sventolò nella battaglia di Rusecco del 1508 tra i veneziani di Bartolomeo d'Alviano e gli imperiali di Massimiliano d'Austria, e nei fatti d'arme alla Chiusa di Venas del 1848 tra i cadorini guidati da Pier Fortunato Calvi e gli austriaci guidati dal maggiore Hablitschek. Dopo la caduta della Repubblica Veneta (1797), anche tutta la struttura semi-autonoma cadorina crollò. Venas rimase solamente fino al 1818 sede di Comune, poi il suo territorio venne incorporato nel Comune di Valle. Cibiana e Zoppè formarono due comuni, Vodo incorporò Peaio e Vinigo, e Cancia entrò a far parte del Comune di Borca.
I 10 Centenari originari che componevano la Magnifica Comunità di Cadore erano i seguenti:
PIEVE
(Capoluogo)
VALLE
VENAS
SAN VITO
AMPEZZO
(Sostituito con PESCUL dopo il 1511)
DOMEGGE
OLTREPIAVE
AURONZO
COMELICO SUPERIORE
COMELICO INFERIORE

Bandiera (Gonfalone) della Cernida del Centenaro di Venas
centesimo sm. scheo [schè-o], zentesemo [ẑen-tè-∫e-mo]
centimetro sm. scheo [schè-o] /l'a fato doi schei de nieve
centinaio sm. zentener [ẑen-te-nèr]
cento agg. num.card. zento [ẑèn-to]
centralino sm. centralin [cen-tra-lìn]
centrino sm. centrin [cen-trìn]
centro sm. zentro [ẑén-tro], centro, al medo [mè-đo]
centrale agg. de medo [mè-đo], zentral [ẑen-tràl], central [cen-tràl]
centrare v.tr., centrato p.p. centrà
Centuria vedi Centenaro
ceppaia, ceppo tauta sf. [tàu-ta], zocia sf. [ẑò-cia]
cera sf. 1) zera [ẑé-ra] 2) ziera [ẑié-ra]
ceramica sf. latesin sm. [la-te-∫ìn]
cerata sf. inzerada [in-ẑe-rà-đa]
cerbiatto sm. piciol de cauriol [pì-ciol, cau-riól]
cerbottana sf. zarabotana [ẑa-ra-bo-tà-na]
cercare v.tr. 1) dì in zerca de [ẑér-ca], dì a vede de [vé-đe], dì a, vardà de [var-đà] /dì in ẑerca...dì a vede de le ciave /dì a sfongui /vardes-to de chi ? /vardà de fèi polito
cerchio sm. zercol [ẑér-col] (pl. zercui  [ẑér-cui] )
cerchio della conta loc.s.m. (giochi) cordon sm. [cor-đón] (R.P.)
cerimonia sf. cerimonia
cerimonioso agg. cerimonios [ce-ri-mo-niós]
cernere v.tr. zerne [ẑèr-ne] 
cernida sf. cernida milizia territoriale dei Centenari cadorini (vedi la voce Centenaro)
cerniera sf. bartuela [bar-tu-è-la], bortuela [bor-tu-è-la]
cerotto sm. flaster [flà-ster], ceroto
certificare v.tr., certificato p.p. zertificà [ẑer-ti-fi-cà]
certo agg. seguro [se-gù-ro]
certo agg.indef. zerto [ẑèr-to]
certo av. deseguro [de-se-se-gù-ro]
cerume sm. zerume [ẑe-rù-me]
cervello sm. zervel [ẑer-vèl]
cervo sm. zervo [ẑèr-vo], cervo
cesello sm. cesel [se-∫èl]
cesena sf. (Turdus pilaris) merlo ciac sm.
cespo sm. (verdura) bar
cespuglio sm. brussa sf. [brùs-sa] /cespuglio grande: brusson [brus-són]
cessare v.tr., cessato p.p. finì /ha cessato di piovere: l'a tirà su, l'a fato fora
cesso vedi gabinetto
cestello sm. zestel [ẑe-stèl]
cesto sm. zesta sf. [ẑé-sta] /cestino: zestela sf. [ẑe-stè-la]
cetriolo sm. cucumero [cu-cù-me-ro]
che pron. che /che fai?: che fas-to? [Oltrechiusa: ce fas-to?] Vedi NOTA STORICA alla voce ladino
che cosa ? che ?
chewing-gum sm. ciunga sf. [ciùn-ga] /la resina di conifere, fusa e colata su di una pietra, era un economico sostituto della ciunga, ma dal gusto amarognolo
checca sf. fenocio sm. [fe-nò-cio]
chi pron. chi
chiacchiera sf. ciacola [cià-co-la], ciaciara [cià-cia-ra], comarò sm.inv.
chiacchierare v.intr., chiacchierato p.p. babà, batolà, ciaciarà, ciacolà, menà, scomarà
chiacchierone sm. menaduoi [me-na-đuói], batolon [ba-to-lón], ciacolon [cia-co-lón], menarosto [me-na-ró-sto], lengon [len-gón] /l'e 'n gran menaduoi
chiamare v.tr. e v.rifl., chiamato p.p. ciamà /(imporre un nome) bete in nome /i ghi a betù in nome Vitorio
chiappe sf.pl. culate [cu-là-te]
chiarire v.tr., chiarito p.p. spiegà
chiarimento sm. spiegazion sf. [spie-ga-ẑión]
chiaro agg. ciaro [cià-ro]
chiasso sm. sessuro [ses-sù-ro]
chiavare v.tr., chiavato p.p. ciavà /va a fèite ciavà
chiave sf. ciave [cià-ve]
chiavistello sm. batel [ba-tèl], scloc [sclòc]
chiazza sf. macia [mà-cia], tacola [tà-co-la]
chicchessia pr.indef. chichessea [chi-ches-séa]
chicco sm. garnel [gar-nèl]
chiedere v.tr., chiesto p.p. domandà
chierica sf. cerica [cè-ri-ca]
chierichetto sm. chericheto /servire la messa come chierichetto: dì a bete cota = letteralmente, andare a mettere cotta (paramento liturgico)
chiesa sf. iesia [ié-∫ia] (est.); cesa [cé-∫a] /"No é dute sante chi che va inte cesa"
chilogrammo sm. chilo
chinare v.intr. e v.rifl., chinato p.p. cufà, cufà do [đó]
chincaglieria sf. bataria [ba-ta-rìa]
chioccia sf. coca [cò-ca] /sotto chioccia: sote coca
chiocciare v.intr., chiocciato p.p. s-ciozì [s'cio-ẑì]
chiodo sm. ciodo [ciò-đo] /chiodo da scarpe: brocia sf. [brò-cia] /chiodino: ciodin [cio-đìn]
chioma sf. zurma [ẑùr-ma]
chiudere v.tr., chiuso p.p. serà, serà su /chiudere dentro: serà de inte [ìn-te] /hanno chiuso tutto: i a serà su duto
chirurgo sm. cerusego [ce-rù-∫e-go] (arc.), chirurgo
chitarra sf. ghitara [ghi-tà-ra]
chiunque pron.indef. cual che sea
chiusa sf. ciusa [ciù-∫a] /La Ciusa de Venas
CHIUSA DI VENAS
La “Chiusa di Venas” è un restringimento naturale della valle del Boite a circa un chilometro dopo il paese verso l'interno della valle, chiamato "Oltrechiusa" fino a San Vito, e poi Ampezzo.
Fu importante come caposaldo difensivo fin dall’antichità. Alessio De Bon riporta di uno sbarramento per controllare la strada (dodicesimo secolo).
Di detta importanza ne è certamente testimone l'elevazione di Venas a capo "centenaro" nello Statuto Cadorino del 1338.
Famoso fu il collocamento della Chiusa di Venas nel sistema di fortificazioni italiano costruito prima della guerra mondiale 1915-18.
In particolare la Chiusa si trovava in mezzo ai forti di Monte Rite e Pian dell'Antro, località di Venas proprio sopra la stessa Chiusa.
Sulla storia di queste fortificazioni esiste una vasta letteratura.
La Chiusa di Venas in precedenza fu caposaldo di resistenza agli austriaci.
Vi esiste un cippo commemorativo della resistenza cadorina guidata da Pietro Fortunato Calvi che recita:
"1848
9-10 e 28 Maggio
IN QUESTE ROCCE
VALIDAMENTE DIFESE
LA BALDANZA NEMICA
S'INFRANSE"
Anche su questo argomento esiste una vasta letteratura.
Dedicata a Tiziano e a Pier Fortunato Calvi c'è l' ode CADORE di Giosuè Carducci che ricorda il gonfalone del Centenaro di Venas:
"Di tra gli altari viene l’antica bandiera che a Valle
vide altra fuga austriaca,
[battaglia di Rusecco del 1508]
e accoglie i prodi: al nuovo sol rugge e a’ pericoli novi
il vecchio leon veneto."

ciabatte sf.pl. zavate [ẑa-và-te]
ciabattone sm. zavaton [ẑa-va-tón]
cialtrone agg. balista [ba-lì-sta], lavativo [la-va-tì-vo]
ciambelle sf.pl. (tipiche della Cresima) buzolai sm. [bu-ẑo-lài]
ciancia sf. ciacola [cià-co-la]
cianfrusaglia sf. ramarchia [ra-mar-chìa], strafanicio sm. [stra-fa-nì-cio], ciavaria [cia-va-rìa], bataria [ba-ta-rìa]
Ciani, Mons. Giuseppe (Domegge, 1793-Ceneda, 1867) fu il massimo storico del Cadore. Scrisse la "Storia del Popolo Cadorino", di cui ebbe a dire: "Questo lavoro sarà l'ultimo inno, onde ho fermo di onorare, la mia buona, la mia cara, in tante guise travagliata Patria, che dopo Dio amo svisceratamente".
RITRATTO DI MONS. GIUSEPPE CIANI

EPITAFFIO DI MONS. GIUSEPPE CIANI
In questo Glossario, Mons. Ciani è citato alle voci: Ospitale e Venezia.
ciao int. sani, ciao /(var.) sane
ciarlatano sm. zarlatan [ẑar-la-tàn]
ciarliero agg. menarosto [me-na-ró-sto]
ciarpame sm.inv. scoaze sf.pl. [scoà-ẑe]
ciascuno agg.indef. ognun [o-gnùn] /per ciascuno: par on [par òn]
cibarsi v.rifl. magnà v.tr.
Cibiana di Cadore Zubiana [ẑu-bià-na] /Borgate: Pian Gran, Le Nuóve, Col, Masarié, Zubiana de Sote, Pianeze [Pia-né-ẑe], Strassei, Su Gesia, Dèona
Cibiana è nota soprattutto per i suoi "Murales" e per il suo "Museo nelle Nuvole" (Messner Mountain Museum) ma è anche un centro rinomato di produzione di chiavi.
Oggi a Cibiana esiste una sola fabbrica che eredita in loco la secolare produzione di chiavi (Errebi), ma all'inizio Novecento si contavano in paese oltre 50 botteghe di fabbri.
Il più antico listino commerciale esistente al mondo è quello redatto da Prospero "de Prospero" Bianchi (1847-1925), ed il sistema di catalogazione, oggi in uso in tutti e cinque i continenti, è quello che negli anni Sessanta inventò Camillo Bianchi (1932-1991) (dal libro "Le chiavi dei Bianchi" [di Cibiana] di Claudio Ruggiero - Maggioli Editore - 2013).
Il capostipite dei Bianchi "fabbri di chiavi" è considerato Matteo (1752-1816) e si ritiene che il 1770 sia stato l'anno di fondazione dell'attività dei Bianchi, che continua tuttora a Conegliano attraverso un diretto discendente di Matteo, Massimo Bianchi, fondatore della Keyline S.p.A., attiva nella progettazione e produzione di chiavi e macchine duplicatrici delle stesse, facendo di questa famiglia un caso più unico che raro di longevità imprenditoriale in Italia e nel mondo.
La famiglia Bianchi si imparentò anche a Venas: Prospero "de Prospero" Bianchi sposò infatti Angela Soravia "Capoto" (1856-1908) che gli diede 12 figli (un record nella dinastia dei Bianchi) tra il 1877 e il 1899 con ben 22 anni di differenza tra il primogenito e l'ultima nata (dal libro sopra citato).
Cibiana è stato anche un paese straordinario in campo sportivo. In un recente libro, dal titolo QUEI RAGAZZI NATI SOTTO I "SPIGHE DE ROAN" (Ed. Grafica Sanvitese - 2014), Osvaldo Da Col ricorda con ampiezza di foto e documentazione "un secolo di percorso umano e sportivo a Cibiana".
La pagina 187 del libro citato è dedicata a "GLI ATLETI CIBIANESI CHE SI FREGIANO DEL TITOLO DI AZZURRI D'ITALIA":
- AGOSTINO DE ZORDO -
- BRUNO BIANCHI -
- BRUNO DA COL -
- BRUNO DE ZORDO -
- DINO DE ZORDO -
- DONATO DE ZORDO -
- EUGENIO DE ZORDO -
- NEVIO DE ZORDO -
- DAVIDE DA COL -
- AIDO OLIVOTTI -  
- NILO ZANDANEL -
cibo sm. da magnà
cicala sf. zigala [ẑi-gà-la]
cicatrice sf. secatrize [se-ca-trì-ẑe]
cicciolo sm. friza sf. [frì-ẑa]
ciccione agg. e sm. buzache [bu-ẑà-che], sboldracon [∫bol-dra-cón]
ciclamino sm. ciclamin
ciclista sm. ciclista
cidolo sm. zidol [ẑì-đol] Chiusa artificiale mobile (si poteva alzare e abbassare) per la fluitazione del legname, fatta con robuste traverse di legno e con grossi pali verticali (bordonài), in modo da permettere sempre il passaggio dell'acqua. Quando era abbassata, i tronchi, che erano stati scaricati nel fiume, venivano trattenuti. Essa veniva messa in funzione nelle stagioni di acqua alta (brentane), in primavera e autunno, per le cosiddette "menade". Gli addetti erano chiamati "menadàs", provvisti di un arnese speciale, detto anghiere (andiér, angér, langér), di scarponi con ferri (grìfe), e provenivano quasi tutti da Caralte. Sollevata la chiusa, i tronchi venivano fatti passare per un apposito canale (ròsta), e prima suddivisi e accatastati proprietario per proprietario (ogni tronco era stato contrassegnato mediante il "fer da segnà" con un marchio di riconoscimento individuale detto "marèla"), poi venivano fatti proseguire, o per le vicine segherie a acqua, o per la pianura, con zattere e carovane di zattere, condotte dagli zattieri (ẑatèr). Gli zattieri provenivano in maggioranza da Codissago. Il porto naturale del Cadore era Perarolo. I cidoli erano soggetti a periodiche distruzioni per piene eccezionali. Furono definitivamente demoliti con la costruzione delle dighe di Valle e Sottocastello, nell'immediato dopoguerra, e finirono anche i mestieri degli zattieri e dei menadàs. 
Il cidolo sul Piave a Perarolo in località Sacco da una foto del 1929 circa

Visitare IL MUSEO DEL CIDOLO E DEL LEGNAME a Perarolo
cieco agg. e sm. orbo [òr-bo]
cielo sm. ziel [ẑiél], cel [cél] /- stellato: stelada  sf. [ste-là-đa] /l'é duta na stelada
cifra sf. cifra
ciglia sf. zeva [ẑé-va]
cigolare v.intr., cigolato p.p. zigolà [ẑi-go-là] /la porta zigolea
ciliegia sf. zariesa [ẑa-rié-∫a]
ciliegio (pianta) sm. zaresera [ẑa-re-∫è-ra]
Ciliotta, Ezio (Valle, 1929-Pieve, 2016) Storico e benemerito sindaco di Valle di Cadore negli anni del boom economico. Iniziò la sua carriera di amministratore pubblico negli anni ’50, come consigliere comunale e assessore. Nel 1967 fu eletto sindaco, carica che ricoprì fino al 1985. Fu anche presidente, assessore e consigliere nelle Unioni Montane, sia in Centro Cadore che in Valle del Boite.
Molte opere realizzate durante il suo mandato vanno ricordate, come il nuovo acquedotto di Valle e Venas e il campo di calcio "Tita Cromaro" (finanziato dal Comm. Giovanni Galeazzi "Cromaro").
Fu attivo nelle associazioni sportive come il Bob Club di Valle.
Video in cui c'è un suo intervento nel ricordare le associazioni calcistiche di Valle -Venas:
https://youtu.be/xoGpMyqgTE0
Schermata della ditta di Amburgo del Comm. Giovanni Galeazzi:
cimentare v.intr. e v.rifl., cimentato p.p. zimentà [ẑi-men-tà] /se zimentà a fei argo /no stà zimentate a dì fora !
cimento sm. zimento [ẑi-mén-to] /tirà a zimento
cimice sf. zimes [ẑì-mes]
cimitero sm. zimitero [ẑi-mi-tè-ro] /Oltrechiusa: porteà [por-te-à]
cima sf. 1) zima [ẑì-ma], ponta [pón-ta] 2) (montagna) spiz sm. [spìẑ], beco sm. [bè-co] 3) (estremità) ciou sm.[ciòu], son sm. [són]
cinciallegra sf. paruzola [pa-rù-ẑo-la] /cincia dal ciuffo: paruzola dal fufo
cingere v.tr. e v.intr. intorcolà, strende p.p. [strén-de], ciapà par la vita
cinema sm. cinema
cinghiale sm. cinghial (pl. cinghiai  [cin-ghiài] )
cinguettare v.intr., cinguettato p.p. (uccelli) ciantà /i auziei taca a ciantà bonora par fresco
cinico agg. cinico
cinghia sf. zentura [ẑen-tù-ra], cinghia
cinquanta agg.num.card. zincuanta [ẑin-cuàn-ta]
cinquantino agg. zincuantin [ẑin-cuan-tìn] /vovo zincuantin
cinque agg.num.card. zinche [ẑìn-che]
cintura sf. zentura [ẑen-tù-ra] /cinturino sm.: zenturin [ẑen-tu-rìn] /son du a cambiame al zenturin de l'arloio
ciò pr.dim. chesto [ché-sto]
ciocca sf. fufo sm. [fù-fo]
cioccolata sf. cicolata [ci-co-là-ta]
ciotola sf. scudela [scu-đè-la]
ciottolato sm. salidà [sa-li-đà] (L.S.I.), saledà [sa-le-đà] /strada di ciottoli: credola sf. [cré-đo-la] (L.S.I.)
cipolla sf. zeola [ẑéo-la]
cipresso sm. zipres [ẑi-près]
cipripedio sm. scarpeta de la Madona
circa av. supodò [su-po-đó], zirca [ẑìr-ca]
circo sm. circo
circolare v.intr., circolato p.p. girà, circolà
circolazione sf. circolazion [cir-co-la-ẑión]
circolo sm. zercol [ẑér-col]
circondare v.tr. e v.rifl., circondato p.p. circondà, intorcolà, contornà
circonferenza sf. circonferenza [cir-con-fe-rèn-ẑa]
circonlocuzione sf. giro de parole
circoscritto agg. limità
circostante agg. dintorno [din-tór-no]
circuire v.tr., circuìto p.p. inzingarà [in-ẑin-ga-rà]
cispa sf. cispa
ciste sf. brognol sm. [brò-gnol], brognola [brò-gno-la]
citare v.tr., citato p.p. menzonà [men-ẑo-nà]
citrullo agg. sempioldo [sem-piòl-do]
città sf. zità [ẑi-tà], cità
cittadino sm. zitadin [ẑi-ta-dìn]
ciuffo sm. fufo
ciuffolotto sm. (Pyrrhula pyrrhula) subioto [su-biò-to]
civetta sf. zuita [ẑuì-ta]
civettare v.intr., civettato p.p. zivetà [ẑi-ve-tà]
clamoroso agg. (notizie) forte
clandestino agg. e sm. clandestin [clan-de-stìn]
classe sf. classe
classificare v.tr. e v.rifl., classificato p.p. classificà
claudicante agg. e sm. zoto [ẑò-to]
clausola sf. clausola
clero sm. clero
cliente sm. cliente, aventor [a-ven-tór]
clima sm. tempo
clinica sf. clinica
coabitare v.intr. stà apede [a-pè-đe]
coadiuvante agg. e sm. assistente
coagulare v.tr. e v.rifl., coagulato p.p. peà
coatto agg. par forza [for-ẑa]
cocciuto agg. ostinà
coccole sf.pl. care /fare coccole: fei care
cocuzzolo sm. (monte) cuz [cuẑ]
coda sf. coda [có-đa] /codino sm. codicio [co-đì-cio]
coda cavallina (Equisetum arvense) coda-morsina [có-đa mor-sì-na]
codardo agg. pauros [pau-rós]
codice civile loc.s.m. codis de dirito [cò-đis]
codirosso sm. (Phoenicurus phoenicurus) codaros [co-đa-rós]
codolo sm. codol [cò-đol]
coerente agg. 1) (di materiale) galivo 2) (di comportamento) logico 3) (di discorso) che fila
coetaneo agg. coscrito, del tempo /son del tempo de sò fardel
cogliere v.tr. tuoi [tuói], tuoi su; curà su
coglione agg. e sm. coion [co-ión]
cognato sm. cugnà, cognà
cognizione sf. cognizion [co-gni-ẑión]
cognome sm. nome de famea [fa-méa], cognome
coincidere v.intr. coincide [co-in-cì-đe]
coinvolgere v.tr., coinvolto p.p. tirà inte [ìn-te]
coito sm. ficio [fì-cio], pinciada sf. [pin-cià-đa], guzada sf. [gu-ẑà-đa]
colapasta sm. scolapaste
colare v.tr. e v.intr., colato p.p. colà /(rafforzativo) colà do [đó]
colata di ghiaia loc.s.f. grava sf.
colazione sf. colazion [co-la-ẑión]
colchico sm. maldetesta
colino sm. col [cól]
collaboratore sm. assistente
collare sm. cianaula sf. [cia-nàu-la] (degli ovini (in particolare delle capre), ma anche scherzosamente in senso di onorificenza statale) /cianaula era anche il calibro (cavalletto) dendrometrico (alberi e tronchi) /collare con campana: canpanoto [can-pa-nò-to] (L.S.I.)
collare da traino loc.s. comato sm. [co-mà-to]
collaudare v.tr., collaudato p.p. colaudà [co-lau-đà]
colle sm., collina sf. col sm. [còl] /piccolo colle: colesel [co-le-∫èl] (L.S.I.)
Colle, Bortolo "d'Ignazio" (Venas, 1896-1970) Ufficiale di Posta e proprietario dell'omonimo bar-tabaccheria-edicola-B&B a Venas, attività continuata dai suoi eredi. Fu pioniere del turismo a Venas e amministratore comunale. 
Il figlio maschio di Bortolo, Costantino (Venas, 1927-2009) fu anch'egli per molti anni Ufficiale di Posta a Venas seguendo la tradizione famigliare. Fu poi apprezzato maestro di sci, avendo tra i suoi clienti anche personaggi famosi. Ebbe anche un momento di notorietà quando fu pubblicata la notizia che era stato sorpreso dalla scorta di Papa Giovanni Paolo II, il quale si trovava in vacanza in Cadore, a chiacchierare con il papa, che aveva incontrato casualmente in alta montagna, con grande scorno della scorta stessa che non era riuscita a controllare tutti i sentieri
Colle, Ignazio "de Biral" (Venas, 29/9/1812-12/6/1874) Patriota risorgimentale, è ricordato con una lapide di marmo posta (nell'anno 1934) sulla facciata della sua casa natale in località Piazza, che recita:
IGNAZIO COLLE
SACERDOTE DI CRISTO - SOLDATO D'ITALIA
CAPPELLANO DEI LEGIONARI DELLE ALPI A VENEZIA
AMICO DI CALVI, DI MANIN, DI TALAMINI,
DUE VOLTE PRIGIONIERO DELL'AUSTRIA
DECORATO DELLE MEDAGLIE DELLE GUERRE PER L'INDIPENDENZA
TRA QUESTE MURA
NACQUE IL XXIX-IX-MDCCCXII E MORÌ IL XII-VI-MDCCCLXXIV
QUI E SEMPRE ASSERTORE DELL'AMORE DI PATRIA
LUCE E FIAMMA DELLA GIOVENTÙ ITALICA
DALLA INSURREZIONE DEL MDCCCXLVIII
ALLA VITTORIA DI VITTORIO VENETO
AI TRIONFI DEI FASCI LITTORI
Era figlio di Fulgenzio (Venas, 1783-1871) e di Giovanna Dall'Asta "de Gnes" (Venas, 1783-1854). L'abate Ignazio Colle, come veniva chiamato, fu ordinato sacerdote a Udine nel 1834. Nel 1848 prese parte attiva alla resistenza cadorina contro l'Austria. Nel 1851 fu fatto prigioniero dagli austriaci e subì un lungo processo a Udine. Liberato, nel 1862 fu arrestato nuovamente e scontò altri lunghi mesi di carcere a Udine. Rimesso nuovamente in libertà, continuò ad arruolare giovani all'esercito piemontese, spendendo tutto il suo patrimonio. L'abate Colle ricoprì incarichi ecclesiastici fino al 1848, e fu cappellano dei Legionari delle Alpi a Venezia. Si ricorda anche che fu segretario di don Natale Talamini (Selva, 1808-1876), quando questi fu eletto primo deputato del Cadore al Parlamento di Firenze dopo l’annessione del Veneto all’Italia (1866). Morì nel 1874, povero e pieno di debiti, e dopo la sua morte i suoi beni furono messi all'asta. Fu esperto di arte medica, curando ammalati e feriti, sempre gratuitamente. Recentemente gli è stata intitolata la Piazzetta che si trova davanti alla Chiesa Parrocchiale, in via Roma a Venas.

IMMAGINE DELL'ABATE IGNAZIO COLLE IN CATENE
(da Collezione Privata)

Sul retro del quadro suddetto si trova incollato un foglio, senza data, ma certamente posteriore al 1933, con la storia della MANSIONERIA DELLA B.V. ANNUNZIATA DI VENAS. Da detto foglio estraggo le seguenti informazioni aggiuntive sull'abate:
Pre Ignazio Colle [chiamato anche "abate I.C." come si usò il secolo scorso per sacerdoti che, come il Nostro, si distinguevano per meriti culturali] era nipote di pre Liberal da parte del padre Fulgenzio, fratello appunto di pre Liberal …… 
......poiché era dotato di non comune intelligenza fu consacrato sacerdote a soli 22 anni nel 1834. Fino al 1848 esercitò con zelo il ministero a Domegge, Perarolo e Dosoledo.
Nel 1848, scrive pre Battista Genova nel suo necrologio, "l'abate Ignazio, che era amantissimo della patria indipendenza, cooperò a conquistarla, dapprima in Cadore, poscia a Venezia, dove fu cappellano dei volontari cadorini, che combatterono per la difesa della città. Dopo la resa di Venezia l'abate, a causa della sua partecipazione al moti del 1848, soffrì da parte dell'Austria molte vessazioni e perfino il carcere; gli fu vietato anche di esercitare il ministero sacerdotale. Nel 1870, cambiata la situazione politica, venne eletto alla mansioneria. Morì il 12 giugno 1874 a 61 anni con grande rammarico degli amici e rimpianto di tutta la popolazione di Venas. Nel 1933 all' ABATE IGNAZIO COLLE venne intitolato il nuovo edificio della Scuola elementare di Venas."
DECRETO DI MEDAGLIA COMMEMORATIVA ALL'ABATE IGNAZIO COLLE 
(da Collezione Privata)

Don Natale Talamini, sopra menzionato, sacerdote, poeta, patriota, primo deputato del Cadore a Firenze, scrisse nel 1866 il seguente sonetto in onore di Fulgenzio Colle, padre dell'abate Ignazio (dalla raccolta e presentazione di Antonio Ronzon):
A FULGENZIO COLLE  
OTTUAGENARIO E CIECO.
1866.
   A questo sonetto trovo nei manoscritti la data 25 aprile 1866; e allora il Colle, nato a Venàs il 29 agosto 1783, aveva 83 anni. Fu uno dei gloriosi combattenti alla Chiusa di Venàs nei giorni 9, 10 e 28 maggio 1848. Per ben tre volte si portò alla Chiusa armato di fucile anche suo fratello don Liberale, che nato nel 1767 aveva nel 1848, 82 anni. E anche l'abate Ignazio Colle figlio di Fulgenzio, fu in quell'anno memorando degno del padre e dello zio.
   Il nostro poeta cedendo la parola al venerando vegliardo nella ricorrenza del giorno di san Marco, lo fa evocare le gloriose memorie di quella Repubblica di cui aveva assistito al tramonto, e ricongiungerle alle aspirazioni dell'Italia presente. E' una bella ipotiposi d'un vecchio patriotta dell'Alpi che gli estremi palpiti, l'estrema energia della cadente età, consacra alla patria, al cui nome gli par di ringiovanire.

"San Marco! o nome, onde commossa oscilla
Ogni fibra, il sospir della mia vita;
San Marco, o nome! ancor la gloria avita
L'idolo è d'ogni cor, dall'Alpi a Scilla!

Son cieco e il sol d'Italia a me non brilla;
Ma più mi duol la libertà tradita;
E solo allor che sarà Italia unita
Contento chiuderò la mia pupilla.

Ma l'alba spunta; già il cannone io sento;
Portatemi alla Chiusa: alfine il core
Tutto s'inebbria a quel divin concento.

Viva San Marco! Italia il suo Vangelo
Prenda per legge e del Leon l'ardore;  
Allora è grande e la protegge il cielo.
_______________
V. 10. Alla Chiusa. E' una piccola termopile cadorina nella valle del Boite, poco oltre Venàs, che ha una pagina bella nella storia del Cadore, anche anteriore al 48.  
collegare v.tr., collegato p.p. colegà
collegio sm. coleio [co-lè-io]
collera sf. furia, fun sm.
collettivo agg. de dute [đù-te], comun [co-mùn]
collina sf. colina
collo sm. col [còl]
collocare v.tr. bete [bé-te]
colloquio sm. discussion [di-scus-sión], ciacola sf. [cià-co-la]
colmo agg. pien [pién]
colombo sm. colombo
colonna sf. colonda [co-lón-da] (R.P.), colona [co-lò-na]
colonnato sm. colonada sf. [co-lo-nà-đa]
colonel sm. [co-lo-nèl] (oggi: assegnazione annua di legnatico)
colorato agg. colorà, da color [co-lór] /panni colorati: roba da color
colore sm. color [co-lór]
colosso sm. colos [co-lòs]
colostro sm. iussa sf. [iùs-sa]
colpa sf. colpa
colpevole agg. e sm. condanà
colpire v.tr.e v.intr. 1) (percosse) petà, bate, patufà, dà do 2) (centrare)  ciapà 3) (gioco delle biglie) s-cecà [s'ce-cà]
colpo sm. 1) colpo, paca sf., tunfa sf., papina sf. [pa-pì-na], stoza sf. [stò-ẑa], tega sf. [té-ga] 2) straleca sf. [stra-lè-ca], scopola sf. [scò-po-la], salatada sf. [sa-la-tà-đa] /no 'l bate colpo: non fa niente (di buono)
coltello sm. cortel [cor-tèl]
coltellata sf. cortelada [cor-te-là-đa]
coltivare v.tr., coltivato p.p. coltivà
coltivazione sf. coltivazion [col-ti-va-ẑión]
colto agg. istruì
coltura sf. coltivazion [col-ti-va-ẑión] /estensione di - per 1/4 di giornata di lavoro (arc.): solveraria [sol-ve-ra-rìa] /la stessa per 1/2 giornata: disnaria [di-sna-rìa]; la stessa per 3/4 di giornata: marendaria [ma-ren-da-rìa]
colui pr.dim.m.sing. chel là [chél]
comandare v.tr., comandato p.p. comandà
combattere v.tr. conbate [con-bà-te] /combattuto p.p. conbatù
combattente agg. e sm. conbatente
combinare v.tr. conbinà; fei a la meo
combustibile sm. (roba) da brusà [bru-∫à]
come av. uso [u∫o], come
comeliano agg. e sm. comelean [co-me-le-àn]
Comelico Superiore Comelego Superior /(in comeliano) Cumelgu d Sora /Frazioni: Ciandìdi, S'ciamazégn, Dudlè, Padla
cominciare v.tr., cominciato p.p. scominzià [sco-min-ẑià], comenzà [co-men-ẑà],  tacà
comitatus Catubriae Nel decreto dell'anno 974 dell'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II° viene citato un "comitatu(s) Catubriae" (Vedi alla voce Cadore). Anche se mancano dati storici della contea cadorina, si sa che in tale epoca le circoscrizioni amministrate da ciascun comes (conte) avevano nome di comitatus (contea); alle frontiere invece gruppi di contee venivano riunite sotto il nome di "marca", e affidate a un - con parola germanica - Markgraf, ("margravio", "marchese"). Famosa fu la Marca Trevigiana.
comizio sm. comizio [co-mì-ẑio]
commedia sf. comedia [co-mè-đia]
commediante agg. comediante [co-me-điàn-te]
commendatore sm. comendator [co-men-da-tór]
commentare v.tr. comentà, dì la soa [sóa]
commerciante sm. comerziante [co-mer-ẑiàn-te], marcante
commercio sm. comerzio [co-mèr-ẑio]
commessa sf. comessa
commettitura sf. comessura
commiserare v.tr. e v.rifl., commiserato p.p. comiserà
commissione sf. comission [co-mis-sión]; sarvise sm. [sar-vì-∫e] /fei an sarvise
commuovere v.tr. e v.rifl. moe a le lagreme [móe, là-gre-me], comuove [co-muó-ve] /se ingramezà [in-gra-me-ẑà], se ingropà /commosso p.p.  comovesto, ingramezà, ingropà
comodino sm. (letto) lateral [la-te-ràl] pl. laterai  [la-te-rài]
comodo agg. comodo [cò-mo-đo] /comodo, sior ! = espressione di rimprovero verso una persona che si comporta maleducatamente
compaesano sm. conpaesan [con-pae-∫àn]
compagnia sf. conpagnia /"Par la conpagnia s'a maridà an frate"
companatico sm. conpanasego [con-pa-nà-∫e-go]
comparare v.tr., comparato p.p. confrontà
compare sm. conpare
comparire v.intr. conparì, se fei vede [fèi vé-đe]
compartimentale agg. conpartimental [con-par-ti-men-tàl]
compassione sm. conpassion [con-pas-sión] /che Dio abbia compassione: che 'l Signor varde do
compasso sm. conpas [con-pàs]
compatire v.tr., compatito p.p. conpatì
compatriota sm. conpatriota, paes
compattare v.tr. e v.rifl., compattato p.p. conpatà, fracià
compattezza sf. conpateza [con-pa-té-ẑa]
compatto agg. duro, ben fracià
compensare v.tr., compensato p.p. conpensà
compera sf. acuisto sm.
comperare v.tr., comperato p.p. conprà
competere v.intr. conpete [con-pè-te]
competizione sf. conpetizion [con-pe-ti-ẑión]
compiacere v.tr. cenì in bon [bón]
compiacimento sm. sodisfazion sf. [so-di-sfa-ẑión]
compiangere v.tr. conpiande [con-piàn-de] /compianto p.p. conpiandù
compiere v.tr., compiuto p.p. conpì /conpì i ane: compleanno
compilare v.tr. conpilà, scrive do [đó]
compito sm. 1) dover [do-vér] 2) (scuola) lezion sf. [le-ẑión] /fare i compiti: fei le lezion
compleanno sm. conpì i ane, conplean /buon compleanno: bon conplean
complesso sm. 1) l'insieme 2) gran industria 3) (psicanalisi) complesso
complesso agg. conplicà
completare v.tr., completato p.p. conpletà, finì
completamente av. del duto [dù-to], patoco [pa-tò-co]
complicare v.tr. e v.rifl., complicato p.p. conplicà
complimento sm. conplimento
complimentoso agg. conplimentos [con-pli-men-tós]
complotto sm. conploto
comportamento sm. far /l'a 'n bel far
comportare v.tr. e v.rifl. 1) inplicà 2)  se conportà, se portà
comprare v.tr., comprato p.p. conprà
compositore sm. conpositor [con-po-∫i-tór]
comprendere v.tr. 1) capì, conprende 2) ciapà inte, include [in-clù-đe]
compressa sf. pirola [pì-ro-la], pastiglia
compressione sf. incalcada [in-cal-cà-đa], fraciada [fra-cià-đa], strendesta [stren-dé-sta]
comprimere v.tr. strende [strén-de], fracià
compromesso agg. e sm. conpromes [con-pro-més]
comunale agg. comunal, de comun
comune agg. 1) comun 2) ordenario [or-đe-nà-rio]
comune sm. comun /al Comun de Val /"Chi serve Comun no serve nissun"
comunella sf. comunela /fei comunela
comunicare v.tr. comunicà, fei savé [fèi] /comunicato p.p. comunicà, fato savé
comunione sf. comunion [co-mu-nión]
comunismo sm. comunismo
con prep. co, cu, con
concedere v.tr., concesso p.p. molà
concepire v.tr., concepito p.p. concepì
concessione sf. concession [con-ces-sión]
concetto sm. idea sf. [i-đèa]
conciare v.tr., conciato p.p. conzà [con-ẑà]
conciliare v.tr. e intr. concilià, bete d'acordo [bé-te, a-còr-đo]
concime sm. grassa sf. [Oltrechiusa: cotura [co-tù-ra]; Lozzo: coltura [col-tù-ra]
conciso agg. curto
concludere v.intr. supì (G.D.C.), conclude [con-clù-đe]
conclusione sf. conclusion
concordare v.tr., concordato p.p. concordà, stabilì
concreto agg. real [re-àl]
condannare v.tr., condannato p.p. condanà
condensa sf. condensa, fiador sm. [fia-đór]
condire v.tr., condito p.p. conzà [con-ẑà], condì
condimento sm. conzier [con-ẑiér]
condotta sf. condota /- in legno: salota [sa-lò-ta] /- per esboscare: risina [rì-si-na]
condonare v.tr., condonato p.p. condonà
conducente sm. condusente [con-du-∫èn-te], sofer [so-fèr]
condurre v.tr., condotto p.p. 1) menà 2) parà
conduttura sf. canon sm. [ca-nón]
confessare v.tr. e v.rifl., confessato p.p. confessà
confabulare v.intr., confabulato p.p. confabulà
confederazione sf. confederazion [con-fe-de-ra-ẑión] /la Confederazion Svizera
conferenza sf. conferenza [con-fe-rèn-ẑa]
conferire v.tr. e v.intr. 1) (v.intr.) parlà, descute [de-scù-te] 2) (v.tr.) portà /conferire il latte: portà al late /
confermare v.tr., confermato p.p. confermà
confetto sm. confeto
confezione sf. confezion [con-fe-ẑión]
conficcare v.tr. e v.rifl., conficcato p.p. ficià inte, fracià inte, inpiantà
confidare v.tr. e v.intr. e v.rifl. confidà [con-fi-đà], fei na confidenza [fèi, con-fi-đèn-ẑa]
confidenziale agg. in confidenza [con-fi-đèn-ẑa]
configurare v.tr., configurato p.p. delineà
confinare v.intr., confinato p.p. confinà
confine sm. confin
confiscare v.tr., confiscato p.p. confiscà
confluenza sf. confluenza [con-flu-èn-ẑa]
confluire v.tr. e v.intr. se unì v.rifl.
confondere v.tr. e v.rifl. confonde /confuso p.p. confondù (confondesto)
conformazione sf. conformazion [con-for-ma-ẑión]
confortare v.tr., confortato p.p. consolà, confortà
confrontare v.tr. e v.rifl., confrontato p.p. confrontà
confusione sf. confusion [con-fu-∫ión], maona [ma-ó-na], sanfasson sm. [san-fas-són], dest-riga sm. [dèst ri-ga]
confuso (vedi confondere) agg. /(pers.) confusionà [con-fu-∫io-nà]
congedare v.tr. e v.rifl., congedato p.p. mandà via; mandà in congedo /se congedà
congegnare v.tr., congegnato p.p. congegnà, inventà
congelare v.intr. e v.rifl., congelato p.p. iazà [ia-ẑà]
congestione sm. 1) ingorgo 2) inbugamento
congetturare v.tr. e v.intr. presupone [pre-∫u-pò-ne]
congiungere v.tr. e v.rifl. tacà, unì, bete apede [bé-te a-pèđe]
congiunzione sf. union [u-nión]; leadura [lea-đù-ra]
congiurare v.intr., congiurato p.p. conplotà
conglobare v.tr. inglobà, include [in-clù-đe]
congratularsi v.rifl., congratulato p.p. se reconsolà (G.D.C.), se congratulà
congruo agg. adato [a-đà-to], conveniente
coniare v.tr. conià, bate /coniato p.p. conià, batù
coniglio sm. conicio [co-nì-cio]
coniugare v.tr. e v.rifl., coniugato p.p.  sposà [spo-∫à], maridà [ma-ri-đà]
connettere v.tr. e v.rifl., connesso p.p. tacà inte
conoscere v.tr. e v.rifl. cognosse [co-gnós-se] /conosciuto p.p. cognossù
conquistare v.tr., conquistato p.p. concuistà
consacrare v.tr., consacrato p.p. consacrà
consecutivo agg. un drio chel autro [chél]
conseguire v.tr. otegnì /conseguito p.p. otegnù
consentire v.tr., consentito p.p. lassà
conservare v.tr. e v.rifl. mancenì, conservà /conservato p.p. mancenù, conservà
conservatore agg. e sm. (politica) conservator
considerare v.tr., considerato p.p. considerà [con-si-đe-rà], stimà
considerazione sf. considerazion [con-si-de-ra-ẑión]
consigliare v.tr., consigliato p.p. consilià, avisà
consigliere sm. consilier
consiglio sm. consilio, aviso
consolare v.tr. e v.rifl., consolato p.p. consolà
consolidare v.tr., consolidato p.p. consolidà [con-so-li-đà]
consortile agg. consortivo
consorzio sm. consorzio [con-sòr-ẑio]
consuetudine sf. abitudin [a-bi-tù-đin]
consultare v.tr. e v.rifl. sentì, consultà /consultato p.p. sentù, consultà
consumare v.tr. e v.rifl., consumato p.p. consumà; fruà
consumato (vedi consumare) agg. /(vestiti) lesin [lé-∫in]
consumo sm. fruo
contabile sm. scrivante, chel che cen i conte [chél, cén, cón-te], contabil
contabile agg. de conto, contabil
contadino sm. contadin [con-ta-đìn] /- benestante: bacan [ba-càn]
contare v.tr. e v.intr., contato p.p. contà
contatore sm. contator
contattare v.tr. contatà, se bete in contato loc.v.rifl.
contemplare v.tr., contemplato p.p. contenplà
contemporaneamente av. inte 'l stesso momento
contendere v.tr. e v.rifl., conteso p.p. contestà
contentare v.tr.e v.rifl., contentato p.p. incontentà
contesa sf. contrasto sm., bega [bé-ga]
contestare v.tr. e v.intr., contestato p.p. contestà, sconfì, dà contra [còn-tra]
contestatore agg. e sm. criticon [cri-ti-cón], bastian contrario; senestro [se-nè-stro]
contiguo agg. vesin [ve-∫ìn], tacà
continuamente av. (di seguito) drioman [drio-màn], de continuo, in continuazion [con-ti-nua-ẑión]
continuare v.tr. e v.intr. tirà dreto [dré-to], seguità, dì inavante, dì drioman, proseguì, insiste, durà
conto sm. calcol [càl-col], (pl. calcui), conto
contorto agg. 1) storto, intorcolà 2) (legno) invergolà, svergolà, inberlà
contrabbando sm. contrabando
contraccolpo sm. incalcada sf. [in-cal-cà-đa], rebatuda sf. [re-ba-tù-đa]
contraffare v.tr. contrafei [con-tra-fèi], falsificà /contraffatto p.p. contrafato, falsificà
contrapposto agg. contrario
contrariare v.tr., contrariato p.p. contrarià
contrario agg. e sm. roves [ro-vès], contrario /al -: a l'incontrario
contrastare v.tr., contrastato p.p. ostacolà
contrasto sm. crica sf., urto
contratto sm. contrato
contribuire v.intr., contribuito p.p. contribuì, sovenì
contrito agg. pentì
contro prep. e av. contra [còn-tra]
controllare v.tr., controllato p.p. controlà
controllo sm. control [con-tròl] (pl. controi [con-tròi] ) /l'é duto sote control
contromano sm. controman [con-tro-màn]
controproducente agg. controindicà
contrordine sm. contrordin [con-trór-đin]
contusione sf. bota [bò-ta]
convegno sm. congres [con-grès], conferenza sf. [con-fe-rèn-ẑa]
convenevoli sm.pl. mignignole mignognole loc.s.f.pl. [mi-gnì-gno-le mi-gnò-gno-le] (di solito pronunciato insieme)
convenire v.intr. convegnì /convenuto p.p. convegnù
conversare v.intr., conversato p.p. ciacolà
convertire v.tr. e v.rifl., convertito p.p. convertì
convincere v.tr. e v.rifl.. convinze [con-vìn-ẑe]
convivere v.intr. convive, stà insieme
convocare v.tr., convocato p.p. convocà
convulsione sf. convulsion [con-vul-sión]
cooperativa sf. coprativa
coordinare v.tr. e v.rifl., coordinato p.p. regolà, organidà [or-ga-ni-đà]
coperchio sm. cuercio [cuèr-cio]
coperta sf. cuerta [cuèr-ta]
copiare v.tr., copiato p.p. copià
coppa sf. 1) copa [cò-pa] 2) ciopa [ció-pa]
coppia sf. cubia [cù-bia]
copriletto sm. cuertor [cuer-tór]
coprire v.tr. 1) scuerde [scuèr-đe] 2) ocupà /coperto p.p. scuerto, ocupà
coraggio sm. coraio [co-rà-io]; (fegato) coradela sf. [co-ra-đè-la]
coraggioso agg. e sm. coraios [co-ra-iós], braon [bra-ón] /vuol fare il coraggioso: al vó fei al braon
corallo sm. coral
Corano sm. Coran
corata sf. (cuore, polmoni, fegato e milza di animali macellati) coradela [co-ra-đè-la] /coradela si usava anche per indicare l'organismo umano, es.: "te te tire su la coradela", e in senso figurato per significare fegato, coraggio, es.: "no avé né cuor né coradela"
corbelleria sf. monada [mo-nà-đa]
corbezzolo sm. spiner [spi-nèr]
cordiale agg. cordiàl [cor-điàl], afetuos [a-fe-tuós]
cordoglio sm. despiazer [de-spia-ẑér], dolor [do-lór]
coricarsi v.rifl. 1) se bucià do [đó] 2) dì a dormì loc.v.intr. /coricato p.p. bucià do, du a dormì
cormorano sm. cormoran
cornata sf. scornada [scor-nà-đa]
cornice sf. cornis [cor-nìs], soada [so-à-đa]
cornicione sm. cornison [cor-ni-∫ón]
corniolo sm. cornola [còr-no-la] sf. /albero: cornoler [cor-no-lèr]
coro sm. coro
corona di fiori (nei funerali) doia [dò-ia] sf., ghirlanda sf.
corporatura sf. corporadura [cor-po-ra-đù-ra]
corpulento agg. e sm. /uomo corpulento: omenon [o-me-nón] /donna corpulenta: femenon sm. [fe-me-nón] /è una donna corpulenta: la é an femenon
corredo sm. coredo [co-ré-đo] /feisse al coredo
correggia sf. coreia [co-ré-ia]
correre v.intr. core [có-re] /corso p.p. corù, coresto [co-ré-sto]
corriere sm. corier [co-riér]
corrispondere v.intr. coresponde /corrisposto p.p. corespondù
corrodere v.tr., corroso p.p. magnà fora [fò-ra]
corrompere v.tr. corompe /corrotto p.p. coroto
corsa sf. coresta [co-ré-sta]
corteccia sf. scorza [scòr-ẑa]
corteggiare v.tr., corteggiato p.p. stà drio loc.v.intr.
corteo sm. procession sf. [pro-ces-sión]
cortese agg. grazios [gra-ẑiós]
cortesia sf. grazia [grà-ẑia]
cortile sm. cortil [cor-tìl] [Perarolo: cortigol [cor-tì-gol] ] /(var.) cortà, cortivo [cor-tì-vo]
Cortina d'Ampezzo Cortina /alcune Frazioni: Agabona, Alverà, Bigontina, Cademai, Ciadin, Ciampo, Ciamulera, Ciave, Cianderies, Coiana, Col, Crignes, Fiames, Fraina, Gilardon, Grava, Lacedel, Manaigo, Maion, Pian da Lago, Pocol, Ronco, Salieto, Socol, Staulin, Val, Verocai, Zuel (per la località di Ospedal, vedi alla voce: Ospitale di Cadore) /inte una de le ultime ote che son dù a Cortina son restà come 'n stival a vede che deboto dute le vile i le a ciamade "Cà", gnanca che le fusse sul Canal Gran de Veneẑia. Co 'l nome "Ciasa" s'in vede carca rara una.
corto agg. curto
corvo sm. crò
cosa sf. 1) che, cossa [còs-sa] 2) roba [rò-ba] /che cos'è ?: che roba elo ?
coscia sf. galon sm. [ga-lón]
coscritto agg. e sm. coscrito
così av. cossita [cos-sì-ta], cossì
cosiddetto agg. cossidito [cos-si-đì-to]
cospicuo agg. gran
costare v.intr. costà, ienì /cuanto ienelo sto pèr de braghe ? /costato p.p. costà, ienù
costipazione sf.  [co-sti-pa-ẑión] costipazion
costole sf.pl. coste [cò-ste]
costoletta sf. costesina [co-ste-∫ì-na]
costoso agg. ciaro /l'afito l'é 'n grun ciaro
costringere v.tr. costrende [co-strén-de], obligà
costruire v.tr. fei su [fèi], costruì /costruito p.p. fato su, costruì
costruzione sf. costruzion [co-stru-ẑión] (invar.) /l'e doi bele costruzion
costui pron.dim.m.sing. chesto cà [ché-sto], sto cà
costumare v.tr. e v.intr., costumato p.p. costumà
costumato agg. (vedi costumare) /(pers.) ben educà [bén], tirà su polito [po-lì-to]
costume sm. usanza sf. [u-∫àn-ẑa]
cote sf. cuode [cuó-đe] /fodero della -: codei  [co-đèi] sm.
cotenna sf. scorzeto sm. [scor-ẑé-to]
cotogno sm. codogno [co-đò-gno]
cotonata sf. bombasina [bom-ba-∫ì-na]
cotone sm. bombas [bom-bàs], bombaso [bon-bà-∫o], coton
cotorno sm. ‪(Alectoris graeca‬) (coturnice) cator [ca-tór]
cottimo sm. cotimo /laurà a cotimo
cotto agg. cuoto [cuó-to]
covare v.tr. e v,intr., covato p.p. coà
covone sm. fiola sf. [fiò-la], meda sf. [mé-đa], medena sf. [me-đé-na], cogol [có-gol] (pl. cogui [có-gui] ), cogoluto [co-go-lù-to]
cozzare v.intr. sbate, bate inte /cozzato p.p. sbatù, (sbatesto), batù inte
crampo sm. sgranfo [∫gràn-fo]
cranio sm. cranio, testa
crapulare v.intr. fraià
craterella sf. (Craterellus cornucopioides) scudeleta [scu-đe-lé-ta]
cravatta sf. cravata
cravattino sm. croatin [cro-a-tìn], cravatin [cra-va-tìn] /te ciapo par al croatin
creare v.tr., creato p.p. creà
credenza sf. cardenza [car-đèn-ẑa], cardenzon sm. [car-đèn-ẑón]
credere v.intr. crede [cré-đe] /far -: dà da intende [in-tèn-de]
creditore sm. creditor [cre-đi-tór]
cremare v.tr., cremato p.p. brusà [bru-∫à], cremà
crepaccio sm. crepo [cré-po], crepa sf. [cré-pa], busa sf. [bù-∫a]
crepare v.intr. 1) (morire) crepà 2) (far crepe) crepà, crecà, sfende [sfén-de, sfèn-de]
crepitare v.intr. s-ciochetà [s'cio-che-tà]
crepuscolo sm. inbrunì /al crepuscolo: su l'inbrunì
crescere v.intr. cresse [crés-se] /cresciuto p.p. cressù, (cressesto)
crescione sm. cresson [cres-són]
cresima sf. cresema /padrino della -: santol (pl. santui) /ciambelle (tipiche della -): buzolai [bu-ẑo-lài] /"Chi che a santui, a anca buzolai"
cresimare v.tr., cresimato p.p. caresemà [ca-re-∫e-mà], cresemà [cre-∫e-mà]
crespa sf. (grinza) grespa [gré-spa]
crespo agg. grespo [gré-spo]
crespatura sf. ingrespadura [in-gre-spa-đù-ra]
crespino sm. scarpin [scar-pìn]
creta sf. leda [lé-đa], creda [cré-đa] [Perarolo: cleda]
cretino agg. sempio [sèm-pio]
criminale agg. e sm. criminal [cri-mi-nàl]
criniera sf. crigna
cristiano agg. e sm. cristian [cri-stiàn]
criticone agg. e sm. criticon [cri-ti-cón], besegon [be-∫e-gón], bastian contrario [ba-stiàn]
crivello sm. (setaccio) crivel [cri-vèl], tamis [ta-mìs]
crocchia sf. (capelli) cocon sm. [co-cón]
croce sf. cros [crós] /"No se puó ciantà e portà la cros"
crocefisso sm. crozefis [cro-ẑe-fìs]
crocetta sf. crosetola [cro-∫é-to-la]
crociere sm.(‪Loxia curvirostra‬) becastorto [bè-ca-stòr-to] /(var.) crosnobel [cros-nò-bel]
crollare v.tr. e intr., crollato p.p.  sboà [∫bo-à], desboà [de-∫bo-à]
cromo sm. cromo
cronico agg. cronico /debito cronico
crosta sf. crasta, crosta /- di neve gelata: todol [tò-đol] sm.
crostolo sm. (tipo di dolce chiamato al pl. chiacchiere) crostol [cró-stol] (pl. crostui [cró-stui] )
crucciare v.tr. e v.rifl., crucciato p.p. cruzià [cru-ẑià]
crudo agg. crù
crusca sf. senbola [sén-bo-la]
cubatura sf. cubadura [cu-ba-đù-ra] /calcolare la -: cubà
cuccagna sf. cucagna, vignola [vi-gnò-la]
cuccuma sf. cogoma [có-go-ma]
cucchiaio sm. cuciaro [cu-cià-ro]; cucchiaino cuciarin [cu-cia-rìn]
cuccia sf. cuza [cù-ẑa]
cucina sf. (locale) cusina [cu-∫ì-na], cosina [co-∫ì-na], ciasa /(cucinotta, e anche piccola costruzione a fianco dei fienili di montagna) cosineta [co-∫i-né-ta] /(cucina economica) spoler sm. [spo-lèr]
cucinare v.tr. e v.intr. fei da magnà [fèi], cosinà [co-∫i-nà] /cucinato p.p. fato da magnà, cosinà /che as-to fato incuoi da magnà ?
cucire v.tr., cucito p.p. cusì [cu-∫ì], così [co-∫ì]
cucitura sf. cosidura [co-∫i-đù-ra], gasio sm. [gà-∫io], gaso sm. [gà-∫o] /- fatta alla buona: castron sm. [ca-strón]
cuculo sm. cuco
cuffia sf. scufia [scù-fia]
cugino sm. darman [đar-màn], cujin [cu-jìn]
cognato sm. cugnà, cognà
cui pr.rel.inv. (de) chel, onde [òn-de]
culbianco sm. (Oenanthe oenanthe) pavarin gran
culla sf. cuna
culmine sm. 1) colmin sf. [cól-min] /la colmin del cuerto 2) furio [fù-rio] /al furio de la tempesta
culturale agg. cultural [cul-tu-ràl]
culo sm.
cullare v.tr., cullato p.p. ninolà
cumino sm. ciarié [cia-rié]
cumulativo agg. somà apede [a-pè-đe]
cuneo sm. coin [có-in]
cunicolo sm. budel [bu-đèl], tunel [tù-nel], galaria sf. [ga-la-rìa]
cuoco sm. cogo [có-go]
cuocere v.tr. cuose [cuó-∫e] /cotto p.p. cuoto [cuó-to]
cuoio sm. corame [co-rà-me] /striscia di -: coramela  sf. [co-ra-mè-la]
cuore sm. cuor [cuór] ; cuoricino cuoresin [cuo-re-∫ìn]
curare v.tr., curato p.p. curà /accudire le persone: rencurà, parcurà
curioso agg. curios [cu-riós]
curva sf. 1) curva 2) voltada [vol-tà-đa], svoltada [svol-tà-đa] 3) schivandela [schi-van-dè-la]
cuscino sm. cossin [cos-sìn], cussin [cus-sìn]
custodire v.tr., custodito p.p. custodì [cu-sto-đì], costudì [co-stu-đì]



NUOVO SITO GOOGLE DI GIANCARLO SORAVIA

Gentili lettori ,    sono lieto di annunciare l’apertura del mio nuovo sito Sites.Google intitolato:   “Raccolta Articoli di Giancarlo Sorav...