16/02/23

LIBRO: LA LINGUA LADINA DEL CADORE di GIANCARLO SORAVIA

 

ANTESCRITTO: 

VIDEOCLIP DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO IN OGGETTO:



https://www.youtube.com/watch?v=m1eYD-J3F2s

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È stato pubblicato presso l'Editore Bonomo il libretto:

LA LINGUA LADINA DEL CADORE

di Giancarlo Soravia

con la seguente copertina (1^ e 4^):




Esso fa parte della collana “LE LINGUE INCATENATE” di Giulio Soravia, che così ha presentato il lavoro:


Mi è caro presentare questo libro, dodicesimo della serie Le lingue in catene, che ho voluto particolarmente e personalmente, perché non si è trattato di aggiungere solo un anello alla catena, con pieno diritto di asilo nella serie per altro, ma di offrire un tributo personale alla storia della mia famiglia, emigrata da Venas nel secolo XIX, “cresciuta” a Venezia e dispersasi poi, come tanti cadorini. Con ciò ringrazio Giancarlo Soravia che ha risposto generosamente e prontamente al mio invito di pubblicare questo libro, testimone dell’importanza della lingua nel preservare il ricordo di una cultura che si è fissata nel nostro DNA.

Sia un auspicio di future fortune del Cadore e risuoni il motto tramandato dai nostri Vece:


Te sos uso la brama.


Te vos sempre stà soravìa.



Giulio Soravia





L'INDICE È IL SEGUENTE:


Le lingue in catene p. 5

Cenni geografico-storici p. 7

Introduzione p. 11

Pronuncia e scrittura p. 13

NOTE GRAMMATICALI

Articoli p. 15

Il nome p. 17

L’aggettivo p. 19

Dimostrativi p. 19

Indefiniti p. 20

Possessivi p. 21

Numerali p. 22

Comparazione p. 24

Superlativo p. 24

Interrogativi p. 25

Pronomi personali p. 26

Preposizioni p. 28

Avverbi p. 29

Verbi

ausiliari p. 31

coniugazione regolare p. 33

verbi irregolari p. 36

verbi modali p. 37

Indicatori spaziali p. 39

Fraseologia varia p. 44

Blasoni popolari p. 49

Proverbi p. 50

TESTI

I mes p. 54

Al jòu de la scandola p. 55

Al bus de la donaza p. 57

La noza de Cana p. 59

La tosa che avea balegà ’l pan p. 61

VOCABOLARIO [Italiano-Cadorino (circa 3400 voci)] p. 64

Bibliografia p. 106

 

INGRANDIMENTO FOTO DI COPERTINA:


Nella foto di copertina ci sono i primi quattro dei sette figli di Cesare “Capoto” Soravia (1871 - 1932) e di Rosa “dei Mariane” Dall'Asta (1876 - 1962) e precisamente (da sinistra): Giacomo (1899 - 1987), Giuseppe (1902 - 1955), Romolo (1903 -1973), Antonio (1906 - 1945) (vestito da bambina). Essi erano primi cugini sia del padre dell’autore, Adalberto Soravia (1901 - 1959), che della madre Rosa Dall’Asta (1903 - 1969).

 

TRASCRIZIONE TESTO 4^ DI COPERTINA:

 

LE LINGUE
INCATENATE


Con questa collana di manualetti di lingue spesso quasi sconosciute non si è inteso creare una sorta di museo di lingue in via di estinzione, né di curiosità esotiche. Lingue incatenate non perché in catene ma perché ognuna è parte di un sistema che trae la sua ragione nell'unità e nella diversità.


Il Brasile è tra i paesi con la più alta biodiversità. Ciò significa un primato invidiabile e un tesoro prezioso. Ma se la biodiversità è un requisito imprescindibile per l'equilibrio del pianeta, anche l'equilibrio di rapporti tra i suoi abitanti è fondamentale. E come si raggiunge l'equilibrio se non a partire dalle lingue che mettono gli oltre sette miliardi di abitanti in contatto tra loro? La diversità etnico-linguistica garantisce il rispetto fra diverse visioni del mondo e logiche di gestione dei rapporti con la natura.


In questa chiave non esistono lingue minori o maggiori, tutte sono sullo stesso piano e solo se accettiamo questa visione potremo garantire la sopravvivenza di lingue che non sono in pericolo di estinzione di per sé, ma che noi stiamo uccidendo.


Se si spezza un unico anello, anche tutti gli altri anelli perdono la connessione. Nemmeno inserire anelli più grandi rende la catena più resistente, anzi al contrario la rende più fragile. Di qui la nostra catena: per conoscerci meglio tra diversi e per meglio conoscere se stessi.


Giulio Soravia, direttore collana "Le lingue incatenate"

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Giancarlo Soravia, per gli amici Carlo, cadorino doc di Venàs, classe 1938, dopo una vita lavorativa nell’industria dell’occhiale con numerosi viaggi in tutto il mondo per contatti commerciali, ha sviluppato la sua passione per il dialetto del proprio paese, pubblicando su Internet un Glossario Italiano-Cadorino-Italiano e altri lavori. Ha aderito con piacere alla proposta del prof. Giulio Soravia di compilare il presente saggio, che condensa le sue conoscenze in materia.

- Il libro (Versione cartacea - Brossura - 106 pagine - Prezzo 15 €) è ordinabile in tutte le librerie italiane (MODALITÀ CONSIGLIATA)

- Per chi volesse acquistarlo direttamente, questo è il link della Casa Editrice BONOMO:

https://www.bonomoeditore.com/libri/scheda?id=641

 

AVVERTENZA: Al momento il link di cui sopra prevede solo pagamento a mezzo PAYPAL




Venas di Cadore/Cirò Marina (KR), 16 febbraio 2023


Giancarlo Soravia
  




21/09/07

GLOSSARIO ITALIANO-LADINO CADORINO (VENAS) PRESENTAZIONE, ABBREVIAZIONI E NOTE



                                                                                       Stemma 
dello Storico 
Gonfalone 
della Cernida 
  del Centenaro
di Venas


PRESENTAZIONE

   
     In Cadore lo studio del proprio dialetto (ladino-veneto) è stato storicamente trascurato credo soprattutto a causa del suo eccessivo spezzettamento tra paese e paese che ne riduce la sua (controversa) portata; per il Comune di Valle questo sito è comunque una novità.
     Il dialetto cadorino è certamente una pseudolingua, perché gli è sempre mancato il substrato scritto. Qualcosa di scritto c'è, ma è insignificante. Anche in Svizzera, una lingua riconosciuta come nazionale dalla costituzione, il romancio, fa molta fatica a difendersi. Sempre in Svizzera, solo il dialetto svizzero-tedesco non subisce perdite, ma i dialetti neolatini, il ticinese e il romancio, stanno sparendo, lentamente ma progressivamente. La colpa è sì della globalizzazione, ma anche di un modo elitario di evitare il dialetto da parte della classe dirigente.
     Comunque anche in Cadore ci sono dei difensori del dialetto, e questo piccolo lavoro ne è una prova. Spero che esso torni di qualche utilità specialmente ai giovani che qui possono ritrovare parole ed espressioni in gran parte ormai scomparse.
     La presente raccolta offre una fraseologia composta di esempi grammaticali e colloquiali, proverbi, aneddoti e soprattutto locuzioni verbali idiomatiche contenenti inte, fora, via, sora, sote, su, do, ecc. tipiche del cadorino (e dei dialetti vicini). Ci sono anche i principali termini della lavorazione dell'occhiale. Inoltre la stessa si differenzia da quelle normalmente finora prodotte, perché l'intero lavoro si basa sulla (non facile) traduzione di tutta una raccolta moderna e abbastanza completa di vocaboli italiani di uso quotidiano, dando così un reale spaccato della "ladinità" realmente rimasta nella nostra parlata.
     Le raccolte tradizionali presentano generalmente solo la parte cadorino-italiano; oggi che il dialetto è a rischio, questo lavoro privilegia invece la parte italiano-cadorino, e comunque rende disponibili ambedue le sezioni.
     Come scrisse Gaetano Frisoni nel 1910 nella prefazione al suo dizionario genovese, “Il dialetto racconta il modo di essere di un popolo, la sua essenza, la sua storia, è un patrimonio che va protetto e divulgato e perderlo potrebbe significare la scomparsa di una parte della propria identità e cultura”.
 

Venas di Cadore, Settembre 2007


Giancarlo Soravia "Capoto"


FONTI CITATE (tra parentesi -tonde o quadre- le abbreviazioni usate):

VENAS
- Rosetta Palmieri, tesi di laurea sul dialetto di Venas del 1943 (R.P.)
- Livio Soravia "d'Incol" di Venas, vecchio manoscritto contenente varie parole del dialetto di Venas (L.S.I.).
- Per le voci notevoli degli antichi documenti della Regola di Venas messe in luce da Alberto Toscani e qui in parte riportate si userà la sigla (A.R.V.at) = Archivio della Regola di Venas - Alberto Toscani.
- Per altre voci arcaiche tratte da scritti di Alberto Toscani = (A.T.)
- Questi ultimi due punti interessano solo la sezione DIALETTO-ITALIANO

FUORI VENAS
(Per alcune voci conservate o varianti)
- Vincenzo Menegus Tamburin di S. Vito (V.M.T.)
- Gemo Da Col di Cibiana (G.D.C.)
- Elio Del Favero di Lozzo - (E.D.F.)
- Ida Zandegiacomo De Lugan di Auronzo (I.Z.)
 
e inoltre:

Voci di paesi vicini (Valle) (Perarolo)
Voci dell’Oltrechusa (Oltrechiusa)
Altre varianti locali (var.)


P.S.
E' stata in linea di massima adottata la Grafia Ladina Unitaria. Le eccezioni riguardano l'apposizione nella N (al posto della M) davanti a B e P, che viene applicata solo nei lemmi che iniziano con im- e com-, es.: impiantare "inpiantà", companatico "conpanasego". Per quanto riguarda la lettera Q, partendo dalla considerazione che diversi lemmi che in italiano iniziano con la q in dialetto iniziano invece con la c (o con la g) come qua, cassù quassù, chesto questo, chel quello, carche qualche, chieto quieto, Caresema Quaresima, gualità qualità, ecc., oppure in italiano terminano in qua, que e in dialetto in ca, che come Pasca Pasqua, ẑinche cinque, ecc. ho ritenuto conveniente di rendere sempre la lettera q con la c, quindi quattro sarà cuatro, ecc.
Ai lemmi dialettali segue, tranne nei casi palesemente simili all'italiano, e tra parentesi quadre, la sillabazione e l'accento tonico, con segno grave o acuto per le vocali e ed o, e dove la z "fricativa interdentale sorda" (di zampedon) sarà rappresentata da ẑ, la d "fricativa dentale sonora" (di cressuda) da đ, la s "fricativa" (di ciasa) da ∫. (Per la pronuncia della đ e della ŧ vedi nel Glossario la prima voce rispettivamente di D e di Z. Per gli accenti, vedi la voce "accento").
Mostrando poi il dialetto cadorino la particolarità di avere generalmente l'infinito dei verbi uguale al participio passato (iavà = cavare, cavato), ne è stata fatta menzione presentando le voci verbali, mentre il participio passato è stato talvolta trascritto a parte quando vi compaia un'eccezione. In caso di due forme del participio passato, la seconda è stata scritta tra parentesi tonde.
Per quanto riguarda le voci italiane non esistenti in dialetto, sono ricorso o ai prestiti in uso da tempo, es.: bocciare, bocciato (scuola) = "bocià", oppure a perifrasi, es.: biforcuta (lingua) = "a doi ponte", potabile (acqua) = "bona da bee", benigna (malattia) = "che se puó curà". Per la ricerca e il recupero di altre parole, segnalo ad esempio crepuscolo = inbrunì, tramonto = bonà, indignato = stomeà. Di altre parole si è ormai persa la versione dialettale, come per arcobaleno, ma ne viene riportata la storia ladina originale alla relativa voce. Ricordo la grande difficoltà nel tradurre dall'italiano le parole astratte, vedasi ad esempio le voci impalpabile, impeccabile, impensabile, ecc. Per contro, ci sono parole dialettali di difficile traduzione in italiano, come freschin, inẑendego o locuzioni come su parsote, inte parsote, ecc. (Vedi meglio qualche gruppo di locuzioni alle voci: parpede, parsora, parsote nella sezione Ladino-Italiano).

Le brevi biografie di personalità di Venas (e alcune di Valle) comprendono tra gli altri otto amministratori locali, venti artigiani e commercianti, tre caduti durante l'occupazione tedesca, un cardinale, un console, cinque industriali dell'occhiale, un inventore, un medico, due militari, cinque patrioti, un podestà, due poeti, una personalità politica, due professionisti, un sacerdote, due scienziati, uno scultore, un servo di Dio, quattro sportivi, un designer ed uno storico locale. Le storie dei gelatieri di Venas in Germania e in altri paesi sono state inserite in numero di cinque a titolo rappresentativo nella parte alfabetica e quelle dal 1848 al 1939 (riguardanti una cinquantina di esercizi) riproponendo un articolo di Luigi Toscani del Moro, pubblicato nel 1999 e qui aggiunto nel novembre 2014 alla voce EMIGRAZIONE. Manca comunque il riepilogo completo dei numerosissimi gelatieri di Venas del dopoguerra.
Generalmente non saranno citati nomi di persone viventi.
Alla voce ORIGINE PAROLE ho recentemente aggiunto una lista di termini dialettali con la loro (probabile) derivazione dalle lingue celtiche, slave e germaniche ed un piccolo elenco di parole latine direttamente conservatesi nei secoli.


ABBREVIAZIONI 

(le abbreviazioni v.rifl. e loc.v.rifl. comprendono i verbi e le locuzioni avverbiali riflessivi, pronominali e riflessivi reciproci)

agg. = aggettivo
agr. = agricoltura
anim. = animali
arc. = arcaico
art. = articolo, articolato
av. = avverbio
card. = cardinale
cong. = congiunzione
dim. = dimostrativo
dir. = diritto
est. = voce estinta a Venas, ma presente in Oltrechiusa e Cibiana
estens. = per estensione
f. = femminile
fig. = figurato
indef. = indefinito
int. = interiezione o esclamazione
inv. = invariabile
loc., locc. = locuzione, locuzioni (quando appaiono raggruppate)
loc.agg. = locuzione aggettivale
loc.av. = locuzione avverbiale
loc.escl. = locuzione esclamativa
loc.s.m. (o f.) = locuzione sostantivale maschile (o femminile)
loc.v.intr. = locuzione verbale intransitiva
loc.v.rifl. = locuzione verbale riflessiva e pronominale
loc.v.tr. = locuzione verbale transitiva
m. = maschile
n.pr. = nome proprio
num. = numerale
occh. = occhialeria
pers. = relativo a persone
pl. = plurale
p.p. = participio passato
prep. = preposizione
pron. = pronome, pronominale
qc. = qualcuno
scherz. = scherzoso
sf. = sostantivo femminile
sing. = singolare
sm. = sostantivo maschile
spreg. = spregiativo
tess. = tessitura
v.intr. = verbo intransitivo
v.rifl. = verbo riflessivo, verbo pronominale e verbo riflessivo reciproco
v.tr. = verbo transitivo
var. = variante locale
volg. = volgare

In Appendice I sono presenti le sezioni:

PAROLE DI INCERTO SIGNIFICATO
TESTI E SITI CITATI


In Appendice II è presente la sezione:

NOTE GRAMMATICALI (Declinazione dei verbi e Formazione del plurale)

In Appendice III è presente la sezione:

DATI ANAGRAFICI E DECORAZIONI DEI CADUTI DI VENAS

In Appendice IV è presente la sezione:

SEGNI DI CASA DELLE FAMIGLIE DI VENAS



Il Glossario, credo per le sue aumentate dimensioni, non è più consultabile interamente aprendo la home page, e pertanto si può consultare andando ai seguenti gruppi di lettere:

ABBREVIAZIONI E NOTE

A-B

C

D

E-F

G-I

L-M

N-O

P-Q-R

S

T-U-V-Z

APPENDICE I (PAROLE DI INCERTO SIGNIFICATO)

APPENDICE II (NOTE GRAMMATICALI)

APPENDICE III (DATI ANAGRAFICI E DECORAZIONI DEI CADUTI DI VENAS)

APPENDICE IV (SEGNI DI CASA DELLE FAMIGLIE DI VENAS)

BIBLIOGRAFIA - SITI

CONDIZIONI D'USO

I dati anagrafici per le biografie contenute in questo Glossario sono stati generalmente desunti dal monumentale archivio di Roberto Piccioli degli alberi genealogici del Comune di Valle: http://www.piccioli.com/genealogia/


CAPITOLI RECENTEMENTE AGGIUNTI ALLE LETTERE "E", "O", "P":

"L'EMIGRAZIONE DA VENAS"
(Estratto di un articolo di Luigi Toscani Del Moro pubblicato nel libro "La Storia del Gelato" -1999-)

http://archivioladin-venas.blogspot.it/2007/09/glossario-italiano-ladino-e-f.html


"ORIGINE DI ALCUNE PAROLE DIALETTALI"
(Dal celtico, dallo slavo, dal germanico, più alcuni etimi latini particolari)
http://archivioladin-venas.blogspot.it/2007/09/glossario-italiano-ladino-venas-n-o.html

"PROVERBI E DETTI VARI"
(Riepilogo dei proverbi e detti vari che si trovano sparsi nel Glossario)
http://archivioladin-venas.blogspot.it/2007/09/glossario-italiano-ladino-venas-p-q-r_03.html



LADINO CADORINO - ITALIANO

E' disponibile anche la versione LADINO CADORINO (VENAS) - ITALIANO:
http://archivioladin-venas.blogspot.it/2007_09_06_archive.html




NOMI DIALETTALI DELLE PIANTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO

Per i nomi dialettali delle piante, dal manuale dell'Ispettore Forestale Pietro Soravia "Tecnologia Botanico-Forestale della Provincia di Belluno", di cui al mio Blog CADORIN BOOKS,  ho ricavato la seguente I^ APPENDICE (dialetto-italiano) con i nomi delle piante nei vari dialetti della provincia:


https://cadorin-books-soravia.blogspot.com/2009/02/appendice.html


Ho poi aggiunto una II^ APPENDICE (italiano-dialetto):

https://cadorin-books-soravia.blogspot.com/2009/02/ii-appendice_02.html




ALTRE NOTIZIE

Ho provveduto a caricare su Google Drive il file (in formato .zip da scaricare e decomprimere) del mio vocabolario stampato nel 2018 ITALIANO - CADORINO (Venas) - ITALIANO (Con ERRATA-CORRIGE alla fine).

Il link è il seguente:


https://drive.google.com/open?id=1SzyDbl9J-PpEavjaT19QMPbcdvvf5yNA






 


Ho intenzione di pubblicare un nuovo libretto (con illustrazioni) che contiene una raccolta di leggende di Venas di Cadore e altri scritti. Nel frattempo il libretto è scaricabile da Google Drive a questo indirizzo web (1,4 MB) e qui di seguito c'è l'immagine della copertina:


https://drive.google.com/file/d/0Bz8lKK56ZZ08SGJUQzJCR2YycTg/view?usp=sharing


Il libro contiene i primi Post del mio nuovo Blog "TESTIMONIANZE LADINE" che è consultabile qui:

http://testimonianzeladine.blogspot.it/
















19/09/07

GLOSSARIO ITALIANO - LADINO CADORINO (VENAS) A-B (VOCI IN EVIDENZA: AMORE, ANGUANE, ARCIDIACONATO, ARCOBALENO, BEFANA, BELLUNO, BLASONE POPOLARE, BOTESTAGNO, COGNOMI: AGNOLI, BARABASCHI, BARONI, BAZZO)

POST AGGIORNATO IN DATA 7/2/2024

A



abbacchiato agg. abatù
abbagliare v.tr. e v.rifl., abbagliato p.p. inbarlumà, sgorbì /con la neve, le galline si abbagliano: co 'l nieve, le pite se inbarlumea
abbaiare v.intr., abbaiato p.p. baià /il cane mi ha abbaiato contro: al cian m'a baià sora
abbaino sm. luminal
abbandonare v.tr. 1) bandonà, rebandonà, abandonà, 2) ziede v.intr. [ẑié-đe] 3) lassà via loc.v.intr.
abbarbicare v.intr. 1) bete radis 2) (fig.) tacà; picà /na ciasa picada sul verto
abbassare v.tr. e v.rifl. 1) tirà do, sbassà 2) reduse 3) cufà v.intr.rifl. 4) scantinà v.intr.
abbastanza av. assei, bastanza [ba-stàn-ẑa]
abbattere v.tr. 1) (piante) bate do, destirà, taià do 2) tirà do, demolì
abbattersi v.rifl. se bucià do, se abate
abbattuto agg. (pers.) /(fig.) abatù
abbecedario sm. bezedario [be-ẑe-dà-rio]
abbellimento sm. inbelimento
abbellire v.tr. fornì (arc.), fei bel, inbelì
abbeverare v.tr., abbeverato p.p. beerà
abbeveratoio sm. (uccelli) beerin /(animali) festin
abbigliare v.tr. e v.rifl.. bete su /abbigliato p.p. betù su /come ti sei abbigliato ?: che t'as-to betù su ?
abbinare v.tr., abbinato p.p. binà
abbindolare v.tr., abbindolato p.p. bindolà /al s'a lassà bindolà
abboccare v.intr. tomà inte, ciapà inte /(pesci) tacà 
abboccato agg. (delicato) fin, delicato
abbonare v.tr. e v.rifl., abbonato p.p. abonà
abbondanza sf. abondanza [a-bon-dàn-ẑa]
abbottonare v.tr. e v.rifl., abbottonato p.p. zolà [ẑo-là], inbotonà, botonà
abbozzare v.tr., abbozzato p.p. sgrossà, inbastì
abbozzo sm. schizo [schì-ẑo]
abbracciare v.tr. e v.rifl., abbracciato p.p. brazolà [bra-ẑo-là], bucià a brazacol
abbreviare v.tr. scurtà, reduse [re-đù-∫e]
abbreviazione sf. 1) scurtada 2) (scrittura) abreviazion [a-bre-via-ẑión]
abbronzare v.tr. e v.rifl., abbronzato p.p. scurì; ciapà color loc.v.intr.
abbrustolire v.tr. e v.rifl., abbrustolito p.p. brustolà
abbuffarsi v.rifl. se spanzà [span-ẑà], se inmagonà, se incoconà
abete sm. pezuò [pe-ẑuó] /pianta giovane: pedalin /piccolo -: pezuodel  (pronunciato anche: pezuorel) /spoglie di abete (=aghi caduti nel terreno) dassa sf.sing.inv.
An me amigo da Sotecastel, Nicola Ciotti, morto da 'n grun de ane, che era stà brigadier de la Forestal in Calabria, e pò, intrà i ane '50/'60, me colega al Consorzio Forestal de Borcia, al me avea contà che an n'ota, dopo che i avea taià an bosco de pezuó su par la Sila, an òn del posto l'avea betù an pié su na zocia, disèn: "Mò, caccia la raggia e cresce di nuovo", e dute, a sentì sto nuovo prinzipio de botanica, s'avea betù a ride de gusto
abete bianco loc.s.m. avedin sm.
abile agg. abil, brao
abilità sf.inv. estro [è-stro], tuìo sm.inv., braura sf. /avé estro, avé 'n tin de tuìo
abisso sm. strapiombo
abitante sm. (.....) stà, vive  /il paese ha duemila abitanti: inte 'l paes stà, vive doimila persone
abitare v.tr. stà, vive
abitazione sf. ciasa [cià-∫a], abitazion
abituale agg. solito
abitualmente av. de solito, de regola 
abituare v.tr., abituato p.p. usà /mal abituato: malusà
abitudine sf. uso sm., abitudin, piega /l'a na burta abitudin /"Ciapà na burta piega"
abiurare v.tr., abiurato p.p. tradì, abiurà
abolire v.tr., abolito p.p. tirà via, abolì
abortire v.intr., abortito p.p. bucià via, abordì, abortì
aborto sm. abordo [a-bór-đo]
abradere v.tr., abraso p.p. ras-cià via
abrasione (ferite) sf. nizada [ni-ẑà-đa]
abrogare v.tr., abrogato p.p. tirà via, abrogà
abusare v.intr., abusato p.p. 1) abusà 2) profità
acacia sf. cassia
acaro sm. cera sf. [cè-ra]
accadere v.intr. suziede [su-ẑié-đe]
accaldato agg. strafumà
accampamento sm. campo
accanirsi v.rifl. dà ados loc.v.intr. [a-đòs], se acanì
accanto av. suparpede [su-par-pè-đe], arente [a-rèn-te], da vesin
accarezzare v.tr., accarezzato  p.p. carezà [ca-re-ẑà] (pers.); mancoà (anim.)
accasarsi, accasato v.rifl. se incasà
accatastare v.tr., accatastato incatastà, intassonà
accattonaggio sm. dì par carità loc.v.intr.
accecare v.tr., accecato p.p. sguorbì, sgorbì
accelerare v.tr. dì pì svelto loc.v.intr., acelerà 
accendere v.tr., acceso p.p. inpizà [in-pi-ẑà]
accento sm. azento [a-ẑèn-to] In questo Glossario, gli accenti si usano solo tra parentesi quadre, dopo il lemma, per indicarne la corretta pronuncia: vocale e aperta è, (es. bèl) chiusa é (es. iniére); vocale o aperta ò (es. gròs), chiusa ó (es. puóro); a, i, u prendono gli accenti dell'italiano: à, ì, ù. Per la o accentata finale, viene messa nel lemma la forma in ò, anche se questa non corrisponde alla pronuncia della parola, per permettere la ricerca del lemma su Internet. In altre parole: chi cerca peẑuó normalmente scrive pezuò, e in questo modo si può trovare su Internet, essendo la voce così fatta: abete pezuò [pe-ẑuó]
accentuare v.tr. marcà, fei risaltà 
accesso sm. andito [àn-di-to]
accettare v.tr., accettato p.p. azetà
acchito sm. entro [én-tro] /di primo acchito: de primo entro
acciaio sm. azal [a-ẑàl]
accigliato agg. inlunà
acciuga sf. sardon sm. /(pl. sardoi)
accomodare v.tr. e v.rifl., accomodato p.p. comodà [co-mo-đà]
accompagnare v.tr. 1) scorde [scòr-đe] 2) menà, conduse /meneme fin a Val
acconciare v.tr. e v.rifl., acconciato p.p. conzà [con-ẑà] /come t'as-to conzà ? /conzà su rafforzativo (spreg.)  per quanto riguarda l'abbigliamento) /conzà sote riposizionamento delle scandole del tetto dopo i movimenti causati dalla neve
accontentare v.tr., accontentato p.p. incontentà, contentà
accoppiare v.tr., accoppiato p.p. cubià /(mecc.) acopià
accoppiarsi v.rifl. se cubià, se bete apede [a-pè-đe]
accorciare v.tr., accorciato p.p. taià via, scurtà
accordo sm. acordo  /l'é meo an magro acordo che na grassa sentenẑa
accorgersi v.rifl. se inacorde /accorto p.p. inacorto  /i s'a inacorto massa tarde
accovacciarsi v.rifl. se cucià /accovacciato p.p. cucià
accudire v.tr., accudito p.p. (le persone) rencurà, parcurà /(il bestiame) governà, vedolà /[Lozzo (E.D.F.): derde [dèr-đe] ]
accumulare v.tr., accumulato p.p. ingrumà
acero sm. aier [à-ier]
aceto sm. aseo [a-∫éo]
acetosella sf. salatina
acidità sf. (di stomaco) corvusuò sm. [cor-vu- ∫uó]
acqua sf. ega [è-ga] /(var.) aga [à-ga] /fei an bus inte l'ega /acqua di rigurgito di stomaco: ega de cuor /acqua di rigovernatura: lavadure sf.pl.inv. /acque sotterranee o di infiltrazione: aghei sm.sing.inv. [a-ghè-i] /acqua per terra: sloze sm.sing.inv. [sló-ẑe] (L.S.I.).
acquazzone sm. sdravaze, spiovazon, slavazon [sla-va-ẑón]
acquistare v.tr., acquistato p.p. comprà
acquisto sm. compra sf., acuisto /andare a fare acquisti in un negozio troppo caro: dì a se picà
acribia sf. precision
aculeo sm. spin
acuto agg. spize [spì-ẑe]
adagio av. apian, adasio
adattare v.tr. 1) adatà 2) regolà, bete a posto
adattarsi v.rifl. se adatà, se indurà
addensare v.tr., addensato p.p. (liquidi) peà
addentare v.tr. 1) tazà [ta-ẑà] /m'ei tazà la lenga 2) morde [mòr-đe]
addestrare v.tr., addestrato p.p. maestrà
addolcire v.tr., addolcito p.p. indolzì [in-dol-ẑì]
addomesticato agg. mestego (nel senso di mansueto)
addormentare v.tr. e rifl., addormentato p.p. indormenzà [in-dor-men-ẑà]
addosso av.1) ados [a-đòs], sora 2) indos [in-dòs]
adeguare v.tr., adeguato p.p. conformà, adatà
adempiere v.tr. eseguì, sodisfei [so-đi-sfèi], efetuà
adesso av. ades [a-đès]
adipe sm. gras
adoperare v.tr., adoperato p.p. dorà
adombrarsi v.rifl., adombrato p.p. se inombrà, se inzende [in-ẑèn-de]
adorare v.tr., adorato p.p. adorà
adottare v.tr., adottato p.p. adotà
adulare v.tr., adulato p.p. lecà
adulto agg. e sm. gran /adulta granda
aeroplano sm. aroplano
afa sf. stanfaze sm., sofego sm. [só-fe-go]
affacciarsi v.rifl. (finestra, ecc.) ienì fora loc.v.intr., se presentà, se fei vede
affamare v.tr., affamato p.p. afamà
affare sm. afar
affaticamento sm. stracada sf., scanada sf., strapazada sf. [stra-pa-ẑà-đa]
affaticare v.tr. e v.rifl., affaticato p.p. stracà, scanà, strapazà [stra-pa-ẑà]
affatto av. par nia
afferrare v.tr., afferrato p.p. ciapà inte 
affettuoso agg. afetuos
affezionato agg. tacà, afezionà [a-fe-ẑio-nà]
affibbiare v.tr., affibbiato p.p. fibià
affidare v.tr., affidato p.p. afidà
affilare v.tr. guzà [gu-ẑà]; bate [bà-te] (falce) - Vedi la voce: falce
affilatura sf. guzada [gu-ẑà-đa]
affittare v.tr., affittato p.p. logà, afità
affittuario sm. afitual
afflitto agg. ingramezà [in-gra-me-ẑà], avelì
afflizione sf. avelimento sm.
affondare v.tr. e intr., affondato p.p. afondà
affrancare v.tr., affrancato p.p. 1) (francobolli) tacà su al bolo 2) (liberare) liberà. molà
affrettarsi v.rifl. 1) se studià /affrettati !: studìete ! 2) se moe [Lozzo (E.D.F.): se festinà
affumicare v.tr., affumicato p.p. infumeà
agganciare v.tr., agganciato p.p. ingancià, picà /(agganciare una taia col ẑapin per trascinarla o per girarla) paissà
aggancio sm. (azione di agganciare una taia col ẑapin per trascinarla o per girarla)  pais [pà-is] /fei pais
aggeggio sm. bisnei [bì-∫nei]
aggiungere v.tr., aggiunto p.p. dontà, bucià sora 
aggiunta sf. donta [dón-ta], dontadura
aggiunta (in) loc.av. de sorapì
aggiustamento sm. regolada sf., iustada sf.
aggiustare v.tr., aggiustato p.p. regolà, iustà
aggrapparsi v.rifl. se grinpà (inte)
aggravare v.tr. e v.rifl., aggravato p.p. agravà
aggredire v.tr., aggredito p.p. 1) tacà man loc.v.intr., atacà, agredì [a-gre-đì] 2) aggredire verbalmente: sautà inte i voie loc.v.intr. [vó-ie]
agguantare v.tr., agguantato p.p. brincà, guantà
agguato sm. sguaita sf. [sguài-ta]; paissa sf. [pàis-sa] (selvaggina) /tendere un agguato (alla selvaggina) paissà
agio sm. asio [à-∫io] /mettere ad agio: v.tr. e rifl. asià
agitazione sf. agitazion [a-gita-ẑión]
aglio sm. ai 
agnello sm. agnel, nelo [nè-lo]
Agnoli "Duca", Giovanni  (Valle, 1925-Lucca, 2003) fu un notissimo uomo politico in Germania con il nome di Johannes Agnoli. Fece le scuole superiori in Italia e nel 1943 si arruolò nella Wehrmacht. Dopo la guerra si laureò in Germania e fu dal 1972 al 1990 professore di scienze politiche presso l'Istituto Otto-Suhr alla Libera Università di Berlino. Agnoli fu tra i principali teorici del movimento studentesco del 1968. Scrisse tra l'altro "La trasformazione della democrazia"(Die Transformation der Demokratie) per una scelta radicale in democrazia e una critica del pluralismo.
Su Johannes Agnoli è stato pubblicato a fine 2021 da Projet Edizioni il volume di 169 pagine a cura di  Alberto Toscani: "Johannes Agnoli - Il Cadorino più noto in Germania".
Acquistabile qui:

https://www.edizioniproget.it/racconti-biografie/159-johannes-agnoli-il-cadorino-piu-noto-in-germania.html
Agnoli "Duca", Lino  (Valle, 1897-1968) Valente e rimpianto medico condotto di Valle e Venas prima, durante e dopo la II^ G.M. e scomparso nel 1968 all'età di 71 anni. Fu antifascista e fu incarcerato a Bolzano dai tedeschi alla fine della II^ G.M. (Deportato da Cortina il 10/12/1944 - Matricola 7442 - Blocco I - Liberato a Bolzano il 30/1/1945).
Agnoli "Titton", Tito  (Lima, 1931-Milano, 2012) Designer tra i più noti e protagonista della stagione d'oro del design italiano tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta. Era rientrato in Italia nel 1947 con il padre Isaia (Valle, 1895-Lima, 1965), emigrato da Valle in Perù,  per studiare pittura a Milano con Sironi. Si iscrisse nel 1949 alla facoltà di Architettura, dove si laureò nel 1959 e fu assistente di Gio Ponti e di Carlo De Carli. Attivo da subito nel campo del design progettò, diversi oggetti di successo, letti, poltrone, divani, lampade, sedie. Nel 1986 aveva vinto la medaglia d'oro al Neocon di Chicago. Alcuni suoi pezzi sono conservati nella collezione del MoMa di New York.
ago sm. busela sf. [bu-∫è-la]
agonizzare v.intr. pipà
agosto sm. agosto
aguzzino sm. agudin
airone sm. airon
aiuola sf. era [è-ra]
aiutare v.tr. adià [a-đià], dà na man loc.v.intr.
aiuto sm. adiada sf. (poco usato, si preferisce man sf.) /ho bisogno di aiuto: ei bisuoin de na man /con l'aiuto: mediante [me-điàn-te] /con l'aiuto della salute: mediante salute
aiuto ! (int.) oiuto ! [o-iù-to]
alare del focolare loc.s.m. brandol sm. [bràn-dol]
alba sf. aurora; inantedì sm., inantebonora sm.
albanella reale loc.s.f. gavinel sm., auzel da le pite loc.s.m. [au-ẑèl], falcheto sm.
albeggiare v.intr., albeggiato p.p. alboleà
alberatura sf. alberadura
albergatore sm. albergator
albergo sm albergo sm., hotel sm., locanda sf.,
albero sm. arbol [àr-bol] (arc.), pianta sf. /- abbattuto da vento, neve: s-cianto [s'ciàn-to] (L.S.I.), pianta rebaltada /alberello: arbosel [ar-bo-∫èl] (L.S.I.)
albicocca sf. armelin sm.
alborella sf. pessucola 
albume sm. ciara de vovo loc.s.f.
alcuni agg.indef.pl. ancuante
alimentari sm.pl.. (generi a.) roba da magnà loc.s.f.
alito sm. 1) fià 2) (vento) bava sf., bavesela sf.
allacciare v.tr., allacciato p.p. lazà [la-ẑà], leà, zolà [ẑo-là]
allagare v.tr., allagato p.p. lagà
allargare v.tr. verde fora, slargà /allargato p.p. verto fora, slargà
allarme sm. alarme, spauramento
allattalepre sm. latesin
allattare v.tr., allattato p.p. latà
alleare v.tr. e rifl. aleà
allegato agg. tacà inte, alegà
alleggerire v.tr., alleggerito p.p. tirà via, ledierì
allegria sf. alegria, morbin sm.
allenare v.tr.e v.rifl., allenato p.p. alenà
allentato agg. lasco, molà
allergico agg. alergico
allestire v.tr., allestito p.p. parecià, organidà, rangià
allevare v.tr., allevato p.p. arlevà
allocco sm. begarola sf. [be-ga-rò-la]
allodola sf. lodola, tordina
alloggiare v.intr., alloggiato p.p. logà
alloggio sm. logà, cuartier, apartamento, ciasa sf. 
allontanare v.tr. mandà via, parà via, scorde [scòr-đe], slontanà
allora av. alora, partanto, cossita, in chel 'ota, in chela
alloro sm. orer [o-rèr]
alluminio sm. aluminio
allungare v.tr., allungato p.p. slongà
alluvione sf. brentana, inondazion [i-non-dà-ẑión], aluvion
almeno av. almanco
Alpago Alpago /I conta che cuan che carche aministrador comunal d' Alpago al dèa a Roma par n' afar de Comun, al dovèa stà atento de no dì massa ote "Alpago", parché capitèa che chi autre i capìa "al pago", e la fin i volèa i schei de la mandola
alpeggio sm. monteà /si diceva invece rodol [rò-đol] il pascolo di fondovalle prima e dopo la stagione dell'alpeggio; questo termine aveva il significato più ampio di "obbligo collettivo a turno (rotazione) a carico di tutti i membri della collettività"; nella fattispecie dovevano provvedere al salario dei pastori. Così è infatti indicato il "rodolo" nell'estratto del Laudo della Regola di Venas
alpino agg. e sm. alpin 
altalena sf. niscola [nì-sco-la]
altezza sf. auteza
alt ! int. (nel gioco) bandol ! [bàn-dol]; (nel lancio dei tronchi nella risina) bauf ! [bàuf], baufe ! [bàu-fe]
alto agg. auto /dall'alto in basso: da soradò [so-ra-đó]
altrettanto av. autretanto
altrimenti av. autramente, senò
altro agg.indef.m.sing. autro
altroché av. autroché, che po'
alzare v.tr. e v.rifl., alzato p.p. levà, auzà [au-ẑà], tirà su
amare v.tr. volé ben, amà
amarena sf. maras-cia [ma-rà-s'cia]
ambedue agg. dute doi
ambizione sf. ambizion [am-bi-ẑión]
americano agg. american
amicizia sf. amistà, amicizia [a-mi-cì-ẑia]
amico agg. e sm. amigo
ammaccare v.tr., ammaccato p.p. sfolà, stonfà, stonfonà, sacagnà; pestargnà; (frutti) macà
ammaccatura sf. sfol sm. [sfól], stonfada, sacagnada, macadura /bate fora an sfol de la machina
ammaestrare v.tr., ammaestrato p.p. maestrà
ammalare v. intr. e v.rifl., ammalato p.p. malà
ammanettare v.tr., ammanettato p.p. inmanetà
ammazzare v.tr., ammazzato p.p. mazà [ma-ẑà], copà, tirà do da le spese
ammettere v.tr. amete /ammettere l'errore: incartassela
ammiccare v.intr., ammiccato p.p. zignotà [ẑi-gno-tà]
amministrare v.tr., amministrato menestrà /"Come che se menestra, se ien menestrade"
amministratore sm. ministrador sm.inv., ministrator /amministratore della malga: cuietro [cu-ié-tro]
ammiraglio sm. amiralio
ammobiliare v.tr., ammobiliato p.p. mobilià 
ammollo sm. bian
ammorbidire v.tr., ammorbidito p.p. inmorbidì 
ammucchiare v.tr., ammucchiato p.p. ingrumà, acumulà, inbalonà, inmucià
amore sm. amor [a-mór], ben [bén] /"Amor fa amor e crudeltà destrude amor"
Riporto due  (rare) canzonette amorose tratte dalla tesi di Rosetta Palmieri del 1943. Non sono in grado di sapere se siano originali o meno, in quanto vi sono (nella prima) degli evidenti venetismi, segnati nelle note. Sono comunque documenti notevoli, perchè testimoniano una seppur minima produzione poetica amorosa cadorina.
Cuan che passo e te sos su la porta 
Parché córesto inte imbòta ?
No son mia an orco da bete spavento 
Oh, parché as-to paura de mi ?
----------Non te sas che èi perso la pase 
----------Che sospiro par ti nuóte e dì
----------Che èi la testa pì ciauda del forno
----------Su! resòlvete a dirme de sì.
Su! resòlvete a farme feli
Su! destrighete a darme parola 
Sarèi sempre costante a ti sola
Vogaremo al batelo d'amor.

Nota i venetismi: pase, dirme, farme, darme, vogaremo al batelo d'amor. Ho corretto alcuni errori che credo di trascrizione.

Inante che lasse voi, mè dole amore, 
Ei da vede i monte a caminà
Al de là de esse quaranta oto ore
E l'a de piera da deventà al mar.
----------E se chesto amor nol sarà viéro
----------Dal iel a da ienì al nieve nero 
----------E se duto chesto nol podarà ienì
----------Inante che lasse voi, èi da morì.  

Note: "Al de là de esse quaranta oto ore" = "Non passeranno quarantotto ore". In questa canzone non si notano venetismi, le parole che si discostano dal dialetto, amore, nero, sono forme dettate dalla rima.
amoreggiare v.intr., amoreggiato p.p. smorosà
Ampezzo Ampeze [Am-pé-ẑe], Ampezo (tedesco: Hayden)
ampio agg. gran, largo
amputare v.tr., amputato p.p. zoncià v.tr. [ẑon-cià], taià via loc.v.tr.
anatra sf. anera [à-ne-ra]
anche cong. anca, e
ancora av. dareciou [da-re-ciòu]
andamento sm. 1) (andatura) anda sf. 2) tran tran, andamento
andare v.intr.  [đì, dì] /andare velocemente: dì de anda /- di traverso, cibo: incucià v.rifl.; liberarsi: descucià
andarsene v.rifl. caminà v.intr. /vattene !: camina !
andato p.p. [đù, dù], andata duda [dù-đa] /andato a male: dù de mal
andatura sf. anda
anello sm. anel (pl. aniei), s-ciara sf. [s'cià-ra], s-ciona [s'ciò-na], ranela
anemone delle Alpi loc.s.m. ciavei del Signor loc.s.m.pl. [cia-véi]
anestesia sf. indormia
angelica selvatica loc.s.f. foiola sf. [fo-iò-la]
angelo sm. andol [àn-dol], angel [àn-gel]
anghiere sm. andier [an-diér] (R.P.), anger [an-gér]; (var.) langer [lan-gér] (lungo palo provvisto di punta e uncino di ferro usato dai menadàs nella fluitazione del legname); anger da cuerto (lo stesso, con uncino più grande, per togliere le scandole negli incendi)
Per come era fatto l'anghiere, vedi la foto:
http://www.ladinia.org/lavoro/foto/47.jpg
angolo sm. cianton [cian-tón],  beco [bè-co] /angolo (pezzo) di campo: antol  [àn-tol]
Anguane Anguane (singolare Anguana) creature leggendarie, tipiche della mitologia alpina.
Le Anguane (dal latino, Anguis = serpente), chiamate anche Acquane o Langane, sono “donne delle acque”, legate alle sorgenti. Secondo la tradizione, le ultime donne celtiche, fuggendo dai Romani, si rifugiarono in grotte vicino a laghi e torrenti, (Angane = nome celtico). Nel tempo divennero creature misteriose e affascinanti, fate o streghe, buone o cattive, belle o orribili. Sono anche chiamate “piedi di capra [“pes de ciaura” in cadorino] per i calzari che portano e per il collo del piede altissimo, come le capre. Molto alte, seducenti, coi capelli lunghi e rossi, raramente vecchie, indossano vestiti sensuali e poco coprenti, proteggono i raccolti o scatenano tempeste a seconda dell’umore, a volte rubano. Hanno voce armoniosa o stridula; non amano la luce del sole, infatti escono solo nelle notti prive di luna, per non essere viste dagli uomini che rientrano. Mogli e madri premurose, molto operose (sanno cucire, cucinare, ricamare ), sono esperte soprattutto nei lavori manuali e artigianali. Per attirare i giovani, danzano, ballano e trascorrono con loro notti di amori folli. Sono dolci e aggressive nello stesso tempo e a seconda di come vengono trattate, possono mandare il malocchio. Conoscono bene magia e potere della natura, tanto da esserne in sintonia: per sfuggire ai pericoli si trasformano in agili serpenti neri, “carbonassi” ["carbonaze" in cadorino]. Il loro aspetto e le loro caratteristiche cambiano leggermente in ogni regione, ma i veneti le conoscono meglio fin dall’antichità.¹
In Cadore numerosi toponimi si riferiscono a queste creature: il "Bus de le Anguane" a Calalzo e a Perarolo, il "Crep de le Anguane" a Vallesella. A Perarolo sono anche chiamate Matanguane 
¹ Brano tratto da: https://www.yumpu.com/it/document/read/16125139/concorso-svolto-lo-scorso-anno-sulle-fiabe-benvenuti-nel-sito-dei-
Per le altre creature leggendarie del Cadore (Mazaruó e Premeveco), vedi la voce FOLLETTI Lettere E-F
anguilla sf. bisato sm.
anguria sf. inguria
anima sf. anema, anima /"Da l'anima in fora": dall'uomo agli animali /"da l'anima in fora, l'é come an cristian"
animale agg. e sm. animal (pl. animai)
annegare v.tr.e v.intr. e v.rifl., annegato p.p. negà
annerire v.tr., annerito p.p. snegrà /(di fuliggine, carbone) forsignà /te sos duto forsignà
annacquato agg. slongà (co l'ega); (cibo diluito) restuoin [re-stuó-in] (f. restuogna) /chesto bró l'é restuoin
annaffiare v.tr. spingià
annaffiatoio sm. spingiafiori
annata sf. anada
anno sm. an (pl. ane) /molti anni: ane anorum /quest'anno: 'sto an /l'anno scorso: l'an passà /l'anno prossimo: l'an che ien /"Ogni an passa an an"
annodare v.tr. ingropà, fei al gropo
annoiare v.tr. stufà /annoiato p.p. e agg. stufà, stufo
annunciare v.tr. 1) fei savé 2) presentà
annuncio sm. nuova sf. [nuó-va]
annuo agg. anual
annusare v.tr.e intr., annusato p.p. nasà
annuvolare v.intr. e v.rifl., annuvolato p.p. nuvolì /[il cielo] si sta annuvolando: l'é drio nuvolisse (su) 
Antelao Antelou [An-te-lòu] Altrove (San Vito, Pozzale) è detto Nantelou
antenna sf. 1) antena 2) longarina (lungo e sottile tronco d'albero) (L.S.I.)
antivigilia sf. antevea [an-te-véa]
antro sm. landro
anzi cong. al contrario, inveze
anzitutto av. inanteduto
ape sf. ava
apertamente av. s-ceto [s'cé-to], ciaro, in pales [pa-lés] (R.P.)
aperto agg. verto [vèr-to] /(rafforzativo) verto fora, desaverto [de-∫a-vèr-to] /al soteportego de ciasa mea l'é duto verto fora
apertura sf. 1) verta [vèr-ta] /la verta de na ziesa 2) nizada [ni-ẑà-đa] /la nizada de na boza de oio 3) sfesa [sfé-∫a] /la croda l'a na sfesa da puodé passà
apostolo sm. apostol (pl. apostui)
appezzamento sm toco [tò-co]
apiario sm. albina sf. (V.M.T., I.Z.), avei [a-vèi]
appagare v.tr., appagato desbramosà v.rifl.
appaiare v.tr. cubià, bete in sembre loc.v.tr.[sèm-bre]
appaiamento sm. cubia sf. [cù-bia], sembre [sèm-bre] (R.P.)
appalto sm. apalto
appannare v.tr. e v.rifl., appannato inpanà /i viere de la finestra i s'a inpanà dute
apparentemente av. almoto [al-mò-to], a vede
apparenza sf. 1) vede sm. /all'apparenza: a vede  2) cinema sm. /l'é solo cinema
apparire v.intr., apparso p.p. aparì, conparì
appassire v.intr. e rifl., appassito p.p. fiapì, fiapì do
appena av. 1) (a stento) a cico, a nicio /al stà inte a cico...a nicio 2) (soltanto, da poco tempo) pena [pé-na] /son pena arguà
appena cong. pena /pena che camino, te ciamo
appendiabiti sm. picatabari 
appendino sm. picarin (L.S.I.)
appesantito agg. 1) grevo [gré-vo] 2) (stomaco) inbugà, inmagonà, incoconà
appiglio sm. brinche [brìn-che] (L.S.I.)
appisolarsi v.rifl.. se pisolà via, se inpisolà, peà via loc.v.intr. 
applaudire v.tr. bate le man loc.v.intr.
appoggiare v.tr., appoggiato p.p. poià
apposta av. aposta [a-pó-sta] /son ienù aposta
apprendistato sm. gardonado
approssimativo agg. a la bona [bò-na], parpedevia [par-pè-đe-vìa], su e su
approvazione sf. aprovazion [a-pro-va-ẑión], laudo sm. /lassà n'afàr al laudo de Dio: non seguire direttamente, trascurare un affare
approvvigionamento sm. provista sf.
appuntire v.tr. spizà [spi-ẑà] /appuntito p.p. e agg. spizà, spize
appuntitura sf. spizada [spi-ẑà-đa]  /spizada in dialetto è anche coito sm.
appurare v.tr., appurato p.p. constatà, verificà, controlà
aprile sm. aprile  
aprire 1) averde [a-vèr-đe] (R.P.), verde [vèr-đe] 2) bate fora 3) nizà [ni-ẑà] 4) (rafforzativo) verde fora /verde fora [le finestre], che ca inte l'é duta na fumitera ! 
aquila sf. acuila
arachidi sm. barbagigi 
arancia sf. naranza [na-ràn-ẑa]  
arare v.tr., arato p.p. arà
aratro sm. varsor [var-sór]
architrave sf. soial sm. [so-iàl] /sostegno (a triangolo) posto sopra l'-: iona [ió-na]
ARCIDIACONATO DEL CADORE
[da Wikipedia] L'Arcidiaconato fu istituito dal Patriarcato di Aquileia, di cui il Cadore fece parte dalle origini fino alla soppressione, avvenuta nel 1751 con bolla Iniuncta nobis di papa Benedetto XIV. Un documento del Partriarcato datato 1247 e relativo al pagamento di tasse patriarcali, conservato presso la Biblioteca Storica Cadorina di Vigo di Cadore, annota come la Pieve di Santa Maria risultasse già sede arcidiaconale ed è quindi plausibile ritenere che la sua istituzione fosse precedente.
Nell'organizzazione pastorale della vasta diocesi di Aquileia gli arcidiaconati avevano la funzione di controllo delle pievi del proprio territorio e di amministrare la giustizia, in prima istanza, di cause matrimoniali e di provvedimenti verso il clero. L'arcidiacono veniva scelto tra il clero cadorino e la Magnifica Comunità di Cadore esercitava il diritto di giuspatronato alla nomina.
Con la soppressione del Patriarcato di Aquileia nel 1751 l'Arcidiaconato del Cadore divenne parte della nuova Arcidiocesi di Udine, nel 1846 fu però da questa staccato ed aggregato alla Diocesi di Belluno con la bolla Universalis Ecclesiae regimen di papa Gregorio XVI.
L'istituzione arcidiaconale venne tuttavia conservata anche nella nuova Diocesi, così come la scelta dell'arcidiacono esclusivamente fra il clero locale cadorino con le relative prerogative, codificate nel 1941 in un accordo fra Magnifica Comunità ed il vescovo di Belluno Giosuè Cattarossi (decreto 604 del 16.08.1941)
.
L'arcidiacono, ancora attualmente, è membro di diritto del Consiglio Generale della Magnifica Comunità di Cadore. L'elenco degli arcidiaconi annota una successione ininterrotta di 60 nomi a partire dal XII secolo. Con la riorganizzazione delle parrocchie della diocesi di Belluno-Feltre in sei "convergenze foraniali", avvenuta nel 2018, l'Arcidiacono non esercita più le funzioni di vicario foraneo nel territorio cadorino. All'arcidiacono del Cadore pro tempore compete il titolo di Protonotario apostolico soprannumerario.
A seguito della soppressione del Circondario di Pieve di Cadore nel 1927, la Magnifica Comunità e l'Arcidiaconato del Cadore rimangono le uniche istituzioni che siano espressione dell'intero territorio cadorino.
Pubblico la pagina degli Arcidiaconi del Cadore quale risulta dal sito 
http://www.arcidiaconatodelcadore.it/Bollettini/arcidiaconi.pdf
Aggiungo i dati mancanti:
Renzo Marinello             (1993-2012)
Diego Soravia                 (2012-in carica)
Mappa delle sei convergenze foraniali della Diocesi di Belluno-Feltre [da Wikipedia]
  
[sempre da Wikipedia] La convergenza foraniale di Ampezzo-Cadore-Comelico comprende le parrocchie dei comuni di Auronzo di Cadore, Borca di Cadore, Calalzo di Cadore, Cibiana di Cadore, Comelico Superiore, Cortina d'Ampezzo, Danta di Cadore, Domegge di Cadore, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Ospitale di Cadore, Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore, San Vito di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Valle di Cadore, Vigo di Cadore e Vodo di Cadore. Deriva dall'unione della forania di Pieve di Cadore con il decanato di Cortina d'Ampezzo e la forania del Comelico. Include gran parte del territorio dell'arcidiaconato del Cadore. La popolazione del territorio ammonta a 36.079 unità. 
arco a volta loc.s.m. volto sm. [vòl-to]
arcobaleno sm. arcoboan [ar-co-bo-àn] (arc.) (V.M.T.), arcobaion (Vodo). Il nome riflette la credenza che l'arcobaleno "bevesse" la pioggia (latino: "arcus bibit") come nel romancio: arcobevondo, nell'ampezzano: arcobrando, nel ladino del Sella: arcbuan, ercabuan, nel veneto arcaico: arcumbè, ed anche nel romeno: curcubeu
arcolaio sm. corleto [cor-lé-to]
ardere v.intr. arde /arso p.p. e agg. ardesto [ar-đé-sto], seco
argano sm. arghin [àr-ghin], binda sf.
argento sm. ardento
argilla sf. leda [lé-đa]
argine sm. argin /- artificiale: arcia sf. [àr-cia], stua sf., rosta sf. [rò-sta] [Valle: portaz sm. [por-tàẑ]
argomento sm. 1) tema, cuestion sf., argomento 2) proa sf. [próa] /saltare da un - all'altro: dì da trasso (trasto) in sentina (Modo di dire di origine veneziana e marinaresca. Il trasto è una  rotaia posta di traverso alla barca nella parte alta, la sentina è invece il fondo della barca)
aria sf. aria /aria fastidiosa: ariata
arido agg. arso, seco
ariete sm. (maschio della capra) roco [ró-co] /Vedi anche montone
aringa sf. renga [rén-ga], scopeton sm. [sco-pe-tón]
arma sf. arma (pl. arme)
armadio sm. armer [ar-mèr], armeron [ar-me-rón]
armatura sf. armadura
armonica a bocca loc.s.f. soneto sm.
arnese sm. arnes [ar-nés], argàin [ar-gàin]
arnia sf. vassel sm. [vas-sèl] /(pl. vassiei [vas-siéi]) (arc.)
arpese sm. (muri) arpis (R.P.) [àr-pis]
arrabbiare v.intr. e v.rifl., arrabbiato p.p. inrabià, inatemà, sustà
arrabbiatura sf. inrabiada, bile
arraffare v.tr., arraffato p.p. ranfà
arrampicarsi v.rifl. se ranpinà; dì su v.intr. /dì su par le crode
arrangiare v.tr. regolà, bete a posto, rangià /ch'i se range
arresto sm. fermo
arricciare v.tr., arricciato p.p. rizà [ri-ẑà]
arringare v.tr., arringato p.p. perorà
arrivare v.intr. 1) arguà, aruà, ruà 2) donde [đón-de] (altezza) /non arrivo a prenderlo: no dondo a ciapalo
arrivederci av. sani (sarebbe più corretto dire sane, come avviene nel cadorino centrale), a se revede, a revederse [re-ve-đér-se], se vedon /se vedon da meo
arrivo sm. ruo /è in arrivo: l'é in ruo
arrosto sm. rosto [ró-sto]
arrotino sm. moleta [mo-lé-ta]
arrotolare v.tr., arrotolato p.p. rodolà
arrotondare v.tr., arrotondato p.p. redondà, rotondà
arruffato agg. sghirlatà, despetenà
arrugginire v.tr., arrugginito p.p. inrudenì, inrudinì
arsenico sm. arsenego
arsura sf. arsità, seco sm.
articolazione sf. (corpo umano) lesura [le-∫ù-ra]
artificiale agg. postize [po-stì-ẑe], artefato /an dento postize
artigiano sm. artesan [ar-te-∫àn]
ascella sf. sote i braze [brà-ẑe]
ascia sf. essa [ès-sa] (R.P.), manera [ma-nè-ra] /- piccola: manarin sm., manarguò sm. [ma-nar-guó]
asciugamano sm. suiaman, sugaman
asciugare v.tr., asciugato p.p. suià
asciutto agg. suto
ascoltare v.tr., ascoltato p.p. scoltà
asfissiare v.tr. 1) sfissià 2) (fig.) tuoi la vita [tu-ói]
asino/a sm. sf. mus, mussa
asma sf. (arc.) ranzegana [ran-ẑe-gà-na]
asola sf. sacola [sà-co-la], ocel sm. [o-cèl]
asparago sm. sparis [spà-ris]
aspettare v.tr., aspettato p.p. spietà
aspetto sm. vardà fora, fateza sf., sagoma sf.
aspo sm. desaspol [de-∫à-spol]
aspro agg. agro, garbo
assaggiare v.tr., assaggiato p.p. zercià [ẑer-cià], saià /zercia sta minestra, a sentì se l'é sal assei
assassinare v.tr., assassinato p.p. sassinà
assassino sm. sassin 
asse sm. (generico) as /(di legno) brea sf. [bré-a] /brea da lavà, brea da sopressà, brea de la polenta, breon [bre-ón], scandola sf. (tetto)
assecondare v.tr., assecondato p.p. secondà
assemblea (Regole cadorine) sf. faula, arengo (sm.)
assenzio sm. abisinzio [a-bi-sìn-ẑio]
assetare v.intr. fei ienì siede loc.v.intr. [sié-đe] /grammaticalmente dovrebbe essere: insiedà (Vedi il veneto: sidiar, sidià)
assetato agg. arso /ars (var.)
assicurare v.tr., assicurato p.p. 1) segurà, garantì 2) assicurà 3) (carichi) fermà, fissà, blocà
assicurazione sf. assicurazion [as-si-cu-ra-ẑión]
assieme av. 1) apede [a-pè-đe] /Son du in Ẑolde apede me fardel 2) auna [a-ùna] /I se a ciatà auna a fei iostra
assillare v.tr., assillato p.p. tuì /al me tuisse
assiolo sm. (Otus scops) zus [ẑùs]
asso sm. (carte) as, asso
associazione sf. associazion [as-so-cia-ẑión]
ASSOCIAZIONI VARIE DI VENAS SORTE NEL DOPOGUERRA (estinte):
- Associazione Sportiva
- Circolo Culturale "Talarei"
- Coro "Monte Rite"
- Filodrammatica
- "Pro Loco"
- "Schola Cantorum"
- Vigili del Fuoco Volontari

ASSOCIAZIONI SORTE TRA LE DUE GUERRE:
- Associazione Nazionale Alpini (ancora attiva)
- Banda Musicale (estinta)

assomigliare v.intr. someà, paré, tirà drio
assonnato agg. insonì
assopire v.tr. e v.rifl., assopito p.p. sopì
assordare v.tr., assordato p.p. insordì
assumere v.tr. tuoi su [tu-ói]
asta sf. (per cucina, fare a maglia, ecc.) fereto sm.
astore sm. astor [a-stór]
astro sm. (fiore) aster [à-ster]
astuccio sm. fiodro [fió-đro]; teca sf. [tè-ca] /la teca de le vis'ciade (panie)
astuto agg. furbacion
attaccabrighe sm.inv. tacabrighe, intrigante
attaccare v.tr., attaccato p.p. rentà, tacà
attaccaticcio agg. tacadize [ta-ca-đì-ẑe], che taca /l'é duto che taca
attardare v.intr. e v.rifl., attardato p.p. intardivà
attecchire v.intr., attecchito p.p. ciapà
atteggiamento sm. espression sf., mimica sf., atitudin sf.
attendere v.tr. 1) spietà 2) tende [tèn-de]
attento agg. tento [tèn-to], atento
attenzione sf. reta [rè-ta], abado sm. [a-bà-đo] /no stà daghi reta...abado
attenzione int. ocio ! [ò-cio]
atterrire v.tr., atterrito p.p. sprigolà al sango loc.v.intr. /m'ei sprigolà al sango
attingere v.tr., attinto p.p. peà /peà l'ega
attivare v.tr. bete a dì, azionà, ativà
attorcigliare v.tr., attorcigliato p.p. intorcolà /te intorcoleo come na sacia
attore sm. ator
attorno av. e prep. intorno, dintorno
attraversare v.tr., attraversato p.p. traversà, passà fora [fò-ra], passà intramedo [in-tra-mè-đo]
attraverso prep. a traves [tra-vès], sora [só-ra], fora par fora, intrà, intramedo
attrezzo sm. atreze [a-tré-ẑe], arte
augurare v.tr., augurato p.p. augurà /gli auguro tutto il bene: ghi auguréo duto 'l ben
auguri sm.pl. augure
aumentare v.tr. parà su, cresse, aumentà /aumentato p.p. idem, eccetto cressù, cressesto [cres-sé-sto]
aumento sm. cressuda sf.
autista sm. sofer [so-fèr]
automobile sf. machina
autunno sm. autò [au-tó], auton [au-tón]
Auronzo di Cadore Auronze [Au-ròn-ẑe], Auronzo [Au-ròn-ẑo] (tedesco: Oberrentsch) /Frazioni: Vila Granda, Vila Pizola [Pì-ẑo-la], Reane, Zima Gogna [ẑì-ma Gò-gna], Geralba, Mesurina
avanti av. e prep. 1) inavante [i-na-vàn-te] 2) inante [i-nàn-te] /avanti giorno: inantedì [i-nan-te-đì]
avanzare v.tr. e intr. 1) dì inavante 2) vanzà [van-ẑà] /vanzà de grado 3) se fei inavante, presentà
avanzi sm.pl. vanzadure sf.pl. [van-ẑa-đù-re]
avaro agg. tirà, tegnos [te-gnós], cimpa /[Lozzo (E.D.F.): cagaduro [ca-ga-đù-ro], rebo [rè-bo] ]
avena sf. vena [vé-na]
avere v.tr. avé /quanti ne abbiamo oggi ?: cuante in avone incuoi ? /aversene a male: avessino in par mal /"Chi che a da avé a da dà" /avuto p.p. avù, avesto [a-vé-sto] 
averla (Lanius excubitor) sf. ravesta [ra-vè-sta]
avventore sm. aventor
avvelenare v.tr., avvelenato p.p. invelenà
avventura sf. ventura, aventura
avventurarsi v.rifl. se venturà
avverare v.tr. e v.rifl., avverato p.p. avierà (R.P.)
avvertire v.tr. avertì, avisà, fei savé
avviare v.tr. bete a dì, invià via /avviare il fuoco: invidà al fuó
avvilito agg. avelì
avvio sm. invio
avvisare v.tr. avisà, fei savé
avviso sm. 1) avis [a-vìs], aviso 2) placato
avvitare v.tr., avvitato p.p. invidà [in-vi-đà]
avvocato sm. avocato; avogado (arc.)
azione sf. azion [a-ẑión], ato sm /"Dute i mate fa i sò ate"
azzannare v.tr. morseà
azzoppare v.tr. e v.rifl., azzoppato p.p. inzotà [in-ẑo-tà]
azzuffarsi v.rifl. se patufà
azzurro agg. zeleste, turchin


B



babbo sm. pare, papà
bacato agg. macà
bacca sf. parombola [pa-róm-bo-la]
baccalà sm. bacalà
baccano sm. sessuro [ses-sù-ro], bacan [ba-càn]
baccello sm. (legumi) mela sf. [mè-la], sgofola sf. [sgó-fo-la], sgiofola [sgió-fo-la]
bacchetta sf. bacheta [ba-ché-ta], bacheto sm.
bacchettata sf. sbachetada [sba-che-tà-đa]
bacheca sf. vetrina
baciare v.tr., baciato p.p. bussà [bus-sà] (est.), basà [ba-∫à]
bacile sm. bazil [ba-ẑìl]
bacillo sm. microbo
bacio sm. bussada sf. [bus-sà-đa] (est.), baso [bà-∫o]
baco sm. (da seta) cavalier (da seda) [sé-đa]
badare v.intr. badà [ba-đà], tende [tèn-de]
Badia (Valle) Badia [Ba-đìa] /iniere son dù in Badia
badile sm. badì [ba-đì], badil [ba-đìl]
baffo sm. mostacio [mo-stà-cio]
bagaglio sm. bagaio [ba-gà-io] (pl. bagai) [ba-gài] /bagaio a man
bagarino sm. bagarin [ba-ga-rìn]
bagascia sf. bagassa [ba-gàs-sa]
bagattella sf. bisinela [bi-∫i-nè-la]
bagliore sm. lusor [lu-∫ór]
bagnare v.tr. biandà, bagnà, negà, moià (L.S.I) /[Oltrechiusa, Lozzo: arneà] /bagnato p.p. idem, /te sos duto negà
bagnato (agg.) moio [mó-io]
bagnarola sf. vasca, mastela [ma-stè-la]
bagnatura sf. biandada [bian-dà-đa]
bagno sm. bain [bà-in], bagno
bagordo sm. ionda sf. [ión-da]
baiocco sm. (moneta di rame pontificia, nel linguaggio significa soldo) baioco /Baioco era anche un soprannome di Venas (Dall'Asta), ora estinto
baionetta sf. baioneta
baita sf. (ricovero provvisorio dei boscaioli) baita, brite sm.
balaustra sf. parapeto sm. [pa-ra-pè-to]
balbettare v. intr. checolà
balbuziente agg. e sm. checolon [che-co-lón]
balcone sm. balcon [bal-cón]
baldacchino sm. baldachin
baldanza sf. baldanza [bal-dàn-ẑa]
baldanzoso agg. baldanzos [bal-dan-ẑós]
baldoria sf. baracada [ba-ra-cà-đa], ionda [ión-da], iostra [iò-stra] /i a fato ionda duta la nuote
baldracca sf. baldraca, putana
baleno sm. saeta sf.
balera sf. balera, dancing sm.
balia sf. baila, balia
balla sf. bala
ballare v.intr., ballato p.p. balà
ballata sf. balada [ba-là-đa]
ballatoio sm. balcon [bal-cón]
ballerino agg. e sm. balarin [ba-la-rìn]
balletto sm. baleto
ballino sm. balin [ba-lìn]
ballo sm. bal /"Ogni bel bal al stufa"
ballonzolare v.intr., ballonzolato p.p. sgorlà
ballottaggio sm. balotaio
balocco sm. dogatol [do-gà-tol], nino
balordo agg. e sm. insemenì, tananai [ta-na-nài]
balsamo sm. ongento [on-gèn-to], onguento [on-guèn-to]
baluardo sm. bastion [ba-stión]
balza sf. grembegna [grém-be-gna]
balzano agg. stampion [stam-pión]
balzello sm. tassa sf.
balzo sm. sauto
bambagia sf. bombaso sm. [bon-bà-∫o] /l'é stà arlevà inte 'l bombaso
bambino sm. riedo [rié-đo], bocia [bò-cia] /- che non sta mai fermo: messetol [mes-sé-tol]
bamboccio sm. bociassa [bo-ciàs-sa], riedato [rie-đà-to]
bambola sf. pupa
banale agg. ordenario [or-đe-nà-rio]
banalità sf. monada [mo-nà-đa]
banalmente avv. da mona
banana sf. banana
banca sf. banca
bancarella sf. bancheto sm. [ban-ché-to]
bancario sm. (impiegato) impiegà de banca
bancarotta sf. puff sm., bale in auf loc.s. /l'a fato an puff /l'é dù co le bale in auf
banchetto sm. magnada sf. [ma-gnà-đa]
banconota sf. bancanota, foiola
banda sf. manega [mà-ne-ga] /una banda di ladri: na manega de ladroi
banderuola sf. banderola /(pers.) banderal sm. [ban-de-ràl]
bandire v.tr. e intr., bandito p.p. 1) publicà 2) parà fora [fò-ra]]
bandita sf. reserva
banditore sm. banditor [ban-di-tór], diretor de aste [di-re-tór]
bando sm. 1) proclama, decreto 2) bando
bandolo sm. ciou del ien [ciòu, ièn]
bandone sm. bandon [ban-dón]
bar sm. bar [è famosa l'ordinazione al bar fatta da tre ragazze del paese di Grea sul torrente Molinà, che volendo parlare in italiano, ordinarono: "un cafè-to... anche a mè-to.... anche a ió-to.... e un pan-o per il can-o"; al barista che chiedeva loro di dove fossero, risposero: "di Griglia di Colle, cento metri sopra il ponte della Molinata"]
bara sf. cassa da morto
Barabaschi, Emilio (Milano, 1924-Venas, 2007) a fine anni '60, in società con Raimondo Soravia, aprì a Venas una fabbrica di occhiali di plastica a iniezione denominata MECSOL
baracca sf. cabioto sm. [ca-biò-to], casel sm. [ca-∫èl]
baraccone sm. baracon [ba-ra-cón]
baraonda sf. maona [maó-na]
barare v.intr., barato p.p. barà, inbroià
baratto sm. barato
barattolo sm. copol [cò-pol] (dal latino poculum)
barba di becco loc.s. tuia sf. [tùia]
barbabietole rosse loc.s.f.pl. erbete rave [er-bé-te]
barbacane sm. barbacan
barbagianni sm. dugo
barbaglio sm. inbarlumada sf. [in-bar-lu-mà-đa]
barbaro agg. e sm. barbaro
barbiere sm. barbier
barbino agg. meschin
barbogio sm. vecio cuco [vè-cio]
barbone sm. baraba [ba-rà-ba], barbon [bar-bón] /l'é an baraba
barboso agg. noios [no-iós]
barbuto agg. barbon [bar-bón]
barca sf. barca
barcaiolo sm. barcarol [bar-ca-ról]; (zattere) zater [ẑa-tèr]
barcamenare v.intr. e v.rifl., barcamenato p.p. barcamenà
barcollare v.intr., barcollato p.p. barcolà
barcone sm. barcon [bar-cón]
bardana sf. napola [nà-po-la]
bardatura sf. finidura [fi-ni-đù-ra]
barella sf. (terra) zuiera [ẑu-ié-ra]; (morti) candarleto sm. [can-dar-lé-to]
bargiglio sm. barbuzal [bar-bu-ẑàl]
barile sm. barì
barlume sm. lustro
baro sm. inbroion [in-bro-ión]
barone sm. baron
Baroni, Mario (Valle, 1887-Belluno, 1915) Tenente dell'esercito, morì nell'ospedale militare di Belluno a seguito di una grave ferita all'addome riportata sul monte Sabotino, di fronte a Gorizia, combattendo fra i reticolati nemici. In precedenza si era distinto per una ardita azione sulle Tre Cime di Lavaredo, in cui riuscì da solo ad occupare una importante postazione nemica. Medaglia d'argento al valor militare alla memoria. A lui erano intitolate le vecchie scuole elementari di Valle. Era figlio di Giuseppe, originario di Stra (Venezia), e di Olimpia Barnabò. Il padre fu per 40 anni medico condotto di Valle.
Nel 1964 ci fu una delibera del Comune per intitolare la nuova scuola, completata verso lo stesso anno, ai “Caduti e Dispersi di Valle”, ma nessuna targa con il nuovo nome venne apposta.
Ci fu anche una raccolta di firme quando l’ allora segretario della Sezione Volontari del Sangue di Valle Sig. Giovanni Marinello perorò l' intitolazione della scuola al maestro Antonio Romano (1922-1961), fondatore della Sezione, ma senza successo.
Foto recente dell'edificio della Scuola Primaria di Valle e particolare della targa senza intitolazione

barricata sf. baricada [ba-ri-cà-đa]
barriera sf. bariera; (di legno) stangiada [stan-già-đa], spaltada [spal-tà-đa]; (di ferro) firiada [fi-rià-đa]
barroccio sm. birocio [bi-rò-cio]
baruffa sf. barufa
barzelletta sf. barzeleta [bar-ze-lé-ta]
basale agg. de base [bà-∫e]
basamento sm. abassamento (basamento dipinto di una stanza)
basare v.intr. e v.rifl. basà, fondà
basco sm. basco
base sf. base
basette sf.  basete
basico agg. de base
basilare agg. principal 
basilica sf. basilica
basire v.intr., basito p.p. sbasì [sba-∫ì]
basso agg. bas
basta int. basta
bastare v.intr. bastà, avé assei [as-sèi] 
bastimento sm. nave sf.
basto sm. ciaria sf. [cià-ria]
bastonare v.tr., bastonato p.p. bastonà, sbrasinà [∫bra-∫i-nà]
bastone sm. baston [ba-stón] /- da passeggio: bagolina sf. [ba-go-lì-na] /- da montagna: pistoc [pi-stòc] (da Alpenstock)
batacchio sm., batocchio batocio [ba-tò-cio]
batosta sf. sacagnada [sa-ca-gnà-đa], salatada [sa-la-tà-đa], remenada [re-me-nà-đa], patufada [pa-tu-fà-đa],
battaglia sf. bataia
battagliere agg. e sm. bataglier /Bataglier era anche un soprannome di Venas (dei Dall'Asta), oggi estinto
battello sm. navesela sf.
battere v.tr. bate, petà, scognà, dà do [đó] /battuto p.p. idem, eccetto batù, (batesto) /"bate ega, resta ega" /batter d'occhio loc.av. vede no vede /"in un batter d'occhio"="inte an vede no vede"
battesimo sm. batido [ba-tì-đo]
battezzare v.tr., battezzato p.p. batidà [ba-ti-đà]
battibecco sm. radego [rà-đe-go]
batticoda sf. (Motacilla alba) codacassola [co-đa-càs-so-la]
batticuore sm. sbatimento de cuor [cuór]
battifalce sm. (incudinetto) mai (vedi anche: falce)
battigia sf. riva
battimani sm. bateman
battipanni sm. batetapé
battipista sm. batepista
battiscopa sm. batiscopa, batescoa (corretto, ma non usato)
battistrada sm. batistrada
battito sm. batito
battitore sm. batidor [ba-ti-đór]
battitoio sm. (correggiato) batarguò [ba-tar-guó] (agr.)
batuffolo sm. batufol /(batuffolo di polvere che si forma sotto i letti) cialpia sf. [cial-pìa]
battuta sf. 1) batuda [ba-tù-đa] 2) parada [pa-rà-đa] (caccia)
baule sm. baul [baùl]
bava sf. sbaa [sbà-a] 
bavagliolo sm. bavarin [ba-va-rìn]
bavero sm. (giacca) pistagna sf.
bavoso agg. sbaos [sba-ós]
bazzicare v.tr., bazzicato p.p. frecuentà
Bazzo, Francesco (1925-1944) partigiano di Venas. Fu intercettato da una pattuglia tedesca mentre transitava a piedi, armato, sulla strada Venas-Forno di Zoldo e fucilato sul posto assieme a Giavi Sergio (1925-1944), che si trovava con lui, in località Cornigian (10 ottobre 1944) [Giavi non risultava essere partigiano, e non si sa se fosse stato anch'esso armato]
beatificare v.tr., beatificato p.p. beatificà
beccaccino sm. becanoto [be-ca-nò-to]
beccamorto sm. bechin [be-chìn], becamorto [be-ca-mòr-to]
beccare v.tr., beccato becà, sbecotà p.p. [∫be-co-tà]
becco sm. beco [bè-co] /beco indica anche una vetta di montagna: Beco de Medodì
becero agg. ordenario [or-đe-nà-rio]
beccuccio sm. bichignolo [bi-chi-gnò-lo]
beduino sm. beduin [be-đu-ìn]
befana sf. befana, La Vecia [vè-cia] Connesse alla Befana a Venas si ricordano le seguenti figure: 
Donaza [Do-nà-ẑa] - Figura femminile che si sposta nel cuore della notte per dispensare doni o punizioni e per rapire i bambini. A Venas c'è una località che si chiama “Bus de la Donaẑa”.
Nel mio blog "TESTIMONIANZE LADINE" è riportata, in dialetto e in italiano, la leggenda del "Bus de la Donaẑa" di Venas:
http://testimonianzeladine.blogspot.it/2016/04/al-bus-de-la-donaza.html
Redosola [Re-đò-∫o-la] - Il nome deriverebbe da "Raèna Dodese", la regina dei Dodici Giorni, ovvero quelli compresi tra la vigilia di Natale e dell’Epifania. In alcune vallate ladine sono sopravvissuti antichi riti, riportati da questo articolo su Internet:
http://www.societapiu.org/tracce-della-dea-primigenia-nei-miti-e-riti-epifanici-dellarco-alpino-orientale/
beffa sf. befa, batarela [ba-ta-rè-la]
beffardo agg. befardo [be-fàr-đo]
bega sf. crica, urto
begonia sf. begonia
belare v.intr., belato p.p. sbegarà
belletto sm. sbeleto
bellico agg. de guera
bello agg. bel [bèl]; bella (donna) pulcherla [pul-chèr-la] (arc.) (latino: pulchra), bela [bè-la] /l'é na bela
bellimbusto sm. bulo
Belluno Belun Città capoluogo della provincia cui appartiene il Cadore dall'Unità d'Italia. In periodo romano Belluno fu sede di un proprio Municipium, mentre il Cadore appartenne a quello di Iulium Carnicum (oggi Zuglio, vedi la relativa voce). Sono state trovate tre iscrizioni confinarie con la scritta scolpita nella roccia: "FIN BEL-IUL" cioè "Finis Bellunensium Iuliensium", poste alle pendici del monte Civetta. Anche ecclesiasticamente Belluno fu una diocesi a sè, mentre il Cadore, dopo essere stato soggetto alla diocesi di Iulium Carnicum fino all'anno 740, fu sottoposto direttamente al Patriarcato di Aquileia fino al 1846. Ma i nomi di Belluno e Cadore tradiscono un' origine celtica comune, Belluno deriva da bhel (luminosa) + dunum (fortezza) oppure fortezza dedicata al dio celtico del sole Beleno. (Per il nome celtico del Cadore vedi la voce Cadore)
La sede della provincia di Belluno è Palazzo Piloni, dal nome della omonima nobile famiglia bellunese, di origine longobarda. Ed è proprio la famiglia Piloni che dal punto di vista storico-politico si può considerare il più importante legame tra Belluno e Cadore
Riporto quanto scrive Marco Perale nel capitolo "Il Medioevo" della "Storia di Belluno" a cura di Giuseppe Gullino, Edizioni Cierre 2009, pag. 130:
"...il passaggio traumatico [1322] tra Caminesi e Scaligeri comportò l'allontanamento... di alcune tra le più importanti famiglie bellunesi, maggiormente compromesse con lo schieramento sconfitto. Fu il caso, ad esempio, dei Piloni, saldamente inseriti nella macchina amministrativa caminese e a più riprese imparentati col casato trevigiano, che al momento dell'arrivo di Cangrande si ritirarono in Cadore, cioè nell'ultimo possedimento caminese a nord della chiusa di Serravalle; qui si arroccarono nella casa fortificata di Valle di Cadore, donde, nella seconda metà del Quattrocento, Giovanni Piloni sarebbe ripartito per tentare di rientrare nel Maggior Consiglio di Belluno"Il palazzo di Valle, tuttora esistente (c'è ancora sulla facciata lo stemma dei Piloni, scolpito in pietra con il motto "SOLI DEO HONOR ET GLORIA") e più conosciuto come Palazzo Costantini, si trovava in una posizione strategica dove l'antica strada della Grèola, chiamata ancor oggi via romana, risalendo l'abitato di Costa, si diramava ad est verso Pieve e ad ovest verso Ampezzo
Fu proprio un altro Giovanni Piloni che nel 1337 venne nominato dai Caminesi "Sindico, Procuratore e Nunzio Speciale del Comune ed Università di terra del Cadore": si ritiene questo l’atto fondante della Magnifica Comunità di Cadore, da cui scaturì lo Statuto del 1338 (vedi la voce "Magnifica Comunità di Cadore") . Da notare come anche i Caminesi fossero stati di origine longobarda
Molte fonti indicavano invece i Piloni residenti a Venas; ma probabilmente Venas era solo il sito minerario dove i Piloni si occupavano dell'estrazione dell'argento e del piombo, come riportato anche nel sito http://www.bibliotecheoggi.it/1999/19990102001.pdf
Il libro sopra citato riporta a pag. 133 che nella seconda metà del Trecento Belluno ricopre il ruolo di estremo confine meridionale delle terre dell'impero, ruolo che la città giocò più volte nel corso del secondo millennio.
Nel "Urkundenbuch der Stadt Lübeck" ho trovato una lettera di Ludovico V duca di Baviera, Margravio di Brandeburgo, ecc. (n. 1315 - m. 1361) in cui egli chiede che la città di Lubecca paghi per il prossimo anno la tassa imperiale al suo capitano Friedrich von Lochen. (lettera del 24 ottobre 1346). Egli si attribuisce i seguenti titoli:
Ljudowicus Dei gracia Brandinburgensis et Lusacie marchio, comes Palatinus Reni, Bauarie et Karinthie dux, sacri Romani imperij archicamerarius, Tyrolis et Goricie comes, Aquilegiensis, Tridentinensis et Brixnensis ecclesiarum aduocatus, necnon ciuitatum Belluni et Feltri ac vallis Kadubrij dominus generalis.
Come si nota, la provincia di Belluno, nelle sue tre componenti storiche, viene espressamente citata tra i domini del duca. Forse questo si può considerare l'atto di nascita della provincia di Belluno.
bellunese agg. belumato [be-lu-mà-to]
belva sf. bestia
benché cong. anca se
bendare v.tr., bendato p.p. fassà
bene sm. ben [bén] /av. ben, polito [po-lì-to], franco /non sta niente bene: no 'l sta nia polito /parla bene il tedesco: al parla franco al todesco
benedire v.tr., benedetto p.p. benedì [be-ne-đì]
benefattore sm. benefator [be-ne-fa-tór]
beneficenza sf. carità
benefico agg. (pers.) che fa del ben
beneficiario agg. benefiziario [be-ne-fi-ẑià-rio]
beneficio sm. benefizio [be-ne-fì-ẑio]
benestare sm. benestar
benevolo agg. de cuor
benigno agg. 1) bon 2) che se puó curà
benino av. politin [po-li-tìn]
benitenzionato agg. benintenzionà [ben-in-ten-ẑio-nà]
benna sf. (scavatrice) bena
benestante agg. e sm. bacan [ba-càn]
benmesso agg. bencenù, benbetù
benone av. benon [be-nón]
benservito sm. benservì
bensì cong. inveze [in-vé-ẑe]
bentornato int. bentornà
benvenuti ! int. ben azete ! [bén a-ẑè-te] (V.M.T.), benienude [bén-ie-nù-đe], benvenude [bén-ve-nù-đe]; ben arguade [bén ar-guà-đe] (bene arrivati) [Ho notato, dalle rarissime scritte stradali in ladino, che non è facile compilarle. Se io dovessi fare delle scritte ladine per Venas, direi "Venas ve augurea bon stà" all'entrata, e "Venas ve dis sani", all'uscita]
benvoluto agg. benvolù
beone agg. e sm. beon [be-ón]
benzina sf. benzina /[Cibiana: bendina]
bere v.tr. bee [bé-e], trincà /con voltà, parà do [đó] si indica sia bere che mangiare /darsi al bere: buciasse al bee /finisci di bere: bee fora /bevuto p.p. idem, eccetto beù
bernoccolo sm. crucol [crù-col]
berretto sm. bareta sf., capula sf. [ca-pù-la]
bersagliere sm. bersalier [ber-sa-liér]
bersaglio sm. bersalio
bestemmia sf. bastiema [ba-stié-ma] , saraca, rasia [ra-∫ìa]
bestemmiare v.intr. bastiemà /non bestemmiare: no stà bastiemà
bestia sf. bestia, animal sm.
bestiame sm. besteame [be-ste-à-me], bestiame /capo di -: armento (L.S.I.)
betonica sf. (Stachys officinalis o Betonica officinalis) bartonega [bar-tò-ne-ga] /(fig.) bartonega è sinonimo di donna girandolona /l'é come la bartonega
betoniera sf. petumiera
bettola sf. betola
betulla sf. bedol sm. [bé-đol]
bevanda sf. beveraio sm.
beverone sm. beeron [be-e-rón]
bevitore agg. (un) che bee [bé-e]
biada sf. biava
biancheria sf. roba bianca (opposta a "roba da color")
bianco agg. biencio [bièn-cio] (arc.), bianco
biancospino sm. piere de ors [pié-re, órs] (pianta dei -)
biasimare v.tr., biasimato p.p. biasemà
bibbia sf. bibia
biblioteca sf. bibloteca /Biblioteche in Cadore: Vigo, B. Storica Cadorina
bicchiere sm. goto [gò-to], bicer [bi-cér]
bicchierino sm. bicerin [bi-ce-rìn] [a Vinigo: cirimbo /an cirimbo de petés: un bicchierino di grappa]
bicicletta sf. bicicleta
bicollo sm. zampedon [ẑam-pe-đón] /[Perarolo: bigol [bi-gòl] ]
bidello sm. bidel [bi-đèl]
bidone sm. bidon [bi-đón]
bifolco sm. bolco [ból-co]
biforcuto agg. a doi ponte [dói pón-te] /lenga a doi ponte
bighellone agg. e sm. stracapiaze [stra-ca-pià-ẑe]
bigio agg. biso [bì-∫o], gris
biglia sf. bala (de viero); baleta; balin sm. [ba-lìn], balota [ba-lò-ta] /bala da caramus [ca-rà-mus] : biglia di terracotta per il gioco omonimo [a volte, per far fallire il colpo dell'avversario durante il gioco delle biglie, si faceva un segno di croce per terra sulla traiettoria della biglia e si recitava la formula: "crós, crosétola, al diau che t'inpétola"]
biglietto sm. bilieto
bigodino sm. bigodin [bi-go-đìn]
bigoncia sf. (antica unità di misura di capacità per liquidi, usata a Venezia fino al 1866, equivalente a 150,23 litri) bigonza [bi-gón-ẑa]
bigotto agg. e sm. bigoto, basapile [ba-∫a-pì-le]
bilancia sf. balanza [ba-làn-ẑa]
bile sf. bil, bile
biliardo sm. biliardo
bilico sm. balanza sf. [ba-làn-ẑa] /in bilico: in balanza
bilioso agg. bilios [bi-liós]
bimbo sm. riedo [rié-đo], bocia [bò-cia], (var.) tosato [to-∫à-to]
bimotore sm. bimotor [bi-mo-tór]
binario sm. (treno) sina sf.
binocolo sm. binocol [bi-nò-col] (pl. binocui [bi-nò-cui] )
biondo agg. biondo
biplano sm. biplan [bi-plàn]
bipolare agg. bipolar [bi-po-làr]
birbante agg. birbo
birichinata sf. baronada [ba-ro-nà-đa]
birichino sm. mastrili [ma-strì-li], mostricio [mo-strì-cio]
bisbetico agg. stampion [stam-pión] (pl. stampioi  [stam-piói] ), bisbetego [bi-sbè-te-go]
birra sf. bira
biscia sf. bissa /biscia nera: carbonaze sm. [car-bo-nà-ẑe]; biscia d'acqua: anda
bisognare v.impers. vo esse [vó ès-se], servì, ocore, bisognà /bisogna far presto: l'é da fei svelte /ho bisogno di aiuto: me serve na man /bisogna !: muss ! [voce tedesca]
biscotto sm. biscoto
bisestile agg. bisestil [bi-se-stìl]
bislacco agg. (pers.) straverto [stra-vèr-to]
bislungo agg. bislongo [bi∫-lòn-go]
bisogno sm. bisuoin [bi-∫uó-in]
bisognoso agg. bisognos [bi-∫o-gnós], che a bisuoin
bistecca sf. bisteca /- al sango, ben cuota
bisticciarsi v.rifl. se stizà [sti-ẑà] /(Perarolo) raciolà v.intr. 
bistrattare v.tr., bistrattato p.p. bistratà
bitorzolo sm. crucol [crù-col]
bitume sm. betume
bivacco sm. bivaco
bivio sm. diramazion sf. [di-ra-ma-ẑión], biorca sf. [bi-ór-ca] (arc.) (nome da cui deriverebbe Borca)
bizza sf. dao sm. /fare le bizze: bate 'l dao
bizzarro agg. straverto [stra-vèr-to], estros [e-strós], sinestro [si-nè-stro], stranio [strà-nio]
bizzoso agg. straverto [stra-vèr-to], stornel [stor-nèl]
blando agg. ledier [le-điér]
blasone popolare loc.s.m. (Soprannome di un centro abitato, di una regione o dei suoi abitanti, coniato in genere dalle comunità vicine con intenzioni satiriche o addirittura ingiuriose) soranome sm. Blasoni popolari di qualche paese cadorino: i talarèi (ragni) da Venas, i auẑelute (uccellini) da Ẑubiana, i iate (gatti) da Vodo, i cèi (cani) da Vinigo,  i race (spine = puntuti) da Peèi, i porẑelute (porcellini) da San Vido, i picaciaure o ciaure (impiccacapre o capre) da Borcia, i ferai (lanterne) da Cianẑia, i persec (pere secche) da Val, i magnacarte (burocrati) da Pieve, i pestarèi (piatto tradizionale) da Tai, i mus (asini) da Sotecastel e da Valesina,  i pestaerbe da Nebiù, i conaier (casari) da Poẑale, i siore da Cialauẑe, i barufanti da Domeie, i piciui (piccoli) da Grea, i turche da Valesela, i orse da Caralte, i lupi da Pararuó, i coce (montoni) da Termin, i balbe da Ospedal, i mossite (moscerini) da Loẑe,  i bechèr (macellai) da Pelos, i todesche da Vigo, i ciauẑemite (calderai) da Laio, i mate da Lorenẑago, i gnoche da Auronẑe, le olpe (volpi) da Ẑopé 
blaterare v.intr., blaterato p.p. batolà, menà
bloccare v.tr., bloccato p.p. blocà
blocco sm. bloco
blusa sf. blusa
bob sm. bob; (var.) bobis [bò-bis]
bocca sf. bocia [bó-cia]
boccacce sf. moti sora [mò-ti sóra] /fare le boccacce: fei i moti sora
boccale sm. bocal (bocal è propriamente il pitale: bocal dal pis)
bocce sf. (gioco) boce [bò-ce]
boccetta sf. bozeta [bo-ẑé-ta]
boccheggiare v.intr., boccheggiato p.p. pipà
bocchettone sm. bocheton [bo-che-tón]
bocchino sm. bochin [bo-chìn]
bocciare v.intr., bocciato p.p. bocià /mè fia l'é stada bociada
bocciolo sm. bocol [bò-col]
boccola sf. bocola [bó-co-la]
boccone sm. bocon [bo-cón] /m'é du 'l bocon del travès
boia sm. boia /sudà come 'n boia
boiata sf. boiada [bo-ià-đa]
boicottare v.tr., boicottato p.p. boicotà
Boite (torrente) Buoite (f.) [Bu-ói-te] /son dù do da la Buoite
bolla sf. bola /(di consegna - zattere) (arc.) stampa
bollare v.tr., bollato p.p. bolà
bollario sm. bolario
bollente agg. boente [bo-èn-te], sbroente [sbro-èn-te]
bolletta sf. boleta
bollettino sm. boletin
bollire v.tr. e intr., bollito p.p. boì, sbroà
bollita sf. boida [bo-ì-đa] /dà na boida
bollo sm. bolo
bollore sm. boio [bó-io]
bolso agg. bolso
bombardare v.tr., bombardato p.p. bombardà
bombare v.tr., bombato p.p. bombà (occh.)
bombola sf. bombola
bonaccione agg. bonato [bo-nà-to]
bonificare v.tr., bonificato p.p. bonificà
bontà sf. 1) (animo) cuor sm. [cu-ór] /non avere né bontà né coraggio: no avé né cuor né coradela 2) (prodotti) bona gualità [bò-na]
borace sm. boraso [bo-rà-∫o] (occh.)
borbottare v.intr., borbottato p.p. borbotà
Borca di Cadore Borcia [Bór-cia] /Frazioni: Cianzia [Cian-ẑìa], Vilanuova [Vi-la-nuó-va], Corte (ex villaggio ENI)
bordello sm. bordel [bor-đèl], casin [ca-∫ìn]
bordo sm. margin [màr-gin], bordura sf. [bor-đù-ra]; bordo [bór-đo]
borgata sf. borgada, borgata
boria sf. pofarmì sm. [pò-far-mì]
borsa sf. sboldra [sból-dra]
borsellino sm. tacuin [ta-cuìn]
boscaiolo sm. boscador [bo-sca-đór]
bosco sm. bosco [bó-sco] /bosco giovane molto fitto: boschina sf. [bo-schì-na], fissina sf. [fis-sì-na], viza sf. [vì-ẑa] (L.S.I.) /bosco fitto: selva [sél-va] (L.S.I.) /l'é duta na fissina /l'é na selva /- protetto: viza [vì-ẑa];
bostrico sm. botol [bò-tol]
Botestagno o Podestagno (tedesco medioevale Peytlstain poi Peitelstein o Peutelstein) Antico castello di origine longobarda nella valle del Boite in Ampezzo, oggi scomparso. Nello stemma del Cadore (vedi la voce: stemma Lettera S), sono rappresentati i castelli di Pieve e Botestagno. Nella "Die Chronik Eisenberger" del 1600 il castello di Botestagno è chiamato "schloß Cadobria"
Incisione tedesca del 1700 che rappresenta il castello di Botestagno, con la seguente intestazione: PEITELSTEIN - Ein Vestes Berghaus im TYROL im Puster Thal gegen Cadover gelegen (fare click sull'immagine per ingrandire):
botola sf. rebalta /botola del fienile: fenil sm. [fe-nìl] /(var.) fenei sm. [fe-nèi]
botta sf. bota, sacagnada [sa-ca-gnà-đa]
bottaio sm. boter [bo-tèr]
botte sm. bote
bottega sf. botega
bottegaio sm. boteghier [bo-te-ghiér] /Boteghier era anche un soprannome di Venas (dei Dall'Asta) oggi estinto
botticella sf. bariza [ba-rì-ẑa]
bottiglia sf. boza [bò-ẑa]
bottiglione sm. bozon [bo-ẑón], botilion [bo-ti-lión] /al se bee an botilion de vin al dì
bottino sm. botin
botto sm. colpo, sbarada sf. [sba-rà-đa]
bottone sm. boton [bo-tón] (pl. botoi [bo-tói] )
bovaro sm. boaro [boà-ro]
bove sm.
boxe sf. boxe
bozza sf. schizo sm. [schì-ẑo]
bozzima sf. (tess.) bosema [bò-∫e-ma]
braccare v.tr., braccato p.p. (caccia) borì 
braccetto sm. brazeto [bra-ẑé-to] /dì a brazeto
bracciale sm. brazal [bra-ẑàl]
bracciata (fieno) sf. biesta [bié-sta]
braccio sm. braze inv. [brà-ẑe] /slargà i braze
bracconiere sm. braconier [bra-co-niér]
brace sf. bras /braci: bronze [brón-ẑe]
braciola sf. costesina [co-ste-∫ì-na], brasiòla [bra-∫iò-la], brasòla [bra-∫ò-la]
bramare v.tr., bramato p.p. strangossà
brancata sf. brancia [bràn-cia], branciada [bran-cià-đa]
brancolare v.intr., brancolato p.p. dì a ston [stón]
brandello sm. sbrindol [sbrìn-dol] /a brandelli: sbrindolà [sbrin-do-là]
brano sm. toco [tò-co]
brasare v.tr. brasà [bra-∫à] (occh.)
brasatura sf. brasadura [bra-∫a-đù-ra] (occh.)
brassica campestris loc.s.f. ravazuò sm. [ra-va-ẑuó]
braveria sf. braada [bra-à-đa]
bravo agg. valente, brao
bravura sf. braura [bra-ù-ra]
breccia sf. sfesa [sfé-∫a]
bretelle sf. tirache [ti-rà-che]
breve agg. curto
brevettare v.tr., brevettato p.p. brevetà
brezza sf. arieta [a-rié-ta], bavesela [ba-ve-∫è-la]
bricconata sf. baronada [ba-ro-nà-đa]
briciola sf. fregola [fré-go-la]
brigadiere sm. brigadier
brigare v.intr. dà da fei [fèi], brigà
briglia sf. 1) (cavalli) brena [bré-na]  2) (fiumi) arcia [àr-cia], stua, rosta [rò-sta]  [Valle: portaz sm. [por-tàẑ ]] /(briglia a scivolo) boion sm. [bo-ión]
brillare v.intr. 1) lusì [lu-∫ì] 2) (esplosivi) fei sautà [fèi]
brina sf. brosa [brò-∫a]
brindare v.intr. fei salute, fei eviva
brio sm. morbin [mor-bìn]
brivido sm. grisol [grì-∫ol] (pl. grisui [grì-∫ui])
brizzolato agg. bisolà [bi-∫o-là], biso [bì-∫o]
brodaglia sf. sbrodega [sbrò-de-ga], sbicia [∫bì-cia]
brodo sm. brò [bró] /brofito [bro-fì-to]: tipo di minestra
brolo sm. broilo [brói-lo]
brontolare v.intr., brontolato p.p. brontolà /ei le budele che brontolea
brontolone agg. baion [ba-ión] (L.S.I.), brontolon [bron-to-lón]
bronzo sm. brondo [brón-do]
bruciare v.tr., bruciato p.p. brusà [bru-∫à], candì
bruciacchiare v.tr., bruciacchiato p.p. fristolà; revelì (panni)
bruciatura sf. brusadura [bru-∫a-đù-ra]; scotadura [sco-ta-đù-ra]
bruciore sm. brusor [bru-∫ór]
bruco sm. ruda sf. [rù-đa] /Oltrechiusa: arguosa sf. [ar-guó-∫a] /Auronzo (I.Z.) rusen [rù-∫en] /Perarolo: rusa sf. [rù-∫a]
brufolo sm. bruscol [brù-scol], bufola sf. [bù-fo-la]
brughiera sf. (terreno brullo) ronciada [ron-cià-đa] (L.S.I.)
brulicare v.intr., brulicato p.p. buligà
bruma sf. brumestega [bru-mè-ste-ga], caligo sm. [ca-lì-go]
bruschinare v.tr., bruschinato p.p. bruschinà, sfreà
bruto sm. animal [a-ni-màl]
brutto agg. burto, mal fato, mal sagomà, mal cagà /"Burto da piciol, bel da gran" /bruttino (diminut.) burtoto
buca sf. busa [bù-∫a]
bucare v.tr., bucato p.p. sbusà [sbu-∫à]
bucato sm. lessiva sf. [les-sì-va]
buccia sf. scorza [scòr-ẑa], sgofola [sgó-fo-la], pel [pèl]; (legumi) mela [mè-la]
buco sm. bus
budella sf.pl. budele [bu-đè-le], budei sm.pl. [bu-đèi]
budello sm. budel [bu-đèl]
bue sm.
bufera sf. temporal sm. [tem-po-ràl], burasca
buffonata sf. bufonada [bu-fo-nà-đa]
buffone agg. e sm. bufon [bu-fón]
bugia sf. bausia [bau-∫ìa], cabola
bugiardo agg. bausier [bau-∫ièr], balon [ba-lón], balista, cabolista
bugigattolo sm. busigatol [bu-∫i-gà-tol]
bugno sm. albina sf. [al-bì-na], avei [a-vèi]
bulino sm. bulin [bu-lìn]
bullo sm. bulo, inportanzon [in-por-tan-ẑón]
bullone sm. bulon [bu-lón]
buon Anno int. bon An [bón]
buon Natale int. bon Nadal [bón Na-đàl]
buon viaggio int. bon viado [bón vià-đo]
buona Pasqua int. bona Pasca [bò-na Pà-sca]
buonagrazia sf. bonagrazia [bò-na-grà-ẑia]
buongustaio agg. de bocia fina [bó-cia]
buonanotte int. bonanuote [bò-na-nuó-te], note [nò-te]
buonasera int. bonasera [bò-na-sé-ra], anche sera bona
buongiorno int. bondì [bón-dì]
buono agg. bon [bón] /"Dì co le bone": usare buone maniere /"Tre ote bon tre ote mona"
buontempone agg. e sm. bontempon [bon-tem-pón]
buonumore sm. bonumor [bon-u-mór] /incuoi son de bonumor
burattare v.tr., burattato p.p. buratà (occh.)
burattino sm. buratin [bu-ra-tìn]
burbero agg. rustego [rù-ste-go]
burino sm. contadin [con-ta-đìn]
burlare v.tr. tuoi, menà in giro [tuó-i]
burlone agg. burlon [bur-lón]
burocrate sm. magnacarte
burrasca sf. burasca, burascada [bu-ra-scà-đa]
burro sm. botiro [bo-tì-ro] /residuo di cottura del -: murcia sf. [mùr-cia] /siero del - (latticello): nida sf. [nì-đa] [Oltrechiusa, Lozzo: onto [ón-to] ] /vaso in pietra per conservare il burro (cotto) pila sf.
burrone sm. buridon [bu-ri-đón], crepa sf.
bussare v.intr. bate /bussato p.p. batù (batesto)
busta sf. soracuerta [so-ra-cuèr-ta] (est.), busta
bustarella sf. mandola [màn-do-la]
buttare v.tr., buttato p.p. bucià /buttar via: bucià via, desnedià [de-∫ne-đià], tirà de mal
buzzo sm. baga sf.
buzzurro sm. vilan [vi-làn]

INDICE PER LETTERE ALFABETICHE, PER GRUPPI DI LETTERE O PER ARGOMENTO

   INDICE PER LETTERE ALFABETICHE, PER GRUPPI DI LETTERE O PER ARGOMENTO   LIBRO: LA LINGUA LADINA DEL CADORE di GIANCARLO SORAVIA    ABBREV...